Anata Watashi No Josei

capitolo 30

Mi ricompongo e guardo dritto degli occhi del Conte.
<<Come fai a esserne cosí sicuro>>
<<Non sei la prima ragazza con cui ho a che fare >> ridacchia alzando il ciuffo di capelli che copriva la sua fronte per poi abbassarlo poco dopo.
<<Bene allora provaci>> lo sfido.
<<A fare cosa? >> domanda lui perplesso.
<<A farmi innamorare >>
Dopo queste parole il conte mi avvicina a se e l'impatto con il suo petto mi fa irrigidire, lui mi alza il mento con due dita e prova a baciarmi ma a causa della mancanza di calma gli do una spinta facendolo allontanare .
Mi guarda con aria delusa e poi mi dice con voce roca che posso andare via e riposarmi in quanto dopo il viaggio sono ormai stanca.

Mi sento sollevata a sentire queste parole poiché mi aspettavo che fosse piú aggressivo. Lo ascolto uscendo dalla stanza incontrando però Sebastian. Decido di evitare il suo sguardo e continuare per la mia strada.

*il giorno seguente*

Mi sveglio e mi stropiccio gli occhi.
Mi dirigo in bagno con una voglia di vivere pari a zero.
All'improvviso qualcuno bussa alla porta e dopo essermi sciacquata la faccia esco fuori.
Mi ritrovo davanti il conte Ciel piú elegante che mai che mi dice :
"Buongiorno!"
"Perché tutta questa euforia? " domando.
"Tra poco arriveranno delle domestiche che ti aiuteranno a prepararti " risponde.
"prepararmi per cosa? "
"Oggi ho organizzato il nostro matrimonio" afferma tranquillamente lasciandomi allibita.
"Ma cosa??"
"Hai capito bene, ora vado, ci vediamo tra poco" si volta e scende al piano inferiore.
Ma si é fatto di droghe? Altrimenti questa situazione non si spiega.

Passano circa cinque minuti e alcune domestiche mi trascinano in camera.
Lavano il mio corpo e poi Mi fanno indossare un abito bianco e mi pettinano i capelli con cautela e delicatezza. Per finire applicano sul mio viso del trucco rendendo la Mia pelle piú rosea e le mie labbra piú rosse.
Mi guardo per bene allo specchio e sembro una di quelle bambole di porcellana che usavo per giocare da
piccola.
Realizzo solo ora che mi sto davvero per sposare.

Scusate tanto per l'attesa e anche per il capitolo corto ma non avevo ispirazione.