"somebody to love"||Tom Holland

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Sophi pov

Mi stropicciai violentemente gli occhi, ero tramortita nel letto e senza nessuna voglia di alzarmi, quando però i miei neuroni si misero in azione mi ricordai che non ero da Tom ma a casa mia, un senso di nostalgia mi attanagliò lo stomaco, feci una smorfia riluttante e presi il telefono, erano le 8:15 e dovevo muovermi perché avevo da lavorare e Tom sarebbe arrivato tra poco a prendermi, quindi mi tolsi dal letto e feci la mia solita routine mattutina, mi truccai mangiai qualcosa, bevvi un po' di caffè, e appena ebbi finito il campanello risuonò nel salotto, afferrai al volo la borsa e aprii la porta; non appena scorsi la figura maschile gli saltai letteralmente al collo, poggiando la testa nella clavicola e stringendolo forte.
Sentii le sue braccia avvolgermi la schiena saldamente e baciarmi la fronte <buon giorno amore> sussurrò quando rivolsi il mio sguardo più in alto, dato che che c'erano circa 10 cm di differenza tra di noi, sentivo le sue mani accarezzarmi la testa piano e dolcemente per poi tirare con assenza di forza le punte dei miei capelli lunghissimi <buon giorno> risposi sorridendo e alzandomi in punta di piedi per baciarlo.

Gli raccontai cosa avevo combinato il giorno precedente; ero andata in piscina con Jem e Zendaya e ci eravamo divertite un sacco a fare delle figure di merda e così via, mentre lui mi disse che era stato a una riunione di lavoro che riguardava la partenza;il mio sorriso diminuì <piccola non preoccuparti torno presto> mi disse lanciandomi uno sguardo fugace e stringendomi la mano, annui soltanto accennando un lieve sorriso.

Le ore trascorrevano davvero troppo in fretta; il viaggio in macchina era trascorso in silenzio, io e Tom ci guardavamo di tanto in tanto, complici che tra poco ci saremmo dovuti dividere.
Il panico mi sopraffaceva ogni volta che ci pensavo, gli occhi cominciavano a pizzicarmi è il respiro si faceva più corto, ma riuscivo a scacciare quei pensieri concentrandomi sulle foto, almeno un poco.

Quando finimmo di riprendere erano le otto di sera, e i ragazzi avevano deciso di andare a cena fuori, tipo quelle cene di addio.
<su andiamo Sophi> urlò Chris Evans dall'altra parte della strada facendomi cenno con la mano <dov'è Tom?> chiesi attraversando e finendo sull'altro ciglio della strada <eccolo lì, sta uscendo adesso> Chris mi ruotò per  le spalle facendomi girare nella direzione da cui stava arrivando Tom, aveva le mani nelle tasche dei jeans scuri e una felpa grigia.
Quando fu davanti a me mi sorrise e mi prese la mano intrecciando le nostre dita <andiamo piccola> mi incitò a camminare <forza piccioncini, muovetevi> Letita urlò da in cima alla strada ridendo, così ridacchiano feci una piccola corsetta trascinandomi Tom dietro, poi lui tirandomi un po' per il braccio mi spinse contro il suo petto, mi rannicchiai inspirando quel profumo irresistibile che amavo tanto, poi alzai la testa per guardarlo e mi alzai in punta di piedi poggiando le mie labbra sulle sue, dando vita a un nuovo bacio.

Loro ridevano ed erano felici, e io non potevo far altro che guardarli e sorridere come sempre.
Li a Los Angels avevo loro e Jem, ma sopratutto avevo Tom, c'è le mie giornate erano fatte di lui, di noi e beh non potevo rompere sempre le palle alla mia migliore amica fino a Natale e... <ehi tesoro> una voce profonda e roca mi riscosse dalle mie riflessioni, alzai la testa dal palmo della mano ormai indolenzito <Robert> dissi flebilmente accennando un sorriso poco convincente, che non avrebbe ingannato neanche il bambino più ingenuo <facciamo due passi> si alzò con cautela dalla sedia bianca, senza fare il minimo rumore, mentre io,contrariamente, mi alzai goffamente e senza grazia, e per non farmi mancare nulla sbadata com'ero persi l'equilibrio finendo addosso a un cameriere che fortunatamente non aveva nulla in mano <scusami tanto> avevo chiesto scusa portandomi i ciuffi ribelli che erano scappati dalla disordinata coda che avevo fatto poco prima dietro le orecchie <tranquilla> mi dileguò lui con un innocuo sorriso.
Sbuffai e mi trascinai fuori dal ristorante per raggiungere Robert.