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Pov Tom
Dopo pranzo eravamo sul divano, in silenzio, lei appoggiata nell'incavo del mio collo, e il mio braccia che circondava le sue spalle.
Era lunedì e oggi non dovevamo lavorare, quindi eravamo lì fermi, come statue, a sentire i respiri reciproci, quando mi venne un idea brillante; <Sophi!!> pronuncia il suo nome con enfasi <dimmi Tom> si spostò da me per mettersi a sedere normalmente, mi guardò negli occhi per invitarmi a parlare <andiamo in palestra, insomma io devo mantenere il mio magnifico fisico> proposi mettendo in mostra il mio bicipite, si posò la mano sulla fronte e chiuse gli occhi, poi la sua bocca si aprì in magnifico sorriso <ANDIAMO> urlò saltando in piedi e cominciando a correre su per le scale, sfaticato com'ero mi alzai goffamente e camminai velocemente verso le poche scale che conducevano al piano superiore.
La trovai intenta a raggiungere il mio borsone sportivo che stava in cima all'armadio, era troppo bassa e neanche in punta di piedi arrivava a quell'altezza, mi appoggiai allo stipite della porta aspettando che si accorgesse della mia presenza nel frattempo  che io cercavo di soffocare una risata; il suo volto si girò nella mia direzione, e i suoi occhi si incastrarono con i miei <tu!> mi puntò il dito contro avvicinandosi pericolosamente a me <sei una testa di cazzo, da quanto sei qui?> mi chiese arricciando il naso e posando il suo dito indice sul mio petto <una manciata di secondi> affermai stringendomi nelle spalle <aiutami a prendere la borsa certino> fece sbattere le mani sui quei fianchi perfetti, come se fosse spazientita, ridacchiai trascinandomi verso l'armadio per poi alzare il braccio, afferrare il borsone e appoggiarlo sul letto <ecco principessa> feci un inchino ma fui ricambiato con una linguaccia, risi senza ribattere.
Mi misi addosso un paio di pantaloncini neri e una canottiera abbastanza scollata, infilai nel borsone un asciugamano,due bottiglie d'acqua e i guantoni da box <Toooom!!> l'urlo proveniva dal bagno <dimmi> urlai a mia volta per farmi sentire <metti nel borsone un asciugamano per me? Grazie> mi chiese sempre urlando, dopo aver infilato un asciugamano rosa nella borsa, aprii la porta del bagno e le dissi: <piccola puoi anche evitare di rompere un timpano a me e ai vicini> sorrisi solo con un lato della bocca <ah, pensavo che non sentissi> ridacchio allacciandosi le scarpe, mi sorpassò diretta nella camera da letto <me lo hai messo l'asciugamano nel borsone?> chiese prendendo una sua maglietta corta che poi si infilò sopra la canottiera <Sì, andiamo forza> la rassicurai, incitandola a muoversi <si si ho fatto, ho fatto> alzò le mani per farmi vedere che era pronta, risi e mi misi la borsa in spalla e seguito da Sophi scesi le scale, recuperai le chiavi dell'auto e poi uscimmo di casa.

<Tom> il sottofondo musicale che c'era in macchina fu rotto dalla voce flebile della mia ragazza, eravamo fermi ad un semaforo, e lei mi aveva fissato per pochi secondi poi appoggiando la testa al finestrino;<dimmi piccola> la incitai a parlare <ti amo> disse sussurrando, l'avevo sentita a mala pena, sorrisi, la guardai un attimo prima di ripartire imboccando una via in qui il luna Park era sempre aperto < anche io ti amo> affermai prendendo la sua mano che stava delicatamente poggiata sul ginocchio.

Arrivammo davanti alla palestra che frequentavo di solito solo 5 minuti dopo il luna Park <arrivati damigella> dissi uscendo dall'auto e recuperando la borsa, camminai a passi lunghi verso l'entrata seguito da Sophi che stava ridacchiando per lo stupido nomignolo che le avevo dato qualche istante prima.

Pov Sophi
Quando entrammo dentro l'edificio grigio e piatto le mie narici si pienarono di un odore di sudore, mi ricordava la scuola di danza che frequentavo, ovviamente qui l'odore era più forte ma comunque lo stesso <gli spogliatoi sono da questa parte> Tom svoltò a destra entrando in un corridoio non stretto con le pareti di un verde troppo intenso <questo é delle ragazze mentre questo dei ragazzi> Tom indicò le due parti opposte in cui il corridoio si divideva <si ma io non ho bisogno dello spogliatoio, sono già vestita> dissi indicando me stessa con un sorriso idiota in faccia <allora siamo in due, appoggio la borsa dentro e arrivo okay?> feci cenno di si con la testa semplicemente appoggiando la schiena al muro freddo, dopo una ventina di secondi la porta dello spogliatoio maschile si apri e poi si richiuse, pensai che fosse Tom, così alzai lo sguardo da terra, stavo osservando il pavimento in granito, ma davanti a me non c'era Tom ma un ragazzo leggermente più alto, con un ciuffo di capelli biondissimo e gli occhi di un blu intenso che erano fissi su di me, non mi fece né caldo né freddo, ma credo che la cosa non fu reciproca perché mi lanciò un sorriso beffardo e se devo dire la verità anche malizioso, non ne volevo sapere di attaccare discorso quindi distolsi immediatamente lo sguardo, tornando a guardare i disegni che le piccole pietre nere formavano nelle piastrelle del pavimento, poi la porta si riapri e ne venne finalmente fuori Tom ma il ragazzo biondo si era dissolto <c'è l'hai fatta> esclamai guardandolo interrogativa, in fondo doveva solamente appoggiare una borsa su una di quelle panchine con quattro stecche di ferro arrugginite che finiscono contro il muro <dovevo andare in bagno, ho allungato un po' il tour> mi spiegò stringendosi nelle spalle muscolose, ridacchiai e mi incamminai accanto a lui verso un' altra stanza.
La sala era piena di pesi, attrezzi e due sacchi da box, poco più in là vidi il tapis roulant, quello per correre, pensai che fosse la cosa più adatta a me in quella sala <Tom io vado sul tapis roulant, se hai bisogno fai un fischio> avvertii Tom, che nel frattempo si era sdraiato sul parquet con una cuffietta nell'orecchio e aveva cominciato a fare degli addominali, quel contorcersi metteva in risalto il suo fisico perfetto e scolpito,mi sorrise e mi dileguò con un <certo piccola>ritornando poi ad allenarsi.
Prima di accendere il tapis roulant, mi infilai le cuffiete, entrambe, e avviai la mia playlist preferita, nelle orecchie rimbombava Brandy dei looking Glass, amavo alla follia quella canzone, e mentre la canticchiavo azionai la macchina mettendola a un livello basso così da aumentare piano piano.
Le canzoni scorrevano e le mie gambe aumentavano il passo ogni volta che alzavo la velocità di una tacca, ma poi la mia attenzione fu catturata da qualcos'altro; tre ragazze di statura sicuramente più elevata della mia (non ci voleva tanto,ero talmente bassa) quella a destra aveva i capelli castani intrecciati in una treccia alla francese dalla quale non scappava neanche un capello, gli occhi erano evidenziati da un ombretto azzurro, che secondo il mio parere faceva letteralmente schifo, ma oltrepassiamo, a sinistra una chioma di folti ricci rossi ondeggianti, cadevano sulle spalle di una ragazza che muoveva eccessivamente i fianchi formosi, e per finire in bellezza al centro una bionda ossigenata che teneva i capelli legati in una coda alta che le arrivava fino al fondo schiena, gli occhi azzurri risaltavano la sua carnagione scurita dal sole settembrino e le labbra carnose definivano a meraviglia il volto.
Stavano camminando verso gli attrezzi, e avevo già capito chi fosse la loro preda, Tom, ovvio, vi dico la verità, in quel momento fermai l'aggeggio con cui stavo correndo e mi appoggiai alla parete accanto mentre bevevo dell'acqua, non avevo la minima intenzione di fare scenate di gelosia a meno che non avessero esagerato; si accostarono a Tom che stava bevendo dalla propria bottiglia, potevo sentire benissimo ciò che dicevano <scusaci,ma tu sei Tom Holland giusto?> la voce gracchiante della bionda lo fece distrarre, per poi rivolgerle un sorriso angosciato è assolutamente falso <si sono io> rispose Tom cercando di essere il più carino possibile, in fondo non poteva essere scortese con delle "fan" <ti dispiacerebbe scattarti una foto con noi?> domando la ragazza rossa cantilenando la voce <certo> acconsenti lui, le tre ragazze gli si appiccicarono addosso come fosse l'unico uomo rimasto sulla terra e scattarono delle foto <mmmh grazie> la ragazza castana ringrazio Tom cercando di fare una voce sexy ma senza alcun successo, sembrava avesse fatto un orgasmo, non fu molto piacevole hahaha, la bionda si avvicinò a lui davvero troppo, le mani cominciarono a pizzicarmi e il mio stomaco stava completamente andando a fuoco, vidi Tom fare mezzo passo indietro <comunque noi siamo qui accanto sei vuoi farci compagnia> lo informò la bionda con sguardo malizioso, Tom stava per rifiutare OVVIAMENTE l'offerta ma intervenni io, mi feci spazio nei tre corpi delle ragazze e mi fiondai sulle labbra di Tom, sentii i muscoli delle sue braccia rilassarsi appena avevo annientato lo spazio tra di noi, quando mi staccai da lui, aveva un sorriso consapevole e divertito, mi girai verso le tre ragazze e esclamai: <credo che Tom rifiuterà la vostra offerta, insomma sapete io e lui stiamo insieme> mi strinsi nelle spalle prendendole per il culo, <ah> fu l'unica cosa che uscì dalle bocce delle tre  prima di andarsene rivolgendomi uno sguardo malefico.
Tom rise come se non ci fosse un domani <non ridere> cercai di avere un tono duro e minaccioso, ma ciò che uscì dalla mia bocca fu proprio il contrario, la sua risata mi aveva contagiata e mentre gli dicevo di stare zitto ridacchiavo come una scema <non sei gelosa insomma> affermò il mio ragazzo, mi stava stuzzicando con quel suo sguardo un po' malizioso <un po', insomma dai se un ragazzo sexy si fosse avvicinato a me in quel modo cosa avresti fatto?!!> mi giustificai incrociando le braccia al petto e spostando il mio sguardo altrove <lei non era sexy e bella come lo sei tu, e nessuno si deve azzardare ad avvicinarti a te> mi disse Tom afferrandomi la vita avvicinandomi al suo petto, lo guardai negli occhi, oh ci cadevo, mi ci perdevo in quella pozza castana striata di oro, e lo baciai, un bacio dolce e casto.

🌼SP🌼
cariii amiciiiiii
Come stateeeeee? Spero bene e spero anche che questo capitolo vi piaccia e se fosse così lasciate una stellina e anche un commento per farmi sapere se la storia vi sta piacendo per ora.
Sofi
Ily💗

&quot;somebody to love&quot;||Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora