Subdolo

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Subdolo. Non infido, ché non mostra nessuna intenzione di avere o dare fiducia. Ma nascosto fra gli altri, invisibile, ha tenuto inizialmente un basso profilo che me lo ha celato per diverso tempo, uno fra tanti, perso nella massa.

Appunto, subdolo. Ha finto di essere normale e c'è riuscito, peraltro per tanto, ora che l'ho scoperto è evidente che fosse lì da tempo. Ma fino a oggi s'è piegato come tutti gli altri, sempre a testa bassa, s'è fatto pecora nel gregge, albero nella foresta.

Invece stamattina ha tirato su la testa, si erge, rigido e impettito. Prima poteva essere scambiato per uno come gli altri, la sua presenza era passata inosservata, era lì ma ero indifferente perché non lo vedevo e non lo vedevo perché ero indifferente.

Ora, io non ho preclusione o pregiudizio per i colori, in quanto tali. Il nero o il bianco, o nel mezzo il marrone, l'ambrato, lo scuro, il chiaro, per me sono sempre stati pari. O almeno fino a stamattina pensavo che non mi avrebbe dato fastidio vederne uno di colore diverso in mezzo agli altri.

Invece lo guardo e penso: subdolo, dopo essersi nascosto per tanto tempo ora s'è presentato, s'è messo in piedi per darmi fastidio, per dirmi che lui c'è e che finora mi era sfuggito benché di colore completamente diverso dagli altri.

Mi assale la rabbia, quella contro cui non puoi fare niente, quella che ti fa incavolare di più perché non puoi combattere contro il tempo, contro le cose inevitabili, puoi fingere disinteresse, ma sai che da questo momento, da quando lo hai visto, è più finzione che indifferenza. E sai che anche se fai finta di niente, è solo il primo di una lunga schiera. Subdolo, non è che l'avanguardia, l'inviso ambasciatore di un esercito dello stesso colore, che arriveranno inevitabilmente, prima solitari, poi a manciate, a gruppi, finché i colori si mischieranno, e non sarà più mai come prima.

Adesso quando guarderò gli altri temerò che i loro occhi, scrutandomi, scoprano il mio segreto.

Non ce la posso fare, afferro un paio di forbici e cerco di procrastinare il problema tagliandolo alla radice. Un semplice colpo e lui è caduto, subdolo capello bianco.

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