Hae aveva desiderato più di ogni altra cosa continuare la sua fresca relazione con Yoongi anche se con milletredici chilometri di distanza che li dividevano, giudicando il suo ragazzo per non aver avuto subito il coraggio di intraprendere quel tipo di rapporto così difficile da mantenere. Eppure, dopo circa un anno dalla sua partenza, era lei stessa a non sopportare più quella situazione.In tutti quei mesi non c'era stata occasione per vedersi ed i ragazzi erano sempre stati impegnati con il lavoro per la produzione del loro primo album. Avevano debuttato con un singolo e, inutile dirlo, la ragazza lo aveva imparato a memoria trovandolo perfetto. In parte perché era il primo frutto del loro sacco, per il quale si erano impegnati tantissimo, e anche perché non era per niente male, musica del tutto nuova ed originale. Per non parlare della bravura di Yoongi nel rappare. Avevano anche ottenuto un certo seguito, anche se si trattava per lo più di ragazzine ammaliate dalla loro bellezza. Hae doveva ammettere che le dava un po' fastidio pensare che delle quattordicenni avessero una foto del suo ragazzo come sfondo del loro cellulare, ma sapeva di doversi abituare perché di sicuro ne sarebbero spuntate molte altre, di tutte le età e città della Corea e del Giappone.
Yoongi aveva trovato un momento libero dopo cena e i due ne avevano approfittato per chiacchierare un po', dietro lo schermo di un computer, potendo solo vedere i loro visi e sentire le loro voci, senza però potersi sfiorare.
Prima di accettare la videochiamata, la ragazza si munì del suo sorriso più grande, come faceva sempre per non far capire a Yoongi quanto stesse soffrendo per la sua mancanza, temendo che lui potesse rivalutare le sue scelte e decidere di chiudere la loro relazione.
Premette sul tasto della tastiera e poi sullo schermo apparve il viso di quello che considerava il ragazzo più bello del mondo."Buonasera, Hae Jung." Yoongi le rivolse un sorriso stanco, ma sincero, perché era davvero felice di vederla dopo una dura giornata di lavoro e a quel sorriso il cuore della ragazza non poté non stringersi per l'emozione.
"Buonasera Yoongi." Mordicchiò il labbro inferiore con i denti per non cercare di apparire come una stupida ragazzina innamorata, quale era, sorridendo come un'ebete.
"Com'è andata la giornata?" Le chiese il ragazzo, appoggiandosi con la schiena alla grande sedia nera girevole, in quello che doveva essere il suo piccolo studio momentaneo. Hae avrebbe tanto voluto visitarlo e vederlo da vicino, ma l'accesso non era possibile agli esterni.
"Bene, oggi in gelateria abbiamo lavorato molto e il signor Park ha accennato ad un aumento della paga. Sono passata da tuo fratello a fargli visita e tenergli un po' di compagnia, a lui ed anche ad Holly, poi sono tornata a casa per studiare," raccontò la ragazza, piegando le gambe al petto mentre guardava lo schermo del computer appoggiato alla scrivania.
"Tu cosa hai fatto?"
Hae glielo chiedeva sempre, perché era curiosa di sapere come funzionava la vita di un artista, soprattutto se questo artista era il suo ragazzo.
Mentre il ragazzo parlava, raccontando tutti i dettagli della sua giornata, che comprendevano per lo più la produzione del disco, lei lo ascoltava e osservava la sua figura rilassata su quella morbida sedia da studio. I capelli ora tinti di un nero scuro, molto vicini al suo colore naturale, gli donavano particolarmente e facevano risaltare ancora di più la sua pelle lattea, facendolo apparire come un vampiro sexy. Il suo viso era pulito, nessuna traccia di trucco, ed era così che ad Hae piaceva di più, con quei suoi occhi piccoli ma che seguivano dei lineamenti particolari ed attraenti e le labbra rosee, di cui quello superiore creava due piccole punte sull'arco di cupido che imploravano di baciarlo fino a perdere il fiato. Quanto ad Hae mancavano quelle labbra, solo Dio poteva saperlo."E quindi Jin ha sgridato Namjoon per essere troppo maldestro ed aver rotto il suo quarto paio di auricolari di fila. Hanno litigato per un po', come una coppia di sposini, poi hanno fatto pace con una cenetta romantica ed è tornato tutto come prima."
Hae scoppiò a ridere, immaginando la sua coppietta preferita litigare per un motivo così futile. Però li trovava dolci ed in parte le invidiava, perché almeno loro avevano la possibilità di trascorrere tutte le loro giornate insieme.
"Vorrei poter cenare anch'io con te, come hanno fatto loro," ammise ad un certo punto Yoongi, come se avesse letto i suoi pensieri, e il sorriso divertito di Hae sfumò gradualmente. Di rado Yoongi parlava in quel modo dei propri desideri e sentimenti riguardo la loro relazione.
"Per quando tornerai probabilmente mi sarò già stabilita nel mio piccolo appartamentino e potremo cenare insieme tutte le volte che vogliamo." Gli sorrise, cercando di tenere a bada le proprie emozioni e non scoppiare a piangere proprio di fronte a lui, dovendo quindi ammettere di desiderare più di ogni altra cosa il suo ritorno.
In tutto quel tempo la ragazza aveva lavorato in una gelateria part-time, condensando nelle sue giornate lavoro e università, così poi da potersi permettere in futuro tutte le spese che richiedeva una casa. A breve, infatti, si sarebbe trasferita nel piccolo appartamento dove abitava sua nonna, la quale pochi mesi prima era venuta a mancare lasciando tutta la famiglia nello sgomento più totale. Pur di non far demolire la sua casa, eliminando dunque ogni traccia di lei, i genitori avevano pensato di darla in affidamento ad Hae, così come la cara nonna avrebbe tanto voluto, e lei ne aveva approfittato per poter distaccarsi dai suoi genitori e diventare finalmente un po' più indipendente. Per fare ciò aveva iniziato a lavorare e a mettere dei risparmi da parte e si era data da fare con lo studio per guadagnarsi i sussidi dello stato che le avrebbe permesso di continuare a frequentare l'università.
Senza Yoongi e gli altri ragazzi tra i piedi, infondo, non aveva molto altro da fare, e lo studio e il lavoro erano l'unico modo per distrarsi e non pensare troppo spesso al ragazzo che a tanti chilometri di distanza stava vivendo il suo sogno.
Quanto a quelle due paroline che si erano scambiati prima di lasciarsi andare, non ne avevano più parlato e nessuno dei due aveva avuto più il coraggio di ripeterle, tanto che Hae pensò davvero di essersi sbagliata e che lui non le avesse mai pronunciate."Non vedo l'ora di tornare e poterlo fare davvero."
Hae si riscaldò sentendogli dire quelle parole e nascose il viso dietro le ginocchia, sentendo le guance diventare di un colorito un po' più rosso e le labbra piegarsi in uno stupido sorriso."Cosa c'è, dopo due anni che ci conosciamo fai ancora la timida?"
E solo in quel momento Hae realizzò davvero da quanto tempo si conoscessero e da quanto ne fosse passato dal loro primo bizzarro incontro in quel lurido locale notturno di Seul."Quando credi di tornare?" Chiese la ragazza, inclinando leggermente il capo di lato mentre lo guardava con i suoi occhioni da cerbiatta e Yoongi deglutì a quella domanda. Si schiarì poi la voce, distogliendo lo sguardo, prima di mormorare un presto.
I due dovettero poi salutarsi per andare a riposare, dato che ad entrambi aspettava una lunga giornata da affrontare il giorno dopo ed avevano bisogno di energie per fare ciò.
"Allora buonanotte Yoongi," sussurrò questa volta la ragazza, sentendo il sonno cominciare a trasportarla in un'altra dimensione.
"Buonanotte Hae Jung, dormi bene." E stava per aggiungere qualche altra cosa, ma le sue labbra dopo essersi divise per parlare, si richiusero quasi subito come se ci avesse ripensato, ed Hae era troppo stanca per notarlo.
Il tempo di un ultimo sorriso e il viso del ragazzo scomparve nuovamente dallo schermo, lasciando una non più tanto piccola Hae sola nel letto della sua stanza.ciao
okay, allora... è stranissimo scrivere di nuovo di questi due, anche perché non era affatto nei miei piani pubblicare un sequel ma vabbè, da persona matta ed imprevedibile che sono, eccomi qui con un nuovo epilogo, se così può essere chiamatosinceramente non mi aspettavo che in così tanti desideraste un sequel di Coldness, anzi, credevo aveste già dimenticato la storia HAHA quindi nulla, mi ha fatto molto piacere sapere che avreste letto il sequel
vorrei cercare di renderla meno noiosa, anche se ho solo poche cose in mente, e di continuare a mantenere la vostra attenzione
detto ciò, grazie per essere arrivati fin qui
ci vediamo al prossimo capitolo!