Una serie di sfortunati eventi

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Accadde tutto in fretta.

Un secondo prima Walt era dritto sul dorso della Iercosfinge, intento a scrutare nella notte con un cipiglio che lo rendeva anche più attraente del solito, e un attimo dopo veniva scosso da violente convulsioni.

Gridai e gli afferrai le spalle. Esalò un debole lamento, mentre io sussultai e lo lasciai subito. La sua pelle era bollente, e le mie mani sembravano aver rischiato un'ustione di terzo grado. 

 - Walt, cosa succede?! -

Ma non era il caso che me lo chiedessi, lo sapevo perfettamente e le venature arancioni che iniziarono a brillargli sul collo non fecero che confermare il dubbio: un'altra crisi causata dalla scomparsa del Benev.

Evocai impaziente la bacchetta fra le mani; stranamente era molto calda, e la mia pelle sfrigolò in segno di protesta, ma non c'era tempo per riflettere su quello. Con voce tremante pronunciai lìincantesimo "Ha-tep". Sii in pace.

Subito il ragazzo smise di dimenarsi e il suo respiro rallentò, fino a giungere al lieve russare che emetteva quando dormiva. Non sapevo se il dolore si fosse ridotto, ma sperai che l'incoscienza fosse una qualche sorta di protezione.

Fu in quel momento che Faccia da Gallina decise di buttarsi in picchiata.

Mi si mozzò il respiro in gola e tenni Walt stretto tra le braccia mentre la bestia si tuffava verso il mare di sabbia sotto di noi.

- Brutto... - sibilai, furibonda. Il vento si portò via i miei insulti, ma non demorsi. Non volevo morire in quel modo, e soprattutto non quella notte.

Diedi un forte calcio alle costole dell'animale che ringhiò e si voltò verso di me, con quel muso ripugnante. Avevo attirato la sua attenzione, anche se non sapevo se fosse un bene o un male. 

"La tua ora è giunta, Sadie Kane" sghignazzò la sua voce nella mia testa. Okay, probabilmente era un male.

Io gli feci un sorrisetto, cercando di mascherare l'agitazione. - Sei stato vincolato, non puoi ucciderci -

Per un secondo l'animale smise di volare verso il basso e si stabilizzò un poco, battendo pigramente a mezz'aria le ali possenti. 

"Sono solo parole. Un nuovo ordine sta per sorgere, e nessuna promessa conterà più"

- Bene - Walt mugugnò qualcosa di incomprensibile, ma non mi feci distrarre. - Se noi precipitiamo, tu precipiti con noi - minacciai. Forse avevo citato un qualche film, suonava proprio come la classica frase a effetto che dice la protagonista cazzuta prima di far esplodere una bomba con un bottoncino. Mi schiarii la gola, nervosa. - Cioè, credi che ti salverai dallo schianto? -

Per un attimo sembrò che la ieracosfinge ci pensasse su. "Sarebbe un sacrificio giusto" concluse la bestiaccia

Mi si rivoltò lo stomaco. - Non credo che lo farai - lo derisi, sperando di non sbagliarmi.

La creatura ringhiò: "Staremo a vedere, Sadie Kane", e si tuffò di nuovo nel vuoto.

Urlai con tutte le mie forze mentre scendevamo in picchiata. Che stupida che ero stata: non solo avevo messo a repentaglio la mia vita, ma anche quella di Walt.

Lo guardai: al chiarore della luce della luna sembrava stesse dormendo seneramente, ma il potere del Benev si agitava in lui, come un morbo letale. Le striature arancioni pulsavano ancora sul suo viso. In quel momento un'energia enorme si stava ripercuotendo in Walt, una specie di onda d'urto, che non solo andava a minare la sua salute, ma anche l'equilibrio del Maat.

- Mi dispiace, Walt - singhiozzai. Non mi ero neanche accorta di star piangendo finché non sentii le lacrime bagnarmi le labbra secche e rotte. - Mi dispiace così tanto - sussurrai ancora, con il vento che mi strappava le parole di bocca.

Ormai mancavano pochi metri al suolo. Chiusi gli occhi ed appoggiai la testa all'incavo del collo caldo di Walt, aspettando la fine.

Uno schianto. La iercosfinge che gemeva e una figura rossa scintillante nell'aria.

- Non morirai oggi - annunciò una voce tranquilla e pacata, e poi il buio totale.

L'Armata Perduta ~The Kane Chronicles~ [Completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora