capitolo 32

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<<i demoni mentono>>
Afferma Sebastian immergendosi negli occhi di Ciel e sembra quasi come se volesse assorbire il suo dolore anche se non é possibile, non é possibile perché ormai Ciel non é più parte di Sebastian. Il contratto é sciolto, é tutto finito e in Ciel non c'é più neanche quella leggera sfumatura colorata che lo teneva in vita.
It's over.

Sebastian afferra il mio polso e mi trascina fuori dalla residenza ma prima di ciò gli lancia un'ultima occhiata, infondo ha parecchi ricordi legati a quel posto che ora é vicino quanto lontano.
***
Non so quanto tempo é passato,le mie gambe sembrano muoversi da sole e il viaggio sembra durare un lasso di tempo alquanto indeterminabile.
Il mio pensiero fisso ora é il Conte.
Non ho capito cosa gli é successo, non capisco perché sono qui e non da lui e non comprendo il motivo che ha spinto Sebastian a compiere un gesto tanto orribile nei confronti del suo piccolo lord.
Inoltre... Dove sono diretta?

Il tempo scorre in fretta, troppo in fretta e le mie gambe stanno per cedere; infondo io non sono un maggiordomo demoniaco, non reggo.
Sento fitte e crampi ovunque, il mio corpo sembra essersi trasformato in un'asticella di legno inflessibile.
Nel momento in cui stavo per mollare Sebastian riesce a ripescarmi.
<<Mhh che deboluccia che sei>> afferma.
<<Stai zitto e portami tu>> rispondo fredda.
<<Come desidera>> ed esattamente come avevo richiesto ora sono con il capo appoggiato sulla sua grande schiena.
Tutto questo é talmente confortevole che mi induce a chiudere gli occhi e sperare di vedere i miei genitori oppure... Lei... Charlotte.
Non so per quale motivo ci penso solo ora, forse é colpa di Sebastian, questo odore, questo bosco che mi riportano ai tempi arcaici.
Ancora Non posso credere che proprio Charlotte mi abbia deluso così tanto, la persona di cui mi fidavo di più, la persona con cui mi confidavo, la persona che sapeva tutto di me ma a quanto pare io non sapevo tutto di lei.
Non sono importante per nessuno, non lo sono stata per la mia migliore amica come posso auspicare di esserlo per gli altri.
Tutto quello che necessitavo erano solo delle attenzioni in più, delle carezze in più, delle parole in più e infine dell'affetto in più.
Chiedevo troppo?
Forse é colpa mia, forse ho un'idea di amicizia e amore troppo fiabesca ma comunque ci avevo sperato.

E come promesso ecco il capitolo.
Ieri mi era anche tornato il telefono che era in riparazione quindi sih, sono quite felice.

Anata Watashi No Josei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora