23.

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Era lunedì pomeriggio e mancava pochissimo agli allenamenti veri e propri. Taehyung era entrato nel panico più assoluto tant'è che non riusciva a fare nemmeno un canestro. Così decise di andare ad allenarsi nel campo della scuola quello stesso pomeriggio.

Il meteo aveva annunciato un preminente acquazzone ma non gli diede molta importanza.

Seriamente,chi segue il meteo?

Okay..
Forse qualcuno.

Non fu solo questa scelta a portarlo in una determinata situazione,ma anche il fatto che decise di giungere al campo a piedi senza la propria aiuto.

Una volta giunto al campo,si allenò rigorosamente per un buon periodo fin quando iniziò a sentire delle prime goccioline scendere giù dal cielo. Non ci fece caso talmente era concentrato nel voler battere Jungkook.

Pensava che almeno così avrebbe potuto compensare alla sua ferita. Perché quella scoperta l'aveva seriamente ferito.
Non voleva essere dimenticato. Ma che farci?

Però non riusciva a spiegarsi nemmeno il perché di quella ferita. Non riusciva a capire i suoi sentimenti per quanto erano intricati e caotici.
Soprattutto in quel periodo,non riusciva più a riconoscersi. Non riusciva più a concentrarsi.

La pioggia non si fece pregare due volte non tardando ad arrivare e così nel giro di pochi minuti Taehyung si ritrovò bagnato dalla testa ai piedi.

"Dannazione." Si scompigliò i capelli bagnati. "Forse avrei dovuto farci caso." Disse ricordandosi delle goccioline di poco prima.

Si toccò le tasche in cerca delle proprie chiavi,
ma fu tutto invano. Era in un casino.
La sua casa era molto lontana dall'istituto. Era da matti sperare di poter raggiungerla in tempo a piedi. Così si arrese fregandosi del suo stato attuale e continuando ad allenarsi per poter superare il livello dell'altro.

Jungkook che aveva appena finito il corso di algebra avanzata, era uscito dalla scuola notando l'impetuosa pioggia. Aprì prontamente l'ombrello riparandosi da essa e iniziando a camminare verso la propria auto, quando notò una persona. "Taehyung?" Si domandò inclinando la testa leggermente di lato per scorgere meglio quella figura.

Si bloccò di scatto deciso a nascondersi per l'abitudine che aveva assunto ormai da più o meno una settimana, ma questa volta decise che non l'avrebbe fatto. Non sapeva spiegarselo bene ma quel moro gli mancava..
Gli mancava ricevere quelle preziose attenzioni sebbene fossero brevi.

Se ne accorse quel giorno alla mensa quando si perse ad osservare Taehyung che scherzava con Jimin.

Il suo sguardo si abbassò sulla sua mano ricordandosi di come l'aveva stretta in un pugno schiacciando quella povera bottiglia.
Se non fosse stato per Yoongi si sarebbe sicuramente alzato interrompendo le risate fra quei due che sembravano tanto infastidirlo.

Ahh,la gelosia. Faceva decisamente dei brutti scherzi.

"Che stai facendo?" Giunse da dietro riparandolo dalla pioggia.

Taehyung sussultò. Non sembrava aspettarsi per nulla al mondo la sua apparizione.

"Mh?" Lo incitò Jungkook a parlare con un cenno del capo.

"Niente che ti importi." Chiuse il discorso freddamente iniziando a palleggiare e allontanandosi da lui con disinvoltura.
In realtà Taehyung era tutt'altro che disinvolto.

Incontrarlo in quel momento, così inaspettatamente, fece risvegliare quella strana sensazione che sembrava ormai essersi stanziata nel suo stomaco. Le farfalle nello stomaco le chiamavano.

Le ragazze desideravano così tanto provarle. Rimanevano a sognare, a fantasticare su come si sarebbero sentite, cosa avrebbero provato se si fossero trovate in una determinata situazione.
Ogni volta rimanevano incollate al televisore per vedere qualche film romantico o passavano le notti insonni sotto le coperte con in mano il computer e la luce dello schermo riflessa sul viso..

Eppure. Eppure lui in quel momento provando quella sensazione tutto ciò che sentì fu imbarazzo. Imbarazzo per non essere in grado di controllare le proprie emozioni, per come aveva lasciato che il minore avesse la meglio su di lui.

Sospirò portando una mano al suo stomaco stringendo la maglietta.
"Fate le brave. Svolazzate via e sparite,d'accordo?" Si rivolse a quelle farfalle sussurrando.

Jungkook si morse il labbro mentre fissava il ragazzo indeciso sul come agire. Non era da Jeon Jungkook seguire qualcuno nè pregarlo.
Rimase per un po' combattuto sul suo posto per poi prendere un respiro e raggiungerlo afferrando il suo polso.

"Che stai facendo?!" Chiese Taehyung cercando di sfilarsi dalla sua presa.

"Vieni con me." L'altro lo trascinò con sé senza tante cerimonie facendolo salire nella propria auto.

"Che cazzo fai? Mi vuoi uccidere? Guarda che so difendermi!" Disse Taehyung incrociando le braccia in una maniera talmente infantile che avrebbe intenerito chiunque.

Jungkook rise notando la faccia buffa del ragazzo.
"Guarda che non voglio fare proprio niente. Ti sto facendo un favore."

"Un favore?" Chiese Taehyung inarcando un sopracciglio.

"Ti sei visto?" Prese un fazzoletto slacciando la cintura di sicurezza e si protese leggermente verso di lui asciugandogli il viso.
"Sei stato per ore sotto la pioggia Taehyung." Sussurrò il ragazzo mentre continuava a picchiettare il fazzoletto sulla sua fronte.
Abbassò per un secondo lo sguardo sulle sue labbra per poi ritirarsi subito.
"Perciò credo che sarebbe meglio se ti portassi a casa mia." Si grattò la nuca in completo imbarazzo.

"C-casa tua?" Taehyung starnutì inaspettatamente e si tappò subito la bocca voltandosi d'altro lato non volendo che l'altro avesse ragione. Forse aveva veramente preso un raffreddore. Ma era solo un semplice raffreddore,no? Poteva cavarsela anche senza quel mocciosetto.

"Esatto. Qualche problema?" Chiese Jungkook ridendo mentre si voltava completamente verso di lui.

Taehyung si ricordò dell'episodio con Rina.
Che imbarazzo. Cosa avrebbe detto?
Aveva già parlato a Jungkook dell'introduzione a casa sua? Nono. Di sicuro no. Ma sarebbe stato comunque scomodo rivederla,dopo tutto.. Dopo che tutta quella verità era trapelata fuori..
Una verità che si era rivelata essere un carico troppo pesante da portare alle sue spalle. Aveva bisogno di parlarne. Specialmente con Jungkook. Ma non era sicuro che l'altro invece ne volesse parlare. Perciò rimase ancora una volta zitto tenendosi per sè le sue confuse emozioni. Sopprimendole con forza.

"Nono affatto. Piuttosto,non è imbarazzante per te? Avere un ragazzo in casa,intendo."
Lo stuzzicò desiderando sfogare la propria delusione.

"Diciamo che sono in vena di cambiamenti." Disse Jungkook nascondendo un velo di divertimento per lo stupore che aveva scaturito nel maggiore.

ᴹ ᵉ ᵐ ᵒ ʳ ᵢ ᵉ ⓢ » vkook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora