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Pov Tom
tra sole 3 settimane sarei partito, e non avevo la più pallida idea di come dire a Sophi questa cosa, avevo paura che lei mi lasciasse, anche se ero consapevole del suo amore per me; <Tom, tutto bene?> i miei pensieri furono disturbati da quella dolce voce <si sì tutto bene piccola> la rassicurai accarezzandole la guancia, vidi passare una scintilla nei suoi occhi quando avevo pronunciato quel nomignolo affettuoso, amavo quella sua luce negli occhi quando mi guardava.

Il pomeriggio tardi ci fermammo al parco per stare un po' insieme <lo so>ruppe il silenzio Sophi lasciandomi a bocca aperta <cosa sai?> chiesi balbettando quasi sicuro della risposta che mi avrebbe dato <so che devi partire, non me lo ha detto nessuno, l'ho letto su internet> affermò guardando fisso davanti a se <mi dispiace ero così presi da noi, e in più...> non mi lasciò finire la frase che posò le sue labbra morbide sulle mie, dando vita a un bacio passionale e anche un po' sfrenato.
Mi staccai solo quando non ebbi più ossigeno per respirare <Tom a me basta che tu sia qui adesso, e so che quando non ci sarai io ti amerò lo stesso, nonostante tutto> mi spiego con un po' di fiatone <anche io ti amo e ti amerò piccola> affermai prendendo il suo viso tra le mie mani e baciandola a stampo, poi mi sorrise e mi prese la mano <ho fame, andiamo a casa> disse ridacchiando <okay ragazzina, ma cucino io> affermai stringendola a me.

Pov Sophi
Non smettevo più di ridere, Tom aveva indossato il mio grembiule da cucina che mi aveva regalato mio nonno, e si era messo a cucinare gli spaghetti con salmone e panna, stava facendo un casino assurdo e ogni cinque secondi faceva delle facce stupide e cretine, mi faceva male la pancia dalle risate <ti prego mangiamo, sto morendo> dissi ridacchiando e spostando i ciuffi ribelli che si erano posati davanti ai miei occhi <ai suoi ordini capitano> urlò Tom per poi mettere la pasta nei rispettivi piatti.
Se volete sapere la verità la pasta non era niente male, anzi era davvero buonissima e da lui non me lo aspettavo <Tom, la pasta è davvero buona> esclamai sorridendo <mmmh lo so lo so> rispose altezzoso gesticolando con le mani <che scemo che sei> ridacchiai mettendo il mio piatto nell' acquaio.
Mentre stavo lavando, le sue forti braccia mi circondarono la vita, mi girai e lo fissai per qualche secondo per poi baciare quella labbra meravigliose, mi alzò da terra afferrandomi le cosce continuando il nostro bacio, infilai le mie dita tra i suoi capelli ricci tirandoli un po', mi sdraiò delicatamente sul divano, mettendosi sopra di me, la sua bocca si spostò dalle mie labbra lasciando baci umidi fino ad arrivare alla clavicola, trattenni per pochi secondi il respiro, poi piano le sue labbra incontrarono di nuovo le mie, presi il suo volto tra le mani e lo allontanai di poco <ti amo Tom> sussurrai come se fosse un segreto, il nostro segreto <ti amo anche io piccola> disse baciandomi a stampo per poi sdraiarsi accanto a me e afferrandomi la vita e stringendomi a lui, volevo che in quel momento il tempo si fermasse, volevo che lui restasse con me per sempre.

Pov Tom
Aprii gli occhi e mi costrinsi ad alzarmi perché il profumo di pancake era troppo invitante per restare a dormire, quando entrai nella cucina Sophi stava cucinando <buon giorno piccola> la obbligai a girarsi verso di me, fissai i suoi grandi occhi color smeraldo, e poi la baciai piano, accarezzandole la guancia <buon giorno> affermo per poi tornare ai fornelli.
Facemmo colazione mentre ci scambiavamo qualche sguardo e sorriso innocente, poi lei si fece la doccia e mi lanció un paio di cose di suo fratello con qui mi sarei potuto cambiare così fummo pronti per andare a lavorare.
Le riprese erano quasi finite e non vedevo l'ora di tornare a casa e dormire ma, uscire dal grande edificio fu impedito a me e a Sophi da Zendaya che ci mostrò lo schermo luminoso del telefono, nella foto eravamo ritratti io e Sophi  mentre ci baciavamo al ballo <oddio no, no ,no> esclamai portandomi le mani sugli occhi e poi tirandomi i capelli nervosamente, Sophi era immobile con le braccia incrociate appoggiate pesantemente sul seno e si stava mordicchiando nervosamente  il labbro inferiore <e ora cosa faccio, alle interviste cosa dico?> chiesi alzando il tono della voce <Tom stai calmo, basta dire la verità, sei libero di avere una ragazza> affermo Zendaya con tono dolce e sicuro <si ma non lo volevo rendere pubblico subito, c'è insomma la reazione verso di lei non sarà per niente carina da parte delle fan> balbettai nervosamente <Tom non ti preoccupare per me, so badare a me stessa> intervenne Sophi con voce flebile e dolce <piccola io invece mi preoccupo perché non so come potrebbero prendere questa notizia, così a bomba, senza neanche preavviso> afferrai le sue mani stringendole un po' < capisco, ma devi stare tranquillo, metti una foto un video in cui dici che stiamo insieme, così abbiamo risolto un po'> mi spiego facendo nascere un piccolo sorriso nel suo volto <okay, allora faccio così> le sorrisi a mia volta, lei annui e poi mi disse: <ti aspetto fuori> feci un cenno con la testa e poi feci un video in cui spiegavo di Sophi e di me, speravo solo che non scoppiasse una guerra.
<Gia fatto?> mi chiese alzandosi dalla panchina in legno <mmmh, ora speriamo solo che non succeda qualcosa di esagerato> affermai ridacchiando <mi dispiace di averti incasinato così tanto Tom> disse flebilmente abbassando lo sguardo <cosa hai detto?> chiesi stupito delle sue parole < hei piccola, guardami per favore > la implorai prendendole il mento fra le dita e alzandole la testa, i suoi occhi incontrarono i miei, amavo quel colore verde accesso striato di oro <non è colpa tua, non sarà mai colpa tua, abbiamo diritto alla nostra vita, non è che io non posso vivere per paura di ciò che potrebbe succedere> mi fermai, il silenzio incombeva tra di noi, si sentivano solo i nostri respiri <non mi importa cosa succederà, io voglio stare con te> affermai dandole un leggero bacio <grazie> disse sfoggiando un sorriso timido, la strinsi a me, la sua testa appoggiata alla mia clavicola, i capelli emanavo profumo di miele e vaniglia, il suo profumo.

Accompagnai Sophi a casa sua per prendere delle cose, sarebbe restata a dormire a casa mia, e avrebbe lasciato nell'appartamento un paio di vestiti, trucchi e un altro spazzolino, così che ogni volta che voleva aveva le sue cose per restare.
Cenammo tra chiacchiere e risate poi dopo esserci ingozzati di gelato io esordii dicendo; <bene principessa è ora di andare a letto> il suo sguardo diventò un po' più serio e si accigliò <che cosaaa!? Ma sono solo le nove> esclamò con tono da bambina, si alzò  in piedi e venne verso di me <okay> risposi, aveva uno sguardo di sfida così senza esitare la sollevavi  di peso e me la caricai su una spalla <o mio dio Tom, lasciami stare, ti prego> urlò battendomi i pungi sulla schiena, le sue preghiere furono sormontate dalla mia risata, la feci girare per tutto il salotto, poi la posai sul divano <io ti odio Tom Holland> affermò soffiando per allontanare i capelli spettinati che le erano finiti davanti agli occhi <non è vero, tu mi ami> feci roteare gli occhi <no> disse lei posando le sue mani nel mio petto <si invece> ribattei <okay hai vinto> si avvicinò alla mia bocca, socchiusi gli occhi ma al posto delle sue labbra sopra le mie sentii le sue mani farmi il solletico da tutte le parti <No piccola ti prego> la pregai ribaltando la situazione, adesso era lei che stava sopra di me e continuava a torturarmi.
<Perdono> urlai ansimando per la poca quantità di ossigeno nel mio corpo <va benee> disse ridacchiando <sei una peste> affermai facendola appoggiare su di me < un po'> affermo dandomi ragione.
Restammo in quella posizione per quelle che sembravano ore <Tom ho sonno, andiamo a letto> Sophi ruppe quel perfetto momento < Sì peste> la accontentai scompigliandoli i capelli, mi beccai una linguaccia e mi misi a ridere.

Era pronta per mettersi a letto, i capelli raccolti in una coda alta un po' disordinata, il viso era al naturale senza trucco, e addosso aveva una canottiera e dei pantaloncini corti, e gli occhi stanchi ma sempre lucenti <piccola prima di dormire ti dovrei dare una cosa> la fermai prendendola per un polso e facendola girare verso di me <okay> mi sorrise dolcemente, così dalla tasca dei pantaloncini tirai fuori una scatolina blu velluto, gliela misi tra le mani e speravo solo che le piacesse.

Pov Sophia
Mi mise tra le mani una scatolina blu velluto, esitai un attimo ad aprirla, poi presi coraggio e alzai la parte superiore, i miei occhi incontrarono un ciondolo meraviglioso, c'era una piccola mezzaluna di cristallo e attaccate accanto le nostre iniziali T e S, anche loro di piccole dimensioni, il mio cuore perse un battito, le parole sembravano scomparse, lo guardai per pochi secondi e poi lo baciai <grazie> sussurrai emozionata <è bellissima> affermai guardando ancora la collana < è per chiederti se vuoi essere la mia ragazza, cioè per renderlo esplicito> mi spiego lui grattandosi la testa <certo Tom> gli accarezzai la guancia per poi porli la collana che doveva agganciare, la toccai quando fu pendente dal mio collo, ero così felice, niente ci avrebbe separato, lo sentivo.

🤞🏼S.A🤞🏼
Hi guys
Come state? Spero bene, io si; spero con tutto il cuore che il capitolo vi piaccia, finalmente Tom e Sophi hanno reso la loro relazione pubblica non solo ai fan ma anche a loro stessi.
Sofi
Ily

&quot;somebody to love&quot;||Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora