Dopo neanche troppo tempo il cibo era arrivato e Yoongi andò a prenderlo, tornando nella stanza con un sacchetto contenente tutti i recipienti colmo di cibo ancora caldo. Hae, che intanto era rimasta ancora stravaccata sul letto recuperando le energie perse durante la giornata, si alzò per accorrere ad aiutarlo e posò la busta sulla lunga scrivania, dove dal lato opposto c'era anche il computer del ragazzo. Mentre Hae cominciava a tirare fuori le vaschette di cibo, con l'acquolina in bocca e gli occhi che le luccicavano alla vista di tante prelibatezze, Yoongi prese posto su una delle due sedie davanti alla scrivania, una originaria della stanza e l'altra recuperata dalla cucina in precedenza per Hae.
"Sono solo basi, giusto?" Chiese la ragazza, mentre apriva una vaschetta di ramen e pezzi di carne di manzo, e la porse a Yoongi che l'afferrò con una mano mentre con l'altra cliccava tasti che per Hae erano totalmente a caso, smanettando tra i suoi programmi musicali.
"Eccole. Le ho salvate qui." Sorrise compiaciuto, voltandosi poi a guardare la ragazza e ad annuire in risposta alla sua domanda. "Purtroppo Jimin era troppo impegnato, non ho potuto sfruttarlo per questa volta," scherzò, ricevendo poi un colpetto sulla spalla di parte di Hae. Si misero entrambi comodi, la più piccola era così minuta che entrava per intera sulla sedia tutta accovacciata, le ginocchia piegate e la ciotola appoggiata sopra di esse, mentre gustava quello che era il suo cibo preferito. Yoongi, al contrario, era quasi steso sulla sedia, le gambe allungate e appoggiate all'estremità laterale della scrivania, anche lui con la sua vaschetta tra le mani. In sottofondo una musica neo soul che secondo il parere di Hae, sarebbe stata perfetta per il timbro di Taehyung. E fu perfetta per creare un'atmosfera di pace e relax in quella stanza, dove vi aleggiava un profumo delizioso di zuppa e carne cotta perfettamente. Le tracce finirono ed Hae tornò alla realtà, gustandosi quegli attimi di silenzio che ne seguirono, cercando di tradurre in parole i suoi pensieri mentre prendeva un altro boccone di carne.
"Davvero bella la prima, ma credo che la seconda abbia catturato il mio cuore," disse melodrammaticamente la ragazza, pur essendo totalmente seria e Yoongi ridacchiò prendendola in giro, anche se era in realtà un modo per mascherare il suo imbarazzo.
"Se non fossi umano, ma un semplice robot, ti costringerei a suonare il piano tutte le ore di tutte le giornate, sei magnifico."
"E tu poco brava a fare complimenti," la stuzzicò, come al suo solito.
Ripresero a mangiare, assaggiando un po' di tutto, e si fermarono solo quando le ciotole furono tutte vuote e i loro stomaci stracolmi.
"Sbaglio o era tutto più buono del solito?" Chiese Hae, con le mani sul ventre e la testa appoggiata allo schienale della sedia.
"No, non sbagli. Anche se tutto questo cibo mi ha ucciso," rispose il ragazzo, che si trovava nella sua stessa posizione.
"Quanto sei delicato," lo punzecchiò lei ed il battibecco continuò, "non farmi parlare, che mangi così tanto solo quando ordiniamo da questo ristorante, altrimenti ti sazi con una mela," disse riferendosi a ciò che la ragazza le aveva rivelato precedentemente riguardo il proprio pranzo, "scusa se non ho tanto tempo quanto te per consumare pasti abbondanti."
Yoongi si alzò di scatto con il busto, "cosa vorresti dire? Che non lavoro abbastanza?" Hae si morse il labbro inferiore per trattenere una risatina ed annuì, divertendosi a fargli perdere i nervi. Yoongi stava per ribattere quando il suo cellulare cominciò a squillare e non si fermò dopo due squilli.
"Chi sarà mai a questa ora?" Si chiese stizzito, non gradendo particolarmente l'essere disturbato di sera, al di fuori del lavoro. Si sporse verso la scrivania dove era appoggiato il telefono per leggere sullo schermo il nome di colui che lo stava chiamando, ma si corrucciò nel notare che il numero non era salvato in rubrica e non aveva idea di chi si potesse trattare.
Si affrettò a rispondere, prima che il cellulare smettesse di squillare, immaginando che dovesse essere qualcosa di importante, mentre Hae lo osservava curiosa e perplessa allo stesso tempo.
"Pronto?" Chiese Yoongi, mettendo la chiamata in viva voce, così da poter lasciare il telefono lì dov'era, tornando a rilassarsi con la schiena contro la sedia, anche se, quando una voce femminile rispose con uno "Yoongi?", riconoscendo quella voce l'ultima cosa che potesse fare era proprio rilassarsi.saalve
allora nulla, capitolo brevissimo ed insensato, però mi sono resa conto di non aver pubblicato per quasi due mesi e continuando di quel passo avrei abbandonato questa storia HAHA
e nulla, chi sarà? 🙄