13' Lettera

11 2 0
                                    

Sconosciuto, non so cosa succede.
C'è una confusione totale in questo posto, mai successo prima d'ora.
Sento la gente piangere, Sconosciuto.
E io che pensavo che piangere fosse il modo migliore per non farsi sentire.
Non ci sono urla, Sconosciuto.
Non dovrei percepire le lacrime altrui.
Eppure le sento così vicine, come se mi piangessero nelle orecchie. E peggiora col tempo.
Ero sotto un albero, seduto, con gli occhi chiusi e respiravo, per mantenere la calma -il mio posto sicuro, te ne avevo parlato- quando sento il disperato pianto di un bambino, lontano.
Il pianto di un bambino, piccolissimo, o almeno così pareva. Ora sembra quello di un vecchio, che non ha più la forza per piangere ma non riesce a togliersi la vita.
E me lo sento rimbombare in testa, come fosse il mio stesso subconscio a versare queste amare lacrime di agonia.
Non è un sogno, Sconosciuto.
Ero sveglio quando ho iniziato a sentirlo e non sto dormendo, non riesco mai a dormire.
E poi mi fa male il cuore, a sentire questo pianto.
Viene voglia di piangere anche a me.
Ma ho paura, tanta.
Temo che i miei singhiozzi e quelli di quest'uomo possano rivelarsi simultanei.

33

33Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora