Se mio fratello avesse saputo che ero proprio dietro al muro, allora di sicuro non avrebbe parlato così, se ne sarebbe andato in camera sua o al parco, avrebbe fatto di tutto pur di non farmi assistere a quella chiamata.
Ero molto confusa, sgranai gli occhi e imprecai nella mente.
Non capii più nulla, corrugai il viso e pensai alla conversazione a cui avevo assistito per sbaglio.
Era strano, perché non avrei mai pensato che mio fratello fosse un tipo che andava a spaventare dei ragazzi per telefono e che li minacciava, ordinava loro di non toccare "una lei".
Era una ragazza, la persona di cui parlava e che voleva tanto proteggere. Ma chi era?Scossi la testa e mi ripromisi, per il momento, di non pensare più a quell'avvenimento.
Andai a darmi una rinfrescata, anche per togliere dalla mente alcuni pensieri negativi.
Dopo essermi lavata, indossai una felpa e dei semplici jeans, abbinati a delle scarpe comode. Mi feci una treccia laterale, poi mi misi seduta alla scrivania.Mi ricordai solo in quel momento che avrei avuto una verifica, il giorno dopo. Quindi, presi velocemente il libro e lo aprii, iniziando a ripassare.
Ma, più leggevo, più non capivo il concetto base. Gli occhi erano sempre sulla stessa frase, la leggevo nella mente, a voce alta...eppure, nulla.
Ero troppo distratta.-forse è meglio se vado a studiare al parco- Sospirai pensando.
Presi la borsa nera, ci misi dentro il libro e un evidenziatore, poi le chiavi e il cellulare.
Mi spostai le ciocche di capelli dal viso mentre scendevo le scale. Arrivai da mio fratello, che era sul divano a guardare la tv."Vado a studiare al parco, per favore avvisa anche mamma" mormorai aprendo la porta.
"A dopo, Soyeon"
Dopo aver salutato mio fratello, chiusi la porta e iniziai a camminare verso il parco.
Mi guardai attorno, alzando il viso in alto verso il cielo, che era privo di nuvole e completamente blu. A terra, c'erano dei mucchietti di foglie secche, cadute qualche ora prima dagli alberi ed ora prive di linfa al loro interno. Gli alberi, però, erano per la maggior parte verdi, brillanti di foglie ancora sane.
Aprii il cancello del parco e entrai, immediatamente sentii le urla dei bambini che giocavano e le voci degli adolescenti che camminavano, passeggiando e godendo della meravigliosa giornata.Mi sedetti ad una panchina, posai la borsa tra i miei piedi e ne presi il libro. Lo aprii alle pagine assegnate e iniziai a leggere, stavolta concentrandomi e capendo.
Nel mezzo del mio studio, mi sentii picchiettare una mano sulla spalla. Allora mi girai, e giurai di aver pensato di essere pazza.Davanti a me, con un piccolo sorriso, c'era lo stesso ragazzo che avevo adocchiato al bar, quello che parlava al telefono.
Deglutii guardandolo, osservandolo indicare il posto della panchina accanto a me."È libero?" Domandò.
"S-sì, siediti pure" annuii velocemente, tornando a prestare attenzione al libro.
"Grazie" disse, sicuramente sorridendo dato che aveva un tono contento.
Ci furono dei momenti di silenzio, dove mi sentivo schiacciare dal battito cardiaco troppo elevato e dall'imbarazzo.
-capitano tutte a me...-
"Che stai leggendo?" fece dopo essersi schiarito la voce, per attirare la mia attenzione.
"Scienze...domani ho una verifica e mi devo preparare bene"
"Anche nella mia scuola domani c'è una verifica di scienze..." mormorò annuendo, inclinando il capo. "Per caso, vai al liceo qua vicino?"
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°mч lσvє° [Kim Taehyung]
FantasyDove Park Soyeon, una ragazza che vive a Seoul, incontra un ragazzo misterioso nella propria scuola. Lei, però, non avrebbe mai potuto immaginare come la sua vita potesse cambiare da un giorno all'altro... Tra amori, gelosie, sangue e crimini...il...