Benvenuto, Sconosciuto, nel mio piccolo angolino.
Quello buio, inospitale.
Quello freddo e depressivo.
È uno spazio così stretto che non ci sto nemmeno io,
la mia immaginazione.
Perché, di altro, cosa posso considerare mio?
Mi sento così male al pensiero che mi sia rimasto solo un prato immaginario e l'incapacità di espandere gli orizzonti.
Non posso immaginare il mare perché non so come sia, o la montagna; quel freddo incessante della neve che ti penetra sin dentro le ossa di cui non sono nemmeno sicuro...
Non sono neanche sicuro di come sia fatta l'erba, a essere sinceri.
Mi sento come un bambino inesperto che guarda il mondo senza osservarlo davvero. Un ceco che non percepisce neanche le sensazioni.
Condannato dalla mia pazzia,
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Fiksi UmumUn orfano, prigioniero dei suoi "tutori". Si può usare la parola prigioniero? No, perché è quello che sono. Un prigioniero, insieme a tanti altri. È sto impazzendo, in questa mia prigione. Mi tormentano, in questa mia prigione. Come? Lo scoprirete...
