7.

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Dopo la "conversazione" tenuta con Jungkook,Taehyung si diresse in classe.
Quella sarebbe stata l'ora di danza. Dovevano perfezionare una coreografia per l'esibizione in onore dell'avvento di capodanno.

Si cambiò nei camerini destinati agli studenti e prima di entrare in classe decise di dare un occhiata a quel blog notando che il ragazzo aveva già risposto.
Accennò un sorriso quasi senza accorgersene.
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Da anonimo
A J.
Se ti dicessi il mio nome non pensi che tutto l'interesse che provi per me tanto da spingerti a rispondermi così rapidamente svanirebbe?
Lasciami mantenere ancora un po' questo velo di mistero. Non posso fare a meno che trovarlo molto favorevole.
Piuttosto,sarei curioso di sapere il motivo che spinge una persona come te a celare la propria identità in una piattaforma dove risulta molto apprezzata e ammirata.
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Inviò il messaggio covando una pura e genuina curiosità nei confronti di quell'anonimo.
Quei pochi post che aveva letto,gli permisero di inquadrare più o meno la sua personalità.
Solo che quest'individuo risultava più vigile e accurato di quanto pensasse. Non si lasciava sfuggire nessuna minuzia che potesse permettere di ritrarne il volto.

E forse fu proprio questo a tenerlo talmente incatenato a tale sconosciuto.

Jimin gli apparve davanti spaventandolo e risvegliandolo dai suoi pensieri. "Boo." Esclamò facendo una linguaccia che lo rese talmente simile ad un bambino in vena di scherzi.
Si ricompose ridendo e grattandosi il retro del collo in imbarazzo. "Non ero a conoscenza del fatto che la mia presenza inquietasse tanto."

"Sei talmente tenero e imbranato che mi pare veramente impossibile come impresa."

Jimin,era un anno più grande di lui,ma nonostante ciò non gli pesava la differenza di età.

Erano migliori amici da una vita ormai e sin da piccoli Taehyung si era sempre sentito in dovere di proteggere l'altro per la fragile personalità che presentava.
Proprio così.

Jimin era paragonabile al vetro.

Perfetto nel suo complesso,in grado di riflettere i raggi solari meglio di qualunque altro. In grado di modellarsi per raggiungere la compiutezza,la perfezione.
Così trasparente da permettere di intravedere ogni dettaglio,una lente tramite la quale si poteva osservare il modo o semplicemente le persone. Creature altrettanto affascinanti. Ai suoi occhi tutto possedeva un suo fascino,unico ed inestimabile nel suo genere.

Però,come ogni essere umano,non poteva essere perfetto.
E come il vetro,una semplice scheggia poteva risultare letale,espandendosi sempre di più fino a frantumarlo. Così accadeva a Jimin ogni qualvolta venisse ferito.

Eppure nonostante ciò,aveva sempre un sorriso stampato sul volto,non svaniva mai.

"Piuttosto Taetae,a cosa stavi pensando?" Chiese preoccupato. "Non ti ho mai visto cosi assorto,assente. Hai sbagliato un centinaio di passi della coreografia dall'inizio dell'ora."

Taehyung sembrò accorgersene solo in quel momento. "Ecco,dovrei raccontarti qualcosa. Ma non qui. Che di parlarne in mensa?"
Jimin sospirò per poi annuire. "D'accordo."

Si sedettero in un tavolo vuoto dopo aver fatto la fila per l'assegnazione del cibo del giorno.

Eh,si. La leggenda che gironzola tra i studenti é vera. Il cibo della mensa fa seriamente schifo.

Il riso che era stato loro assegnato sembrava una poltiglia andata a male e il sol vederla conferiva ai ragazzi un forte senso di nausea. Alla fine decisero di metterlo da parte e farsi bastare del succo d'arancia.

"Mi stavi dicendo.." Iniziò Jimin prestando tutta la sua attenzione all'amico mentre di tanto in tanto sorseggiava dal suo bicchiere.

"Due cose. La prima é quella più fastidiosa. O meglio,si tratta di un soggetto super irritante,che dovrai evitare ad ogni costo." Il ragazzo gesticolò con la cannuccia con fare serio tanto da rendere difficile a Jimin l'impresa di trattenere le risate.

"Sentiamo un po'." Tossì nascondendo un sorriso.
"Facciamola breve. DurantequellafestahobaciatoJungkook." Disse l'altro tutto d'un fiato.

Jimin ebbe difficoltà a capire all'inizio ma poi quelle parole gli giunsero alle orecchie cogliendolo di sorpresa.

"TU HAI FATTO COSA? ASPE- QUEL JEON.."

Taehyung gli tappò la bocca per evitare che commettesse un errore. Jimin continuava a dimenarsi volendo parlare,a questo punto Taehyung indicò il banco più avanti facendogli notare che c'era anche l'altro ragazzo. Solo allora promise di zittirsi.

Gli tolse la mano dalla bocca e Jimin riprese lentamente a respirare regolarmente.
"Tu sei fuori. Ma poi non potevi sceglierne un altro quella sera?" Rise adocchiando il banco dove c'era Jungkook per poi strozzarsi iniziando a darsi pugni sul petto.

"COSA C'È ORA?"
"Jungkook é in compagnia di Min Yoongi."
Scoppiò in una risata. "Ti interessa?"
"COSAAA. Mai. Quel presuntuoso del cazzo. Ha riso quando quella mi ha definito schiappa." Continuò ad agitarsi.
"Lo sei Jimin. Comunque sarebbe ora che tu la smettessi di tossire perché sta arrivando."
Disse ridendo sotto i baffi mentre l'altro pensò di nascondersi sotto il banco,ma ormai era troppo tardi.

"Mi sa che patirai con me,dato che con lui c'è Jungkook."

ᴹ ᵉ ᵐ ᵒ ʳ ᵢ ᵉ ⓢ » vkook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora