Cap. 32

1.6K 69 4
                                    

"Mh, lo penso anche io" ridacchiai sentendo la frase. "Adesso lasciati fare quello che voglio"

"Hai dieci minuti, poi comando io" sussurrò il ragazzo, vedendomi poi annuire.

Iniziai a lasciargli baci su tutto il suo collo, leccando alcuni lembi di pelle e marchiandoli quindi. Percorsi il suo corpo con le mani, sentendo i muscoli del petto e dell'addome contrarsi sotto ai miei movimenti passionali.

Taehyung ansimò appena più forte quando, per sbaglio, strusciai la gamba conto al cavallo dei suoi pantaloni, poi mi sentì ridacchiare essendomi accorta del cambiamento.

Gli tolsi la maglietta, mordendomi il labbro mentre osservavo il suo corpo già accaldato e sudato. Spostai lo sguardo più in basso, arrossendo imbarazzata. Mentre baciavo ogni singola parte del petto del mio fidanzato, che ansimava, presi a slacciare la cintura dei jeans e li sfilai, tirandoli a terra.

"Tempo scaduto, piccola" spezzò il silenzio la voce tremante di Tae.

Con un movimento veloce, invertì le posizioni e si mise sopra di me, reggendo il peso con le braccia, poste accanto al mio viso, per non schiacciarmi.
Mi sfilò dalle braccia la maglietta, poi infilò le mani dietro la mia schiena per sganciarmi il reggiseno, quindi lo aiutai inarcandomi.

Dopo avermi tolto le coppe, scese con le labbra al mio seno, baciando e tirando i capezzoli già turgidi e eccitati, facendomi gemere dal piacere che man mano cresceva. 
Ghignò soddisfatto, scendendo con i baci fino al ventre.
Mi sbottonò i pantaloni e li fece scendere fino alle caviglie, poi li buttò a terra, affianco a tutti gli altri indumenti.

Si diede un attimo di tempo per guardarmi, ero rossa in viso e con il respiro pesante per l'eccitazione e l'emozione, gli occhi velati di lussuria.
Mantenne il sorriso anche quando prese i lembi delle mutandine tra le mani per tirarli giù, ma lo fermai prendendogli i polsi.

"Che succede? Non vuoi più?" Chiese lui, guardandomi preoccupato.

"Non è questo....chiudi la porta"

Il ragazzo annuì e si allontanò dal mio corpo, andando a chiudere a chiave la porta della stanza.
Subito dopo, tornò su di me e finì di spogliarmi. Osservò le mie forme, ero perfettamente sotto al suo controllo, tutta per lui.

Stavo per dare la verginità al mio ragazzo, dopo quasi diciotto anni stavo per fare l'amore per la prima volta.
Ero ansiosa, abbastanza spaventata dalla nuova esperienza, ma mi fidavo ciecamente di lui, perciò non lo fermai e mi dedicai al momento. 

Si chinò per baciarmi sulle labbra, mentre si toglieva i boxer. Mi guardò dritta negli occhi e mi accarezzò una guancia.

"Cercherò di non farti tanto male" disse in un sussurro.

Annuii facendo un respiro profondo.
Osservai il ragazzo mentre strappava con i denti la bustina del preservativo e lo indossava.

Mi morsi con forza il labbro inferiore tirandolo fra i denti, poi, non appena sentii la sua presenza entrare in me, non riuscii a trattenere un piccolo urlo di dolore. Mi strinsi a lui, mentre una piccola lacrima mi cadde sul viso.

"Vuoi che mi fermo?" Chiese asciugandomi la guancia.

"N-no...continua"

Il mio fidanzato iniziò a muovere i fianchi con una lentezza straziante, ansimando mentre mi baciava il collo e mi accarezzava i fianchi.

Una volta che mi abituai, iniziai ad ansimare dal piacere, mentre sempre di più ero consapevole di esser diventata una vera donna.
Strinsi nelle mani le spalle muscolose del ragazzo, buttando la testa all'indietro quando le spinte aumentarono di intensità.

"Ahh T-Tae..." gemetti con voce strozzata, stringendo tra loro le labbra per cercare di non far uscire i versi più forti.

"Se adesso non ci fosse tuo fratello, ti ordinerei di urlare il mio nome con tutta la voce che hai" ammiccò con voce profonda e affannata.

Man mano che il tempo passava, le spinte diventavano più irregolari e forti, i gemiti e i versi anche.
Sentivo i suoi ansimi, vicini al mio orecchio viste le posizioni. Mi faceva sentire bene la consapevolezza che, la causa di tutti quei versi quasi celestiali, ero io.
Amavo farlo sentire bene.

Poche spinte dopo, e raggiunsi l'apice del piacere.
Fui subito seguita a ruota dal mio ragazzo, che si riversò le condom.
Tae crollò al mio fianco, buttò il preservativo nel secchio e si girò per stringermi in un protettivo abbraccio.

"Piccola....grazie" nascose il capo in mezzo ai miei capelli.

"Di cosa?"

"Per avermi fatto diventare con te una persona sola, per esserti fidata di me" bisbigliò dolcemente.

Sorrisi prendendo ad accarezzare i suoi capelli scuri. Girai il volto per dargli un piccolo bacio sul naso, poi mi accoccolai nelle sue braccia.

"Però, ora dovremo vestirci e fare finta di nulla" soffiai sulle sue labbra alzandomi a sedere, trattenendo un lieve gemito di dolore.

"Mhhh" si lamentò lui stringendo il cuscino. "Non mi va"

"Dai" risi abbassandomi per prendere i nostri vestiti, lanciando al ragazzo i suoi. "Poi ti coccolo, se lo fai"

Come non detto, il ragazzo scattò subito in piedi e si vestì in un nano secondo, tornando poi sdraiato e con le braccia larghe per farmi spazio tra esse.

Tutto ciò mi fece ridere, pensai a quanto fosse maturo e infantile allo stesso tempo.
Mi allacciai i jeans e poi mi misi accanto a lui, iniziando a fargli i grattini in mezzo ai capelli. Lui chiuse gli occhi e, poco tempo dopo, si addormentò.
Gli lasciai un altro leggero bacio sulla fronte, poi, anche io, crollai nel mondo dei sogni.

Fummo entrambi svegliati dalla suoneria del telefono di casa, giù in soggiorno, che rimbombava incessante. 
Fui costretta a staccai dalle braccia del mio amato, mi stropicciai gli occhi mentre scendevo le scale, seguita da Taehyung.

"Ti dispiace rispondere?" Sbadigliai, andando in cucina.

"Nessun problema" annuì lui portandosi la cornetta all'orecchio. "Pronto?"

Intanto, ero andata a prendere un bicchiere di succo.
Quando alzai lo sguardo, vidi sullo sportello del frigo un biglietto. Era stato scritto da Jimin, diceva che avrebbe passato la serata con Hoseok.
Sorrisi e staccai il biglietto buttandolo nel cestino, presi il bicchiere e tornai in salotto, ma quando vidi il viso di Tae diventai confusa.

"Perché stai sorridendo così tanto?" Gli chiesi una volta che posò la cornetta.

"Mh...nulla, tranquilla" alzò le spalle, superandomi velocemente e andando a bere.

"Sicuro? Chi era al telefono?"

"Era un mio amico" disse senza guardarmi. "Vado a farmi una doccia, okay piccola?"

"Nessun problema" sussurrai seguendolo con lo sguardo.

-molto strano...-

°mч lσvє° [Kim Taehyung] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora