11' Lettera

12 2 0
                                    

Ciao.
Sconosciuto, non vorrei iniziare questa lettera con un fatto noioso, ma adesso sono in lacrime.
E dire che avevo paura di non riuscire più a versarle. Ti chiederai come mai.
Bhe, oggi mi sono venuti a trovare.
Non le guardie, loro vengono sempre.
Mi deridono con lo sguardo, quelle rare, rarissime volte che non sanno cosa dire.
Loro mi tormentano, ma questo te l'ho già detto.
Tirano fuori argomenti che non andrebbero tirati fuori, invocano le loro voci alla mia mente.
Fa male, anche se non gli darò mai la soddisfazione di dirlo ad alta voce.
Una determinazione inutile, lo so da me.
Tanto urlo sempre, tutti urliamo sempre.
Tutti urliamo sempre, non solo io.
Ma non sono stati loro a provocarmi le lacrime e di urla non ne ho udite né fatto udire.
No, non sono stati loro a venirmi a trovare, ma qualcosa di peggio.
I fantasmi del mio passato, quello che non sono mai riuscito a vivere.
I loro sorrisi, c'è li avevo in mente, e li ho visti morire davanti ai miei occhi.
Ma non ho visto come morivano, non lo vedo mai.
E forse questa la cosa che mi fa più male.
Mi sento così in colpa a nasconderli nell'ombra delle mie dimenticanze.
Mi sento annegare in un senso di colpa che mi strazia.

33

33Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora