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Tom pov
Una fitta di dolore al petto non tardò ad arrivare, quando la sua voce incrinata mi disse quelle parole
non ci sei mai quando ho bisogno di te
Lo pensava davvero? O forse lo aveva detto a causa dell'alcool? Mi stavo tormentando. La presa intorno alla valigia era aumentata e le nocche erano diventate bianche, speravo solamente che non fosse seria quando aveva detto quella cosa, ma infondo era vero, ero sempre fuori per lavoro, ma lei non mi aveva mai fatto notare una mancanza da perte mia, spero che quando sarà lucida mi richiamerà e rimetteremo le cose apposto.

Sophi pov
Al posto della testa sentivo di avere un masso gigante. Mi misi a sedere sul letto incapace di aprire gli occhi, ma dopo una fitta di dolore alle tempie mi costrinsi ad aprirli, era tutto offuscato e senza delineamenti, poi dopo aver sbattuto più volte le palpebre capii dove ero, nella mia stanza, ciò camera mia e di Tom. La testa mi faceva ancora malissimo, ma riuscii comunque ad alzarmi e scendere al piano di sotto dove nel divano, era comodamente addormentata Rose, accennai un piccolo sorriso e mi diressi in cucina, dove buttai giù un'aspirina insieme a dell'acqua. Dopo una decina di minuti mi sentii meglio, e mi misi a sedere nel divano accanto alla testa di Rose dopo aver messo dell'acqua a bollire, ero sicura che sarebbe stata ora di pranzo. Il mio sguardo incrociò l'orologio che stava appeso sopra uno dei mobili in salotto e notai che erano le una di pomeriggio passate, così decisi di svegliare la bella addormentata nel bosco. <Rose, svegliati è ora di pranzo> la scossi per un braccio, lei mugugnò qualcosa di incomprensibile e io ridacchiai vedendola aprire gli occhi uno alla volta e stiracchiarsi.
Appena fu in piedi e abbastanza lucida, mi guardò quasi come mi volesse fulminare <cosa?> chiesi balbettando e insicura, misi due piatti sul tavolo, poi le posate e bicchieri <tu bevi troppo> mi disse bruscamente mettendosi a sedere sulla sedia <lo so> arossii sentendomi in imbarazzo <e ti consiglio pure di richiamare Tom> aggiunse guardandomi solo pochi secondi, mi prese l'agitazione, non mi ricordavo nulla della sera precedente e non avevo idea di cosa avevo combinato, l'ultima volta che mi ero ubriacata così tanto feci la più grande figurata di merda di tutta la mia vita. <cosa ho fatto?> chiesi con voce tremante mettendo la pasta nei rispettivi piatti <gli hai detto che non c'è mai quando hai bisogno di lui, e credo anche che tu abbia accennato a qualcosa del tipo che lui non ti deve dare ordini> disse secca, senza peli sulla lingua, mi raggelai <porca puttana> imprecai prendendo il telefono e correndo al piano di sopra. Come avevo potuto dire una cosa del genere a Tom? Lui non si sognerebbe mai di trattarmi così male, sono una stupida. Mentre mi insultavo da sola la sua solita roca voce rispose <pronto> disse freddamente, il cuore mi si strinse, non ero abituata a sentirlo così freddo con me <Tom> dissi con la voce insicura, guardai l'ora, erano le una e da lui le otto quindi era a cena probabilmente <ti volevo chiedere scusa per ieri sera> mi fermai, presi un respiro profondo e cercai di non piangere, se no sarei sembrata stupida, un adolescente che piange per farsi perdonare dal proprio ragazzo <io ero ubriaca, ho bevuto davvero troppo, ma l'ho fatto per dimenticare la litigata con mio padre e perché tu mi manchi da morire, non penso veramente le cose che ho detto, non le penserei mai, anche se fossero vere> gli spiegai con le mani che tremavano e la voce spezzata per le poche lacrime <io-io ti amo> dissi tremando <mi dispiace davvero tantissimo, non volevo e ti capirò se...> continuai ma fui interrotta da lui <Sophi, basta per favore, la cosa importante è che tu non pensi veramente le cose che hai detto, e in più ti prego non bere più così tanto> lo disse in tono supplichevole ma con una nota autoritaria, che mi diede un po' fastidio, ma non ero nella posizione di arrabbiarmi con lui data la situazione <comunque che fai?> mi chiese sospirando <stavo per fare pranzo, ma poi Rose mi ha ricordato le cose che ti avevo detto> gli spiegai tossendo, spero solo non mi venga il raffreddore, ci mancherebbe solo lui  <ah okay> rispose semplicemente <tu che stai facendo?> chiesi a mia volta per eliminare quell'insolito imbarazzo che tra noi non c'era mai stato, neanche quando non stavamo insieme <stavamo per andare a cena, io e una mia vecchia amica> mi spiegò con uno strano sollievo nella voce, era nella città in cui era cresciuto, era solo una vecchia amica, non mi dovevo preoccupare più di tanto.
Non sarebbe successo niente tra loro due vero? Non mi avrebbe mai tradita giusto?
<solo voi due?> chiesi stizzita è un po' irritata, lo sentii ridacchiare <si bimba, solo io e lei, ma devi stare tranquilla>cercò di tranquillizzarmi usando anche uno dei nomignoli che preferivo, ma non funzionò bene, perché sentivo la rabbia ribollirmi nelle vene, chiusi gli occhi per cercare di non piangere, odiavo sentirmi così debole, senza di lui accanto a me ero ancora più vulnerabile sopratutto se era lui a rendermi così <okey, mi dispiace ancora, ci sentiamo stasera e domani> dissi secca senza un briciolo di emozione nella voce <si, ti amo> rispose ma riattaccai, senza neanche pensarci due volte, mi sentii un po' in colpa ma lui mi aveva tirato un colpo basso, io alla fine la sera precedente non ero lucida quindi non lo avevo fatto intenzionalmente di dire quelle cose, invece se lui dovesse baciare quella ragazza non avrebbe molte scuse plausibili dato che è perfettamente lucido.
Ritornai da Rose senza neanche degnarla di parola e di sguardo, se avessi aperto bocca sarebbero uscite cose che non penso realmente, quindi decisi di stare nella mia bolla, e Rose per fortuna se ne accorse, si strinse nelle spalle e continuò ad abbuffarsi sul cibo. Io finii a malapena il piatto di pasta, avevo la nausea e se avessi messo in bocca qualcosa in più avrei vomitato anche l'anima. 
<È arrabbiato?> mi chiese Rose mentre eravamo stravaccate sul divano e guardavamo Sex and the city <no ma è stronzo> sbottai senza riuscire a sostenere quel silenzio <che ha fatto?> mi guardò con una scintilla di rabbia negli occhi grigi <esce a cena con una sua vecchia amica> cercai di rifare il verso al mio ragazzo, poi guardai Rose, era divertita, e aveva un'espressione buffa, così scoppiai a ridere senza motivo, e lei fece lo stesso <lascialo perdere Sophi, non farà niente con quella povera ragazza, non può competere con te> mi indicò come per dirmi che ero la ragazza più bella sulla terra, ma era una cosa paradossale dato che avevo una felpa, un paio di pantaloni della tuta, i capelli racchiusi in una crocchia disordinatissima ed ero struccata con un po' di occhiaie <se ti vedesse così adesso gli diventerebbe duro> puntualizzò la mia amica scoccandomi un sorrisetto pervertito, arrossii leggermente e poi ridacchiai <che scema che sei> esclamai dandogli un piccolo ceffone sulla spalla, ma le nostre risate furono sovrastate dal campanello di casa, mi girai di scatto verso la porta e andai ad aprire. <jem ciao> la salutai baciandole la guancia <ciao Sophi> ricambio il saluto entrando in salotto, Rose si alzò e ci venne incontro <piacere io sono Rose> sorrise porgendo la mano a Jem, che la strinse e ricambiò il sorriso <piacere mio, sono Jem> poi ritirò la mano e mi guardò, anzi mi squadrò da capo a piedi, poi ritornò a guardarmi negli occhi <quanto hai bevuto?> mi chiese incrociando le braccia al petto con un sorrisetto consapevole, mi grattai il collo un po' imbarazzata, Rose nel frattempo rimase a bocca aperta <un pochino> affermai ridacchiando <come hai fatto a capirlo?> chiese incredula Rose toccando sulla spalla Jem, che rise e poi spiegò:<io e lei abbiamo ci siamo ubriacate abbastanza a tal punto  che ormai riconosco quando ha i postumi, occhiaie, capelli disordinati e vestiti comodi> mi indicò ridacchiando, e scoppiammo a ridere anche io e Rose.

Tom pov
Non mi rispose ti amo, ma non mi preoccupai più del solito, sarà solamente gelosa per il fatto che vada a cena con Jessie, alla fine non può dirmi di non uscire con una mia vecchia amica a causa della sua gelosia, per cui ci sarei andato tranquillamente e sicuro che non sarebbe successo niente. Mentre mi mettevo i jeans neri strappati la porta della mia camera di Hotel si aprii e io mi girai di scatto, scoprendo che era solamente Robert <ragazzo dove vai così elegante?> mi chiese sedendosi sul letto, mi guardai allo specchi e constatai che ero davvero elegante con la camicia bianca, quella che avevo indossato al gala, dove avevo baciato per la prima volta Sophi, per scacciare il ricordo e non aumentare la mancanza che mi stava perforando lo stomaco, mi sbottonai frettolosamente quella camicia e mi misi una maglietta grigia e sopra una felpa rossa.
In tutto ciò Robert mi stava fissando con quei suoi grandi occhi bruni, mi stavo spazientendo, ma non mi succedeva mai, lo guardai in cagnesco e ridacchiò <che c'è?> sbottai in tono troppo acido <niente, solo non fare stronzate> mi diede una pacca sulla spalla con un mezzo sorriso consapevole, e si avviò alla porta per poi richiuderla con un tonfo sordo <certo che starò attento>borbottai tra me e me mentre mi allacciavo le scarpe per poi uscire anche io da quella stanza.

Jessie non era cambiata per niente, apparte per il taglio di capelli corti fino alle spalle, e qualche chilo in più. <Jessie, come stai?> le andai in contro abbracciandola, devo dire che me la ricordavo più bella, con indosso un vestito rosso fuoco davvero troppo stretto, a Sophi sarebbe stato da Dio, pensai <Tom io sto molto bene, e tu come te la passi?> mi chiese sorridendo e mettendosi a sedere al tavolo <davvero benissimo> affermai guardando il menu, e stessa cosa fece lei.
Così tra chiacchiere e cibo passarono due ore, mi ero divertito abbastanza, ma mai quanto con Sophi, lei è simpaticissima e ha quel fantastico carattere, amo come mi sa tenere testa, e poi in bellezza nessuno la può battere, è la più bella anche quando è struccata,con le tute addosso,i capelli in disordine è appena sveglia. <allora io vado Tom> Jessie mi riscosse con quel suo tono fin troppo innocente dal fantasticare sulla mia meravigliosa testarda ragazza, e vedendomi esitare si avvicinò a me pericolosamente, arrivando a pochi centimetri dalle mie labbra...

💛S.A💛
Hola amici💘
Mi dispiace ricordarvi e ricordarmi che le vacanze sono quasi finite e tutto ciò mi rattrista, ma sono davvero elettrizzata di entrare alle superiori (si già ho 14 anni) haha
Commentate se il capitolo vi è piaciuto e descrivete le vostre vacanze in una parola💕

&quot;somebody to love&quot;||Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora