Un altro turno in gelateria era finito ed Hae aveva appena terminato di pulire il pavimento. La ragazza si recò nel retro dove lei e Jiyeon posavano le loro cose prima di cominciare a lavorare e come prima cosa prese il cellulare per controllare l'orario, mentre con la mano libera si spogliava del suo grembiule. Fuori non era ancora buio pesto, ma di certo non si poteva dire che le strade fossero illuminate di luce solare. Presa la propria borsa e tirati fuori da essa gli auricolari, salutò la proprietaria della gelateria e si incamminò verso casa con le sue amate canzoni dei BigBang nelle orecchie.Si sentiva piuttosto di buon umore in quei giorni, per diversi motivi. Innanzitutto Yoongi e suo fratello si erano finalmente decisi ad invitare i loro genitori per una cena a casa ed Hae sperava con tutto il suo cuore che tutto filasse liscio. Nel giro del prossimo anno avrebbe terminato i suoi studi all'università e così che potesse dedicarsi a tempo pieno ad un lavoro che davvero le piacesse, così come aveva sempre desiderato. Aveva trovato una nuova amica, Jiyeon, con la quale andava fin troppo d'accordo, Yoongi era lì in città con lei e per tour ed eventi vari bisognava aspettare ancora un po', Jimin e gli altri ragazzi erano con lei e anche i rapporti del passato si stavano man mano riaggiustando. Daehyun era ormai diventato parte della quotidianità, si scrivevano tutti i giorni e talvolta lui si faceva trovare fuori la gelateria per darle un saluto. Per quanto riguarda Yoongi... era geloso da morire, ma si fidava di Hae, era piuttosto evidente che non avesse più una cotta o provasse qualcosa di sentimentale per quel ragazzo e che amasse invece lui, quindi per quanto gli desse fastidio, aveva deciso di non interferire, stando comunque attento a qualsiasi passo falso dell'altro.
Hae riteneva quello che stava vivendo sicuramente l'anno migliore della sua vita.
Quando tornò a casa lanciò via la borsa sul divano, tirò le cuffiette dalle orecchie e le posò con il cellulare sul tavolo della cucina, che era in realtà una stanza unita al mini soggiorno. Si spogliò man mano mentre saltellava per il bagno, sfilandosi i jeans e lasciandoli lì dove passava perché tanto li avrebbe recuperati dopo, desiderando più che altro fare una bella doccia calda.
Il cellulare iniziò a squillare, Hae fece appena in tempo ad uscire dalla cabina doccia per andare a recuperarlo e rispondere a chiunque la stesse chiamando.
"Pronto?"
"Hae, hai da fare questa sera?" La ragazza sorride istintivamente quando sentì la voce del suo amico Jimin e si affrettò a dirgli di no, che non aveva da fare.
"Avrei un po' di tempo libero dal lavoro e se ti va potremmo vederci," propose il ragazzo.
"Va benissimo per me. Che ne dici di venire da me e magari nel frattempo preparo qualcosa di buono per cena?" Si sedette sul letto, stringendo al petto l'asciugamano che aveva addosso con la mano libera.
"Suona bene. Sono da te tra mezz'ora."Gli incontri con Jimin non erano molto frequenti, ma forse era proprio questo a renderli più piacevoli, c'erano sempre cose nuove da raccontare. O, almeno, era Jimin ad avere sempre qualcosa di nuovo da raccontare.
Ciò che Hae non si aspettava da quella serata era un altro ospite oltre all'amico.
Jimin e la ragazza stavano già assaggiando le diverse portate che Hae aveva preparato, quando ad un certo punto il campanello suonò di nuovo, cogliendo la ragazza di sorpresa.
"Avevi altri impegni? Perché non me lo hai detto prima?, non ti avrei infastidita."
"No Jimin, non aspettavo nessuno oltre te," gli rispose la ragazza, avvicinandosi titubante alla porta dato che il suo outfit non era quello adatto ad accogliere una persona, ovviamente Jimin era un'eccezione.
Fu ancora più sorpresa quando dallo spioncino scoprì che si trattasse di Daehyun e, pur non essendo sicura di volerlo farlo entrare e di farlo conoscere a Jimin, sapeva che l'altro si era accorto della sua presenza e che non poteva fingere di non stare in casa e lasciarlo fuori al freddo. Così si decise ad aprire, non prima di aver lanciato un apologetico sguardo all'amico. Daehyun le sorrise quando la vide, ma il suo viso si incupì non appena si accorse di Jimin.
Il primo guardò il secondo sospettoso, aveva come l'impressione di aver già visto quel ragazzo, ma non sapeva dove, era sicuro di non averlo mai incontrato prima. I suoi pensieri furono interrotti quando Hae lo invitò ad entrare, vedendo che non accennava a muoversi.
"Cosa ci fai qui?" Gli chiese poi, quando furono entrambi dentro casa e Dae si grattò la nuca imbarazzato, pentendosi della sua spontanea ed impulsiva decisione di andare a trovare la ragazza senza neanche avvisarla, ma la voglia di vederla era tanta, doveva assolutamente parlarle di una questione importante.
"Disturbo, vero? Posso ripassare." Stava già per fare dietro front, ma Hae lo fermò, non prima di aver chiesto a Jimin il permesso con lo sguardo, permesso che le fu concesso perché l'altro pur pensandolo, non le avrebbe mai impedito di stare con un suo amico.
"Ma no, non ti preoccupare." Gli sorrise con il suo sorriso cordiale, poi gli indicò Jimin, che in attesa era stato zitto per tutto il tempo, scrutando l'altro con uno sguardo che Hae non riusciva a decifrare. "Lui è Jimin, credo tu ne abbia sentito parlare in tv o su internet," poi rivolgendosi al ragazzo in questione, indicò Dae e presentò anche lui, evitando i dettagli riguardo alla loro precedente relazione, anche se Jimin si era già fatto un'idea. E quando capì di quale Dae si trattasse, i suoi occhi si spalancarono, ma subito dovette darsi un contegno per non far incuriosire maggiormente una Hae confusa.
I due si strinsero la mano e una strana tensione aleggiò nella stanza, fino a quando Dae non scattò sul posto, colpendosi la fronte con una mano, come se si fosse appena ricordato di qualcosa.
"Eccoti dove ti ho visto! Sei Jimin dei BTF!"
"BTS," lo corresse Jimin, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito, e la ragazza piccolina tra di loro fu felice di appurare una certa simpatia tra i due.
"Comunque Hae, sono venuto qui per parlarti di una cosa, posso rubarti un momento per spiegarti?"molto sicuramente questo capitolo non ha senso e se ci sono delle incongruenze chiedo scusa, ma non ricordo neanche più a che punto ero arrivata... chiedo sinceramente scusa per aver abbandonato la storia, ma tra esami, lavori e impegni vari non sono stata capace di trovare un po' di tempo per la scrittura
a breve le cose dovrebbero ristabilirsi un po' e di conseguenza spero anche la pubblicazione dei capitoli
grazie a te che sei giunto fin qui, auguro a tutti una buonanotte e mi scuso ancora per qualsiasi tipo di errore