La barriera

137 27 10
                                    

Il piccolo seguiva i suoi genitori per la prima volta, in mezzo ai boschi. L'inverno era finito, gli ultimi mucchietti di neve si stavano sciogliendo ai primi soli e già arrivavano refoli di aria più temperata. Da quando suo fratello era morto intirizzito, per essere uscito fuori al gelo due settimane prima, aveva temuto che non si sarebbe più mosso da quel piccolo prato davanti casa.

Era soprattutto curioso di vedere questa barriera, che alcuni dei compagni di gioco dicevano fosse l'unico cruccio dei grandi. I suoi avevano sempre minimizzato, quando aveva chiesto qualcosa della barriera, mentre masticava la sua corteccia di salice per attutire la fame e stringendosi a loro per cercare un po' di caldo. La mancanza del fratello era stata più pungente la notte, quando il freddo mordeva e l'aria pizzicava in gola.

Poi erano venuti i primi giorni di sole e con essi il cibo era variato in cose più morbide e gustose, ma soprattutto era arrivato il giorno in cui gli avevano chiesto di seguirli nel bosco.

Suo padre gli disse che aveva già iniziato a preparare un albero e voleva il suo aiuto per tirarlo giù e portarlo a questa fantomatica barriera. Lui non chiese di nuovo cos'era, questa cosa che sembrava così importante, ormai aveva capito che doveva vederla con i propri occhi.

Ci si mise di buona lena, con i suoi, per farsi vedere utile, finché il tronco crollò con fragore. I rami erano ancora spogli di foglie, fu quindi facile tirare via i più grossi e facilitarne il trascinamento.

Lo buttarono nel canale che la comunità aveva scavato in uno sforzo comune ed era allagato di acqua ormai fresca, non più gelata.

I suoi saltarono sul tronco e lo invitarono a farlo, e dopo una rapida goffa corsa anche lui riuscì a raggiungerli. Veloce il tronco attraversava la foresta e finalmente arrivò nel così desiderato luogo: i suoi genitori gli sorrisero, felici e soddisfatti, mostrandogli la grande barriera, la grande costruzione che era sopravvissuta all'inverno.

Era enorme ai suoi occhi, in alcun punti da risistemare, ma comunque bellissima appariva la grande diga che tratteneva parte dell'irruente fiume, orgoglio e opera di tutta la comunità di castori.

Racconti picciniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora