Il rientro a scuola non è dei migliori dato che il Preside indaga sulla mia assenza nascondendosi dietro le figure dei miei professori.
Alla fine della terza ora mi siedo su una panchina del giardino aspettando che Mike si muova ad arrivare, ma anziché arrivare da solo lo trovo in compagnia di Zach, il ragazzo nuovo, e Mary Nancy. Cosa davvero strana!
Li fisso curiosa di sapere che cacchio stanno facendo tutti insieme.
Si siedono davanti a me e sorridono. «Ciao?!» Domando ed esclamo allo stesso tempo.
«Ehilà! Senti un po'! Che ne dici se Zach e Mary si uniscono a noi per fare il progetto del Kiss & Cheese?» Chiede Mike.
La sua parlantina mi destabilizza un po'. «Che?» Chiedo.
«Il nostro progetto per il ballo di Primavera.» Dice lui cercando di farmi ricordare dei nostri progetti.
Ancora mi chiedo perché stiamo dando motivo alla scuola di diventare più accettabile.
«Io accetto chiunque possa fare tutto il lavoro al posto mio.» Sorrido guardando Zach e Mary.
«Sta scherzando.» Dice Mike fissandomi male.
«Non credete a quello che dice.» Dico io.
Zach se la ride mentre Mary continua a guardarci con la sua faccia da soldato russo.
Non ho ancora capito perché ha smesso di ridere. Quando aveva cinque anni rideva anche tanto.
«Mancano sette mesi al Ballo di Primavera, Mike. Perché diamine stai rompendo di già?» Chiedo spostando lo sguardo su di lui che è piuttosto indaffarato.
«Perché Marzo sarà un mese duro a causa delle verifiche, Gennaio e Febbraio anche. E restano solo quattro mesi. In più questo mese inizia il campionato di Basket e devo occuparmi anche dei festini degli atleti. E voi mi aiuterete.» Dice.
Io lo guardo spaventata dalla sua determinazione. «Mike sembri un robot ... Datti una calmata.» Affermo mettendo una mano su quel che sta facendo.
Lui si ferma e mi guarda di sbieco. «Non c'è tempo.» Afferma lui.
«Il tempo si trova sempre, e poi ci siamo anche noi, giusto ragazzi?» Chiedo cercando di tranquillizzarlo.
«Esatto.» Dice Zach tutto felice.
«Mary?» Chiedo fissandola. Lei sbatte gli occhi e poi sbuffa.
«Ci mancherebbe altro.» Dice ma non sembra del tutto felice.
Mike ci guarda e poi lascia definitivamente i fogli che ha davanti. Sospiro felice.
«Bene, siamo una squadra.» Afferma Mike.
«Carino il fatto che mi abbiate preso, di solito le persone non mi mettono nel loro gruppo.» Dice Zach sorridendo.
Io lo guardo dispiaciuta. «Beh, peggio per loro.»
«Io preferivo stare da sola.» Dice Mary.
Rido alla sua frase e lei mi guarda male. La mia risata si affievolisce e poi smette per la paura di essere uccisa.
«E dato che siamo una squadra che si fa?» Chiedo.
«Si parla di stronzate, ecco.» Dice Mike. «Avete sentito che Kate Poplins ha vomitato sulla faccia di Brody William proprio un'ora fa nell'aula di Letteratura Inglese mentre stava recitando Shakespeare?» Dice Mike divertito.
Povera Kate, Brody la bullizzerà per questo.
«Dio, poverina!» Dico mettendomi le mani sugli occhi.
«Poverina? Fa schifo semmai!» Dice Mike facendo una faccia disgustata.
«Penso che lei se lo ricorderà per tutta la vita.» Dice Zach che è sulla mia stessa onda.
«Beh, pure Brody.» Dice Mary.
Non possiamo che darle ragione.
Ci separiamo dieci minuti dopo con un sorriso sulla faccia, ovviamente tranne Mary, per le stronzate che ci siamo detti.
«Ciao gazzella!» Edward mi appare davanti mentre sto andando verso il mio armadietto. Mi ritraggo a causa della sua vicinanza e poi lo fisso di sbieco. «Che c'è?» Chiedo.
Lui smette di sorridere. «Non è giornata neppure oggi?» Chiede.
Sospiro prima di continuare a camminare con lui al mio fianco. «Mi metti ansia quando spunti all'improvviso.» Dico.
«Okay, non lo farò più, promesso.» Dice continuando a seguirmi. «Hai preparato il calendario?» Chiede.
Mi fermo di botto e mi rendo conto che sembro una stupida ad arrabbiarmi per tutto e a dimenticarmi ciò che devo fare realmente.
Lo prendo velocemente e glielo do. «Fatto. Devi solo sistemarlo per i tuoi impegni.» Affermo.
«Cazzo, grazie.» Dice tutto felice. Io sorrido soddisfatta.
«Beh, supera quel Greg.» Gli auguro dandogli una pacca sul braccio. Mossa sbagliata dato che poi la mia mano trema a causa del contatto.
Mi scosto e ricomincio a camminare, so che questa volta non mi seguirà. E sono felice per questo.
Supero il gruppetto della squadra di Basket che mi sta guardando con vari sorrisetti. Faccio una smorfia disgustata e finalmente arrivo al mio armadietto.
Salva.
Sospiro e mi guardo indietro. La squadra è sparita ma i loro sguardi li sento ancora sulla mia pelle.
Finite le lezioni mi appoggio alla macchina di Mike e lo aspetto. Mentre il tempo passa guardo le persone che escono da scuola.
Tra questi c'è Zach che sembra a disagio tra tutte quelle persone. Lo fisso curiosa e poi mi decido per agire.
«Ehi, Zach!» Urlo. Lui alza lo sguardo e si ferma sorridendomi. Gli faccio segno di avvicinarsi e lui è di fronte a me in poco tempo.
«Ehi, Elen.» Sorride.
È un bel ragazzo. Occhi grigi con rifiniture verde chiaro, capelli mossi e castano chiaro, un naso a punta che rende i suoi lineamenti più delicati. Cristo se è figo!
«Ti ho visto in difficoltà tra tutta quella gente.» Dico sorridendogli.
Lui ride imbarazzato. «Direi che non mi piace molto il contatto fisico.»
«Soprattutto con gente che si lava una volta a settimana.» Affermo facendo una smorfia.
«Già.» Ride. «Io dovrei prendere il bus ...» Afferma guardando l'orario nel telefono.
«Ah no! Tu vieni con noi. Tanto un po' di strada in più non ammazzerà questa macchina.» Dico. «Hai visto Mary?» Chiedo.
«Credo che sia ancora dentro. Stava parlando con il professore di fisica insieme a Mike.» Afferma dubbioso.
«Ah, capito il perché facciano così ritardo. Quello di fisica si dilunga più del previsto a volte.» Dico facendo una smorfia.
«Soprattutto quando parla di Quantistica?» Chiede lui alzando gli occhi al cielo.
«Soprattutto.» Rido divertita. Nel ridere una ciocca dei miei capelli va a finire sulla mia faccia tanto che Zach me la toglie mettendomela dietro l'orecchio. «Grazie.» Sorrido. Lui arrossisce un po'.
«Prendetevi una stanza, piccioncini.» Urla uno del grande gruppo che ci sta passando affianco.
Tra questi c'è anche Edward che se la sta ridendo con i suoi compagni.
«Trogloditi.» Borbotto incazzata.
Zach alza le spalle annoiato. «Non sanno fare altro che mettere a disagio le persone per poi distruggerle definitivamente.» Dice.
Sposto lo sguardo su di lui e annuisco. «Hai ragione.»
«Ragaaaaa!» Urla Mike venendoci incontro. A pochi metri da lui c'è una Mary che si sta legando i capelli neri e ricci in una coda alta.
I suoi lineamenti da afroamericana si evidenziano subito e sono bellissimi.
Non avevo ancora notato quanto noi fossimo particolari.
«Che ne dite di un bel pomeriggio insieme ad organizzare il progetto?» Chiede Mike facendo un grande sorrisone.
«Prima possiamo rientrare a casa per fare una bella dormita?» Chiedo esausta.
Mike in realtà sa perché voglio ritornare a casa.
Kyle resterà da solo fino alla prossima ora e non me la sento davvero di lasciarlo in balia dei ricordi.
«Okay! Ma solo due ore!» Ci ammonisce.
Alla fine accompagna tutti a casa e l'ultima sono io. Mi guarda addolcendo un po' l'espressione sulla sua faccia. «Sei stupenda.» Afferma.
Io sorrido abbracciandolo e dandogli un grosso bacio sulla guancia. «Anche tu, Mikey Mikey!» Rido uscendo dalla macchina. Lui mi fa un grosso ghigno e poi se ne va.
Sorrido prima di entrare in casa. Kyle non è ancora arrivato e allora ne approfitto per cucinare qualcosa per tutta la famiglia.
Quando entra in casa trotterella fino alla cucina con un grosso sorrido sulla faccia.
«Ciao ometto.» Dico sorridendogli.
«Lo sai cosa è successo oggi?» Chiede.
«Cos'è successo?» Chiedo smettendo di stare attaccata ai fornelli.
«Zara mi ha baciato!» Urla tutto felice.
Sorrido e lo prendo in braccio per sbacciucchiarlo pure io. «Ora sono gelosa!»
Lui strilla e ride non volendo abbracciarmi. «Aiuto!» Urla ridendo.
Io lo lascio andare solo dopo qualche minuto e guardandolo mentre si sistema la maglietta rivedo i lineamenti di papà.*Spazio Stellare*
Hola aliens! Spero che Elen sia diventata la vostra alleata🔥
Un bacio🙋🏻
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Perché sono qui
Teen FictionElen Trainor vive a Santa Barbara, ha un amico fantastico e una mamma e un fratello che la supportano in tutto ciò che fa. Nella sua scuola tutto è ingarbugliato in un unico nodo pieno di cuffiette da cui esce un sacco di musica di diverso genere...