capitolo 33

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Mi addormento sulla possente schiena di Sebastian e al mio risveglio mi ritrovo davanti a una casa in legno, dall'aspetto tetro.
Il maggiordomo mi invita ad entrare e io annuisco.
L'interno è sporco e disordinato, le pareti sono quasi giallastre quando presumo che un tempo fossero bianche.
Mi guardo attorno disorientata senza sapere dove collocarmi.
<<tranquilla, farò splendere questo posto e lo renderò un luogo confortevole e adatto ad una Lady>>.
Gli angoli della mia bocca si alzano in un lieve sorriso sereno.
<<Sai vero che hai mandato al diavolo il mio matrimonio?>>
<<L'ho mandato letteralmente al diavolo>> mi risponde con ironia.
<<Oh sei proprio un maledetto>>
Sebastian dopo questa affermazione mi blocca violentemente al muro e immerge i suoi occhi severi nei miei.
Tossisco un po' a causa della polvere e lui allenta la presa.
<<Comunque questo è il mio rifugio segreto, gli umani non possono accerdervi e rimarremo qui, insieme fino alle fine>> prova a spiegarmi in poche parole dove ci troviamo.
<<f-fino alla fine? Quale fine? >> domando titubante ma a questo non ricevo alcuna risposta.
<<Sarah io sono debole, i demoni non possono essere deboli perdonami>> afferma tutto ad un tratto.
<<perché dovrei perdonarti?e soprattutto, perdonare cosa? >>
<<le mie azioni al momento sono tutte a tuo sfavore, ma che posso farci? Pianifico tutto ciò da secoli ormai ma di certo non avevo calcolato di...>>
<<di?>>
<<Avresti dovuto farlo tu... Caspita in che casino siamo finiti>>
<<hey calmati e rispondi alle mie domande; cosa avrei dovuto fare?cosa non avevi previsto?sii più chiaro>>
<<NON AVEVO PREVISTO UN UCCELLO DEL MALAUGURIO COME TE, non avevo previsto il fatto che sarei stato io ad innamorarmi, e non guardarmi in quel modo, mi sento davvero miserabile in questo momento>>
Non so come comportarmi o cosa dire e così mi limito ad alzarmi in punta dei piedi e appoggiare una mano sulla sua spalla.
<<non preoccuparti per me, fai quello che devi fare>> dico autoritaria.
Sebastian annuisce.
<<basta piangersi addosso, è ora di togliere questo schifo>> dice pulendosi la giacca dalla polvere.
In pochi minuti Sebastian è riuscito a trasformare questa lezza fogna in una dimora abitabile e sono abbastanza contenta del risultato, è davvero un diavolo di maggiordomo.
-solo sei mesi.
É una parola che mi disse quando eravamo nella caverna* e immagino che sia il tempo che mi rimane in questo mondo.
<<Sebastian, ricordi il nostro contratto?>>
<<certo>>
<<come mai io a differenza di Ciel non ho il tuo simbolo da qualche parte?>> domando incuriosita.
Sebastian si avvicina pericolosamente a me e scosta i miei capelli portandoli dietro l'orecchio, poggia le sue labbra sul mio collo e dopo averlo baciato inizia a succhiare avidamente come se fosse una linfa vitale. In seguito si allontana e sul mio collo è rimasta una macchia violacea.
<<Ora sei mia, Lady>>

*per chi non rammenda la vicenda si trova al capitolo 28.

Scusate l'assenza, finalmente questo anno scolastico è giunto al termine e FINALMENTE posso respirare e iniziare a dedicarmi a questa storia.
La fine è quasi arrivata, mancano solo alcuni capitoli quindi abbiate pazienza per favore, presto aggiornerò.

Anata Watashi No Josei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora