ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪsᴇᴛᴛᴇ.

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Jimin sta comprando la sua prima barretta di cioccolato al market in periferia. È così contento che non riesce a proferire parole al commesso, le sue mani che reggono gli spiccioli tremano.
Solo questa?❞ chiede sorridente l'uomo dietro la cassa.

S-sì❞ annuisce passandogli i soldi. ❝Grazie.

Figurati, sei nuovo in questa città vero?❞ Jimin annuisce ed io lo affianco, abbracciando le sue spalle. Sono geloso che qualcun altro oltre a me possa vederlo adesso, che possa sorridergli, che possa parlargli.
Preferivo quasi quando ero l'unico a potermi beare della sua bellezza, anche se poi passerei dalla parte dell'egoista.

Quando siamo fuori dal market Jimin addenta felicemente la sua barretta. ❝Ma questo cioccolato è buonissimo, avevi ragione!
Mi domando se sia il primo dolce che abbia mai mangiato, perché alla fine la sua non è mai stata una vera vita, non è mai esistito realmente, neanche quando era in carne e d'ossa di fronte a me. Quell'uomo lo ha sempre privato della libertà che avrebbe potuto avere un ragazzino di quell'età.
Vuoi assaggiarla?❞ scuoto la testa.

Non avevi mai mangiato un dolce prima d'ora vero? Quell'uomo ti ha privato di tutto❞ mi rattristo.

Quando ero molto piccolo i miei genitori mi facevano mangiare tutto ciò che mi piaceva❞ sorride, finendo la sua barretta.

I tuoi genitori?

Sì, sparirono quando avevo nove anni. Ricordo solo che quel giorno ero in lacrime sul ciglio della strada e pioveva. Pioveva così forte che il rumore delle gocce che cadevano sull'asfalto riusciva a coprire il mio pianto e le mie urla.
Poi arrivò quell'uomo che mi portò con sé nella sua casa, sembrava una brava persona... prima che mi facesse quelle cose❞ tortura le sue dita e serra gli occhietti accigliato. Io lo abbraccio per alleviare il dolore nel suo cuore.

Ora è passato, ci sono io. Non pensarci più❞ lo rassicuro e lui accarezza le mie braccia attorno al suo corpo.

Non ricordo nemmeno che fine abbiano fatto, che figlio ingrato che sono stato. È che le fiamme nel nostro palazzo si sono fatte così alte, avevo paura e sono scappato lasciandomi tutto dietro...❞ sospira ❝ci credo che non mi hanno più cercato. Quella nella catapecchia con quel mostro dev'essere stata la mia punizione per aver abbandonato i miei genitori nell'incendio...

Ehi pabo!❞ gli scompiglio i capelli. ❝Non dire assurdità, non meritavi di vivere in quel modo. E poi sono convinto che i tuoi genitori ti stiano ancora cercando.

Ma non potranno più trovarmi.

Mh? Invece sì!

Ehi Yoongi... ti ricordo che io sono morto❞ cala il silenzio e di nuovo mi affaccio alla cruda verità.

Ridacchio nervosamente. ❝Che scemo che sono, quasi me ne dimenticavo che questa situazione non durerà per sempre.

[SEQUEL]➳Il Ragazzo Dimenticato ✧ʏᴏᴏɴᴍɪɴ✧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora