15' Lettera

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Ciao Sconosciuto,
hai smesso di piangere?
Penso sia tormentato anche tu dai problemi.
Forse solo dai miei.
Voi siete strani, tendete a dispiacervi per il dolore altrui, non importa chi lo abbia causato.
Se voi stessi o un altro dei vostri simili.
È per questo che mi sento in colpa, Sconosciuto, a renderti partecipe dei motivi che porterebbero altri a togliersi la vita.
Ma è possibile che potesse andarti peggio.
Io togliendomi la vita vi farei soltanto un favore, e non intendo rendervi felici.
Neanche nei miei peggiori incubi.
Io sono strano, Sconosciuto.
Odio quella che voi chiamate vita al mio posto, come se non foste riusciti a privarci anche della capacità di sognare.
Eppure continuo a portarla avanti, quasi a discapito di me stesso.
Strani gli effetti dell'odio sulle nostre azioni, incredibile come questo possa influenzarci a tal punto. Portandoci a farci del male da soli, come la depressione e il rimorso, di comune accordo.
La nostra esistenza è un gioco in cui a dettare le regole sono i sentimenti.
Siamo esseri "liberi" che si autoprivano del proprio libero arbitrio.
Insensato il modo che ha il mondo di girare.
Tutta colpa della pazzia, che intacca anche le menti di voi povere persone "normali".
Solo piano piano e inesorabilmente.
Non siete diversi.
Avete solo la fortuna di non farvi notare.

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