ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜɪɴᴅɪᴄɪ.

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Yoongi❞ si impunta Jimin non appena mi vede, alzandosi di scatto dal fogliame come fosse una molla compressa. I suoi occhi tentano di scavare nei miei.
Non mi saluta oggi, si limita a presentarsi di fronte a me con un'espressione decisa in volto senza nemmeno chiedermi come è andata la gionata come suo solito.

Ehi Jimin, dimmi.

Ho deciso che questa volta voglio con tutto me stesso abbracciarti.❞ La sua affermazione mi coglie impreparato; dire queste cose, così, tirarle fuori dal nulla senza un minimo di preavviso.
Penso che del rossore si sia sparso lievemente sulle mie gote.

Fallo... dovrai uscirne prima o poi da questa tua fobia.

È solo che...❞ i suoi arti tremano e lui tenta di calmarsi stringendosi nelle spalle. ❝Ti prego, non spaventarti.

Di cosa dovrei spaventarmi?
Jimin non mi risponde, concentrato a protendere la mano verso me, lentamente.
Percepisco la sua paura e come se non bastasse la sua ansia è palpabile al punto da riuscire a superare la mia.
Quando il suo palmo minuto quasi sfiora la mia guancia sento dei brividi freddi attraversare la mia schiena. Vorrei dirgli che è abbastanza, che, se non vuole, può anche non sforzarsi così tanto, ma la voglia di sentire il suo tocco è troppa da sovrastare ogni mio pensiero.

Chiude gli occhi, ed io deglutisco. I polpastrelli della sua piccola e candida mano toccano la mia pelle.
Sarebbe tutto normale se riuscissi a sentire la pressione che normalmente farebbero delle dita su una superficie o il loro calore.

Il suo palmo si poggia su tutta la mia guancia e Jimin sorride. ❝Visto? Non posso toccarti, non senti nulla vero?

Scuoto la testa stranito. ❝Com'è possibile Jimin?❞ Tento di toccare il suo braccio.

Yoongi... non sono reale.

Cosa stai dicendo? È una presa in giro? Ci dev'essere per forza una spiegazione❞ provo ad abbracciarlo, cercando di intersecarmi tra le sue braccia, poggiare la testa sul suo petto ed ispirare il suo buon profumo... ma oltrepasso la sua figura, ritrovandomi alle sue spalle.

Sconvolto, impaurito, incredulo.

Jimin... me lo spieghi?❞ adesso anche i miei arti tremano e dei brividi freddi corrono lungo la mia colonna vertebrale.

Yoongi... io non sono mai stato sociofobico. La verità, quella che tu non sai, quella che fa male... è che io sono morto, tanto tempo fa, insieme ai tuoi ricordi.

A quelle parole tanto dolorose, nella mia testa si figura un ragazzino rosato, disteso a terra, con un sorriso sulle labbra. Labbra tendenti al violaceo che io bacio ripetutamente come a volerne risvegliare il possessore.

No, non è possibile! Tu non sei morto, tu...
La persona nei miei ricordi mi sussurra un «ti amo» sommesso prima di socchiudere gradatamente gli occhi. ❝C'è qualcosa che possiamo fare?... C'è... c'è per forza.

Ti stai ricordando?❞ sorride, e la mia vista sfuocata si poggia su quella curva che migliorava ogni volta le mie gionate.

Jimin... no, ti prego, avrei dovuto salvarti.

Non c'è niente che tu possa fare... non hai potuto salvarmi in precedenza e non ci riuscirai nemmeno adesso.

Un abbraccio, te ne chiedo solo uno❞ le lacrime sgorgano dai miei occhi ed il mio cuore fa così male che sembra voler prendere un sasso e spaccarsi da solo.

Se solo potesse dipendere da me te ne darei milioni, giuro.

Mi accascio a terra esausto, con la testa pulsante tra le mani e più passano i minuti più mi ricordo tutto, e più mi rendo conto di quanto sia inutile pensare di riuscire davvero a fare qualcosa per riportarlo accanto a me.

Mi hai sentito quando ti dissi di amarti vero?❞ annuisce.

Sì, non avrei potuto morire di morte migliore, con te al mio fianco fino alla fine.

Mi odi per averti lasciato morire, giusto?

Io... mai... continuo ad amarti Yoongi. Sei tu la persona che amo di cui ti parlavo.

[SEQUEL]➳Il Ragazzo Dimenticato ✧ʏᴏᴏɴᴍɪɴ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora