Sophi pov
Casa di Cole era davvero grande, ma molto accogliente, e con una vista mozzafiato sulla città. <Vado a cambiarmi, arrivo> mi avvertì scomparendo in un corridoio, e io ne approfittai per uscire sulla grande terrazza. L'aria fredda mi si gettò addosso come se avessi una calamita, e con i jeans e il mio maglione rosa mi faceva davvero freddo, ma non rientrai, perché il panorama era davvero troppo bello e non riuscivo a staccare gli occhi da lì ma Cole mi obbligò, perché dopo qualche minuto uscì completamente vestito con un altro stile: indossava una maglietta nera con sopra un giacchetto di jeans con dentro della lana, credo,una camicia a quadri legata alla vita, una paio di jeans neri,degli anfibi sempre neri e come tocco finale un cappellino di lana che lasciava fuori il ciuffo di capelli ribelli. Rimasi a guardarlo imbambolata <che c'è? Ah Sei stupita dal mio abbigliamento> ridacchiò avviandosi alla porta di casa e uscendo chiudendo a chiave <eh insomma hai fatto un bel cambiamento> mi ripresi e ridacchiai anche io scendendo per le scale mentre mi infilavo il mio giaccone.Il freddo di dicembre si stava facendo sentire, e ci segnalava le vacanze natalizie che sarebbero iniziate tra quasi un mese. E me ne accorsi solo quando scesi dal suv nero di Cole e l'aria ghiaccia mi colpì in pieno viso facendomi rabbrividire <freddo eh?> rise tirando su il colletto del giacchetto di jeans e facendo aderire la lana alle guance arrossate come le mie.
Quando entrammo da Poy feci una smorfia di piacere sentendo il caldo che emanavano i termosifoni della tavola calda. Con lo sguardo cercavo un tavolo libero e Cole se ne accorse e mi indicò con l'indice infondo <là bambolina> mi diede una leggera spinta verso il posto libero e mi avviai a passo svelto mentre nel frattempo mi toglievo impacciatamente la sciarpa.Ordinammo due hamburger con patatine e due milk shake, e mentre mangiavamo per poco non morivamo soffocati, a causa della stupidità di Cole, non la smetteva di fare facce stupide e battute davvero squallide, e io altrettanto scema mi mettevo a ridere senza neanche respirare. <Dio Cole, sembriamo due squilibrati> poggiai la testa sopra i dorsi delle mani incollate al tavolo, e rivolsi il mio sguardo verso il ragazzo moro davanti a me, ridacchiai e cominciò anche lui, ma, si fermò di colpo, diventando paurosamente serio, come se un proiettile lo avesse colpito vicino al cuore ma non lo avesse ucciso. Il volto da arrossato divenne bianco come un cencio, mi radrizzai e lo guardai preoccupata <Cole, che succede?> chiesi afferrando il suo polso per attirare l'attenzione, ma dato che non mi rispondeva, mi girai guardando verso la direzione in cui si era fissato lui, e notai una ragazza con i capelli rossi ondulati, che le scendevano lungo la schiena, e la cosa che la rendeva ipnotica era il rossetto rosso fuoco che le tingeva le labbra. Teneva per mano un' altra ragazza, leggermente più bassa, ma altrettanto bella: aveva anche lei i capelli mossi, e andavano dal marrone al rosa. Tutti e tre si fissavano, le ragazze guardavano imbambolate Cole, e viceversa. Spostai freneticamente lo sguardo per tre o quattro volte, da Cole alle due ragazze, poi mi piantai davanti alla visuale del mio amico sventolandogli una mano davanti alla faccia, e dopo aver sbattuto le palpebre per quelle che sembravano ore, posò le sue iridi verdi sui miei occhi <Cole, chi sono quelle due ragazze?> chiesi in tono perentorio, quasi da farmi paura da sola, lo vidi sobbalzare leggermente quando pronunciai le parole due ragazze <ehm, sono, sono, si chiamano Tony e Cheryl> mi disse distrattamente, mi guardai alle spalle e vidi che si stavano avvicinando, mi rimisi a sedere, ma questa volta accanto a Cole, che mi prese la mano e la strinse. Da quanto la stringeva mi vennero i formicolii ma non diedi importanza e quel piccolo dolore se poteva far star bene il mio amico. In quel momento pensai a quanto avrei voluto che li con me ci fosse anche Tom, non so perché, c'è si, mi mancava da morire, ma ero comunque con una persona con cui stavo bene, ma Tom era Tom, e nessuno mai avrebbe preso il suo posto.
Quando le due ragazze arrivarono al bordo del tavolo abbassarono lo sguardo, poi lo rialzarono su di me come per chiedermi il permesso di potersi mettere a sedere, guardai velocemente Cole, ma costati che non mi avrebbe risposto neanche con un cenno della testa, per cui, annuii piano, e le due ragazze, dopo essersi scambiate uno sguardo fugace si accomodarono sulla poltroncina rossa.
STAI LEGGENDO
"somebody to love"||Tom Holland
FanfictionEventi e caratteri dei personaggi sono solo frutto della mia contorta immaginazione, godetevi la lettura 💗 Non scrivo niente qui così non rischio di spoilerarvi qualcosa😂 Sofi