18.

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Jimin lo osservò come se stesse osservando un paziente appena evaso dal manicomio.

"Vieni qua. Shhh. Tutto okay." Lo avvicinò piano accarezzandogli i capelli.

"Sono serio. Ci intrufoleremo stasera." Si scansò dal suo abbraccio guardandolo male.

"Aish,ci ho sperato." Sospirò Jimin rassegnato.
"Potrebbero scoprirci.."

"Lo so." Incrociò le braccia sorridendo e ricevendo di conseguenza uno sguardo allarmato da parte dell'altro. "E qui entrano in gioco le tue abilità da hacker."

"SHHHHHH. SE TI SENTE QUALCUNO SONO MORTO." Gli saltò addosso tappandogli la bocca e guardandosi intorno con un'espressione allarmata.

Taehyung gli morse la mano per liberarsi.
"Vedi che qua hanno sentito solo le tue grida stupido."

"Perché nessuno mi rispetta uffa? Sono un tuo hyung!"

Taehyung rise scompigliandogli i capelli trovandolo tenero.
"Sisi,però prima dobbiamo portare a termine questa missione."

Jimin si morse il labbro dubbioso per poi arrendersi alla volontà del suo migliore amico.
"Che la missione 'introfulamento a casa Jungkook' abbia inizio allora."

Taehyung scoppiò a ridere cercando di trattenere le lacrime.
"Non sei per niente portato per i nomi." Esclamò scuotendo la testa.

🍂🍂🍂
Jungkook aveva evitato per tutta la giornata il moro nella speranza che si dimenticasse di lui.

Era l'ora della mensa quando non riuscì più a trattenere la propria curiosità e decise di sorvegliarlo da lontano.

Taehyung sembrava divertirsi molto con Jimin in quel momento.
Guardando quella scena,si sentì improvvisamente stringere lo stomaco. Avrebbe voluto essere al posto di Jimin con tutto se stesso..
Ma poi, perché Jimin e non lui?

Era questa quella che chiamano gelosia?

Qualunque cosa fosse,lo stava divorando interiormente. Non lo stava facendo riflettere lucidamente.
E questa cosa non andava affatto bene perché l'avrebbe spinto ad agire ancora una volta d'impulso..

"L'hai distrutta." Disse Yoongi che si era seduto vicino a lui abbastanza in tempo perché notasse la scena.

"Eh?" Sobbalzò per lo spavento voltandosi verso di lui con un'espressione confusa.

"Hai distrutto la bottiglia." La indicò con il dito per poi spostare lo sguardo verso i due ragazzi.
"Mh,ora capisco il motivo.."

"Non è come pensi." Si mise sulla difensiva allentando la presa sulla bottiglia e cercando di mascherare i propri sentimenti alquanto evidenti.

"Sono solo migliori amici. Non dovresti preoccuparti poi così tanto." Sorrise al ragazzo intenerito. "E poi dovresti smetterla di nasconderti da Taehyung. Se ne sarà sicuramente accorto. Tutta la scuola ne parla ormai."

Jungkook si portò una mano alla fronte passandola fra i capelli frustrato.
"Odio la gente. Dovevano per forza crearne uno scoop?"

Yoongi lo osservò silenziosamente.

La scuola era così. Che farci?
Era così noiosa che gli studenti,i professori,i bidelli e altri avrebbero accolto qualsiasi opportunità che potesse renderla interessante o intrigante.

Jungkook provava qualcosa,era palesemente ovvio a chi conoscesse il ragazzo.
Ma questo clima,l'avrebbe soltanto confuso e spaventato costringendolo a nascondere i propri sentimenti.

La sua attenzione ormai si alternava tra Taehyung e lo sconosciuto del blog.
E tutto questo non faceva altro che ampliare la sua confusione portandogli solo un botto di mal di testa.

Ormai era segnato : ogni sera aveva un appuntamento con un rispettivo incubo se così si potrebbe definire.

Certe volte sognava di quella festa,altre la compagnia di un ragazzo,un moro.. Taehyung?
E poi si alzava di soppiatto con la fronte lucida per il sudore e con Rina preoccupata che ripeteva sempre la stessa frase : "Potrei annullare tutto. Potrebbe tornare indietro."

Nel frattempo,il suo rapporto con quello sconosciuto era sempre più stretto.
I due avevano legato molto. In un modo o nell'altro finivano sempre per trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda.
Ciò che capitava ad uno, stranamente capitava anche all'altro. E ciò che provava uno in una giornata,lo provava l'altro. Sembravano in qualche modo collegati. Uniti da un qualche filo. Tipo il filo rosso del destino ma invisibile.

Perciò i pensieri di Jungkook si alternavano fra questi due soggetti misteriosi.

Specialmente Taehyung. Non riusciva proprio a dimenticarsi del pomeriggio al lago. Gli aveva parlato con un tono diverso dal solito. Non riusciva a dimenticarsi di quelle parole,che il maggiore sembrava aver selezionato con particolare cura,che continuavano a torturarlo tanto da spingerlo ad evitarlo per paura di dover sostenere quello sguardo che pareva tanto scrutare la sua anima.

Davvero non riusciva ad accettarsi? Era questo il suo desiderio più profondo?

Jungkook come oramai era suo solito si era perso nei propri pensieri avvertendo all'improvviso una forte emicrania di cui Yoongi subito si accorse.
"Andiamo in infermeria. Subito." Lo prese dal braccio trascinandolo fuori dalla mensa con un passo svelto.

"Dovrebbe stare bene." Disse l'infermiera controllando ancora una volta il suo stato sotto lo sguardo preoccupato di Yoongi.
"Vi lascio soli. Non lo stressi molto,ha bisogno di riposo. Sembra che ci sia qualcosa che lo turbi costantemente." Disse per poi uscire facendo calare un silenzio tombale in quell'aula.

"Stai meglio ora?" Chiese Yoongi portando una mano alla sua fronte e poi alle sue guance controllando il suo stato.

"Sisi. È solo che ultimamente varie immagini invadono bruscamente la mia mente e suppongo che ciò abbia ripercussione sulla mia salute. Spero solo di non star immaginando qualcosa.." Scherzò tentando di alleviare la tensione che aveva percepito nell'aria.

"C'entra ancora quel Taehyung? Si può sapere cosa è successo fra voi due? Cos'è che vi lega? Cosa hai fatto?" Chiese alzando leggermente il tono della voce per la preoccupazione per poi zittirsi una volta resosene conto. Voleva aiutarlo ma non riusciva a capire come avrebbe dovuto approcciarlo. Sicuramente alzare il tono così non l'avrebbe aiutato perciò tento di ricomporsi sedendosi al suo fianco e stringendogli la mano protettivamente.

"Forse ho davvero fatto qualcosa hyung.." Jungkook sussultò sentendo un forte dolore alla testa. "Non riesco a ricordare nulla di quella festa di cui lui continua a parlare. Nulla di quel bacio. Niente." Chiuse gli occhi per il dolore. Odiava sentirsi debole. Odiava ancor di più mostrarsi tale.

"Basta ora. Non ci pensare. Ti prometto che troveremo una soluzione." Disse tranquillizzandolo e coprendolo con le lenzuola.

"L'hai promesso.." sussurrò Jungkook prima di cadere in un sonno profondo sotto lo sguardo del maggiore.

ᴹ ᵉ ᵐ ᵒ ʳ ᵢ ᵉ ⓢ » vkook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora