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Pov Sophi
I miei occhi , stanchi di stare chiusi mi minacciarono di aprirsi, così con molta pigrizia le palpebre si alzarono permettendomi di avere una visione più chiara di ciò che avevo intorno, però pochi secondi dopo, il mio cervello si accese e mi ricordai della notte precedente e sorrisi spontaneamente, il sorriso più vero della mia vita, addosso avevo soltanto la mia canottiera e le mutande, e intorno alla mia vita erano strette le braccia del mio ragazzo, e la mia schiena aderiva al suo petto nudo, potevo sentire perfettamente i suoi addominali scolpiti, mi girai con cautela per vederlo in viso, così bello come era.
Quando fui perfettamente girata cercai di far sentire il meno possibile il mio respiro, restai a fissarlo per alcuni minuti, il volto era illuminato dai raggi del sole mattutino, e la bocca era socchiusa, e i riccioli castani ricadevano ribelli sugli occhi chiusi, mossi la mano e gliela poggiai sulla guancia con cautela e cominciai a fare dei piccoli cerchi con il pollice, poi mi fermai perché i suoi occhi si aprirono con molta svogliatezza, come se fosse in letargo e era l'ora di prendere provviste; appena incrociò il mio sguardo sul suo viso si formò un sorriso spettacolare <buon giorno piccola> mi salutò venendo avanti con il viso per poi scoccarmi un bacio sulle labbra <buon giorno> mi avvicinai a lui appoggiando la testa tra la spalla e l'inizio del busto, la sua mano fini su i miei capelli che iniziò ad accarezzare dolcemente <sai, a proposito della cicatrice> Tom iniziò a parlare con voce insicura, sentivo che ciò che mi stava per raccontare per lui era davvero importante <avevo 13 anni quando successe; ero a lezione di danza e quando uscii dalla scuola c'erano dei ragazzi della mia scuola, mi prendevano sempre per il culo ma non ci facevo molto caso, ma non erano mai arrivati a picchiarmi, a parte quella volta, quella volta non solo mi pestarono, mi lasciarono anche questo bel ricordo. Quando cercai di rialzarmi dopo che mi avevano picchiato uno di loro che non era andato via mi spinse a terra nuovamente e presi in pieno un vetro che mi graffio fino in profondità> si fermò per qualche secondo, sentivo gli occhi pizzicarmi, ma non volevo piangere, insomma volevo essere forte anche per lui <quando tornai a casa, avevo un occhio nero e male da tutte le parti, mia madre appena mi vide scoppio in lacrime coprendosi il volto> affermò lui <invece mio padre parlò con me e mi diede una ripulita> fini di raccontare il motivo per cui si era procurato quella cicatrice <mi dispiace tanto Tom> gli accarezzai dolcemente la mano che era poggiata sul petto <questa non è stata la mia prima volta, beh perché un anno fa, insieme a dei miei amici stavamo facendo dei discorsi stupidi come sempre, e entrammo nel discorso SESSO e cominciarono a dire che io non sarei mai andata a letto con nessuno e cose del genere, quindi decisi che sarei andata a letto con colui che all'epoca era il mio "ragazzo"> mimai le virgolette <e ci andai veramente, ma non ottenni nulla, non fu per niente romantico, nulla in confronto a ciò che abbiamo fatto noi> affermai immaginando che Tom stesse sorridendo, non commentò la mia storia, e lo ringraziai mentalmente per non aver detto nulla, di certo non mi avrebbe dato noia, ma preferivo che nessuno facesse commenti.

Quando decidemmo di alzarci e magari mangiare, era già l'ora di pranzo, così preparai qualcosa veloce e pranzammo.

<Tom io esco un po' con Jem e Zendaya, tu che fai oggi?> erano le quattro di pomeriggio; dopo pranzo mi ero fatta una doccia e avevo guardato un po' di tv me ero stata sfrattata da Tom che aveva preso il comando del televisore per giocare ai videogiochi, che bambino, nel frattempo avevo ricevuto un messaggio da Jem che mi diceva che lei è Zendaya sarebbero uscite così volevano che uscissi anche io con loro, senza indugiare accettai.
Dopo aver formulato la domanda non ottenni nessuna risposta, Tom stava ricurvo sul joystick che aveva in mano e gli occhi puntati sull' enorme schermo nel quale l'avatar stava sparando <va beh,ci vediamo a cena> affermai dandoli un leggero bacio in bocca <mmm> mugugnò, presi la borsa e uscii di casa.

Il sole di fine ottobre era tiepido, le strade di Los Angeles erano gremite di persone che ancora andavano verso la spiaggia per godersi gli ultimi giorni di caldo, perché poi sarebbe arrivato Novembre e avrebbe portato via con se i raggi del sole e anche Tom, già tra pochi giorni il mio ragazzo sarebbe partito, avrebbero sospeso le riprese per un po', e io a dicembre sarei tornata in Italia, a casa mia, solo fin quando Tom non sarebbe tornato a Los Angeles; i miei pensieri pressanti furono interrotti da una voce molto familiare alle mie spalle <tesooorooo> la parola allungata, il tono dolce, mi girai e jem mi abbracciò con fare amichevole, dietro di lei quei ricci inconfondibili non passarono inosservati ai miei occhi, il sorriso stampato in faccia <Sophi> esclamò dandomi un bacio in guancia <ciao Zendaya> ricambiai il saluto <come state?> chiesi rivolgendo loro degli sguardi veloci <tutto bene, oh a proposito, tu e Tom state insieme> urlò euforica Jem tirandomi il braccio per attirare la mia attenzione <ssh> le misi la mano davanti alla bocca per impedirle di urlare altre cose <si stiamo insieme> affermai ridacchiando seguita da Zendaya <perché non me lo hai detto?> mi chiese la mia migliore amica corrucciando la fronte <ho avuto un sacco da fare> spiegai abbassando lo sguardo e sentendo le guance arrossarsi, al pensiero della notte precedente <ah piccola canaglia, qui c'è aria di sesso> ribatte Zendaya con tono malizioso, alzai la testa di scatto, i miei occhi erano diventati il doppio, la stavo fissando come se fossi pazza <c-che cosa?> chiesi con la voce balbettante, come aveva fatto a capirlo, non me ne capacitavo io <oh tesoro si vede, i muscoli sono più rilassati i tratti del volto pure> mi spiego come se fosse una cosa facile da captare in una persona <oh mio dio ora sono ancora più gasata> strillo Jem saltellando per la gioia, mi misi la mano in fronte ormai scoraggiata dal comportamento infantile della mia amica.
Decidemmo di andare da starbucks per bere qualcosa <Zendaya tu sai quando partono?> non specificai chi o cosa, sapevo che lei aveva capito al volo, il suo sguardò dal caffè freddo passo a me <partono tra cinque a giorni> disse abbassando il tono della voce, come se con quelle parole potessero frantumarmi ogni piccola parte delle cellule <tranquilla va tutto bene> la rassicurai io, in realtà non andava tutto bene, non avrei mai sopportato l'idea di stare un paio di mesi senza Tom ma al momento non avevo voglia di stare male, quindi entrai nel discorso che Jem è Zendaya avevano appena aperto, stavano discutendo su chi fosse meglio tra Shawn Mendes e Justin Bieber, Jem è sempre stata una fan sfegatata di Justin; pensate che una volta cominciò a picchiare una nostra compagna di classe perché aveva detto che il suo idolo, cioè Justin, cantava da femminuccia e in  più non sapeva vestirsi, beh credo che non ripeterà più uno sbaglio del gente.
Zendaya nel frattempo ribatteva continuamente le affermazione di Jem <scusami tanto Jem ma in questo caso devo dare ragione Zendaya, Shawn è davvero più bravo> affermai, Zendaya tirò un sospiro di sollievo come dire  mono male ci sei te < ti odio> sibilo Jem arrendendosi allo schienale della sedia verde, incrocio le braccia al petto come le bambine capricciose, io e Zendaya scoppiammo a ridere, e senza poter resistere più anche Jem si unì a noi.
Avevamo passato le ultime tre ore e mezzo a parlare di noi, così verso le sette e mezzo di tardo pomeriggio le nostre strade si divisero, e ognuna tornò a casa propria.
Quando arrivai a casa erano già le otto, aprii la porta con le chiavi che mi aveva dato Tom, appena aprii mi dovetti tappare le orecchie per via del volume troppo alto della musica, in salotto Jacob, quello che sospettai fosse Harry e Tom stavano ballando come degli stupidi, facendo mosse goffe e pesanti, le braccia mi caddero lungo i fianchi, chiusi gli occhi e feci un lungo e rumoroso sospiro, ma nulla, non si fermavano, non avevano neanche sentito sbattere la porta probabilmente, a quel punto presi coraggio e urlai: <TOOOM> i tre ragazzi si paralizzarono e girarono contemporaneamente la testa nella mia direzione, gli occhi sgranati e l'espressione di bambini colti in fragrante mentre rubano della nutella senza permesso, rimasi immobile, aspettando che qualcuno spegnesse le casse, e così fu, Jacob si riscosse dal suo stato ti trans e corse a spegnere le casse, in quel momento in casa regno il silenzio assoluto, non volava una mosca, allargai le braccia, e assunsi un' espressione interrogativa <insomma?> chiesi aggrottando la fronte <beh, i-io mi sentivo solo quindi, si insomma, ho chiamato loro due per farmi compagnia e beh, siamo finiti a ballare con la musica ad alto volume> la voce roca di Tom rispose alla domanda balbettando un po' <va bene> risi rompendo la nuvola di imbarazzo che si era creata <non sei arrabbiata?> mi chiese Tom abbassando lo sguardo, e battendo nervosamente il piede per terra <ma cosa dici Tom, mica mi arrabbio per queste scemenze> ridacchiai avvicinandomi a lui nella speranza che mi guardasse negli occhi <scusaci> Harry si intromise scusandosi <davvero state tranquilli, piacere io Sophi> allungai la mano verso di lui per presentarmi dato che ancora non lo avevo fatto <Harry,il piacere è mio> mi sorrise afferrando saldamente la mia mano <allora avete fame?> chiesi guardandoli <io assolutamente si> rispose immediatamente Jacob annuendo con la sua testa pelata, <anche io avrei fame> affermo Tom guardandomi <mmmh, vado a preparare la cena allora > affermai andando in cucina.

Non mi ero mai divertita così tanto in vita mia, insomma quei tre insieme erano un terremoto di simpatia, da quanto stavo ridendo non riuscivo a respirare <o mio dio> sospirai poggiandomi una mano sulla pancia <beh noi andiamo, grazie mille per la buonissima cena> ringraziarono Jacob e Harry per poi scomparire dietro la porta e lasciare me e Tom da soli <andiamo a letto vero? Sto morendo di sonno> affermo Tom buttando la testa indietro <andiamo forza> gli scompigliai i capelli castani.

Quando tornai dal bagno Tom già dormiva come un bambino, così facendo meno rumore possibile mi stesi accanto a lui e mi addormentai anche io.

🕷S.A🕷
Ciaooo amiciiiii👋🏻💗
Non mi piace molto questo capitolo, è di passaggio quindi meno carino degli altri spero comunque che vi piaccia.
MA SOPRATTUTTO GRAZIE MILLE PER LE 300 E PASSA VISUALIZZAZIONI SONO DAVVERO FELICISSIMA E QUESTO SOLO GRAZIE A VOI, VI VOGLIO BENE❤️
Sofi
Ily

&quot;somebody to love&quot;||Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora