CAPITOLO SECONDO-"Gli Animali Fantastici:Dove Trovarli" (pt.2)

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Quello che Newt non sapeva era che sulla stessa nave, qualche cabina più in là, c'era proprio Melody Lestrange. Silente le aveva regalato un viaggio a New York per farla viaggiare, dato che non si era mai mossa dal suo villaggio o da Hogwarts. Purtroppo, però, Silente doveva continuare ad insegnare, perciò Dippet (il Preside) aveva insistito per portare con lei anche Leta, che era sistemata in un'altra sezione della nave. La ragazza, ormai quasi tredicenne, era cambiata molto: era molto più testarda e un po' meno allegra, dato che la morte dei suoi genitori l'aveva segnata profondamente. Un po' cresciuta, un po' curiosa, non vedeva l'ora di approdare, anche se sapeva che il viaggio sarebbe durato tanto. Nonostante ciò il tempo le sembrò volare e una mattina venne svegliata da un addetto che gridava:
«STIAMO APPRODANDO!»
Scese dal letto, si lavò e si vestì velocemente. Prese i suoi bagagli e uscì dalla cabina. Non molto tempo dopo scese dalla nave. Il sole brillava alto nel cielo senza nuvole e la ragazza iniziò a ridere e a fare qualche piccolo saltello di tanto in tanto. Non le importava di essere da sola in mezzo a una città enorme, non le importava di non sapere dove fosse: era libera.

Newt, intanto, stava disperatamente cercando di ricordare dove fosse casa Goldstein. Era talmente felice che non aveva neppure pensato di scrivere loro.
"Pazienza, sarà una sorpresa" si ritrovò a pensare. Sperò anche di essere una sorpresa positiva.

Melody fece una piroetta prima di tornare a guardare il cielo terso.

Newt si girò alla vista di un grande insetto quando… quando si ritrovò in qualche modo per terra e vide una ragazza massaggiarsi la schiena su una panchina.
«Scusami tanto, è colpa mia…» mormorò il mago, alzandosi e porgendo una mano all'altra.
«No, non si preoccupi, è colpa mia» disse lei, ignorando la mano e stringendola una volta che si fu rimessa in piedi. Newt notò una scintilla strana negli occhi azzurri della ragazza: come se stesse cercando di ricordare qualcosa…
«Newt Scamander!» esclamò lei spalancando gli occhi e sorridendo.
«Per Tosca, non sapevo che il mio libro…»
«Sì! Mia sorella sarà felicissima di rivederla signor Scamander! Ah, io sono Melody. Melody…Lestrange».
Newt sgranò gli occhi:
«Come?» chiese, come per assicurarsi di non aver sentito male.
«Melody Lestrange al suo servizio!» ripeté lei con un accento britannico.
«Tua-ehm-tua sorella Leta è…è qui? Ma i vostri genitori… quando stavamo insieme mi ha detto… non è più messa sotto chiave per la sua magia allora» balbettò il mago.
«Mia s… Mia sorella messa sotto chiave? Ma se è semplicemente un'associale terribile! Un momento… mia sorella è Babbana! Mi sta…mi sta dicendo che mia sorella è una strega, che è la sua ex-fidanzata e che le ha raccontato un mucchio di bugie?!» chiese Melody, agitandosi.
«Ehm…no…» cercò di difenderla Newt, ma la ragazza non se la bevve: si limitò a scuotere la testa.
«Per le mutande di Merlino!» sbottò, prima di girare i tacchi e andarsene.
«Per le mutande di Merlino?! Vengo anch'io!» esclamò il Magizoologo seguendo la ragazza. Dopo qualche istante si ritrovarono a parlare della loro Casata di Hogwarts (lui Tassorosso, lei Grifondoro), della loro materia preferita (lui Cura delle Creature Magiche, lei Difesa Contro le Arti Oscure) e di altre cose riguardanti la scuola. Il ragazzo evitò di parlare della sua espulsione, ma raccontò nei particolari tutta l'avventura di qualche mese prima.
«E quindi? A quando le nozze tra lei e la signorina Goldstein?» fu il commento di Melody alla fine del racconto. Newt cercò di spiegare, arrossendo, che Tina e lui erano solo amici,mentre lei stava per ribattere che "tutte le coppie migliori dicono così all'inizio", quando videro una giovane donna dai capelli corvini lunghi fino alla vita, la pelle leggermente scura, appoggiata al muro di un vicolo, intenta a leggere una lettera.
«Tu! Tu, brutta…» iniziò Melody.
«Tesoro! Ti ho trovata!» esclamò Leta con voce mielata, stampando un bacio sulla fronte della ragazza, che cercò di divincolarsi «Ti stavo cercando per dirti che non potrai stare in albergo con me, amore. Ovviamente (e qui imitò la voce della madre) per nobili motivi cara-oh, ciao Newtie!-Devo stare con il mio futuro marito, Theseus. Lui è qui da qualche settimana. Tra poco dovrai chiamarmi Leta Scamander, Melodina! Divertiti qui a New York, pasticcino. Ti voglio bene» concluse. Ammiccò al Magizoologo e se ne andò, lasciando la sorella minore infuriata, con la bacchetta puntata verso il nulla. Newt si sentiva malissimo: Leta e suo fratello gli avevano nascosto molte cose. Persino il loro matrimonio. Leta Lestrange si stava sposando. Ma non poteva stare con le mani in mano: una ragazzina era da sola a New York, senza un albergo dove stare o dove essere al sicuro, solo con qualche vestito. Fece per metterle una mano sulla spalla quando sentì una voce dietro di sé:
«Newt!»

~My space~
Mmhh chissà chi è quella voce 😏😏😏😏. Comunque ho trovato un immagine meravigliosa riguardo a un momento particolare del capitolo precedente. Io e i grilli siamo morti dal ridere, poi non so voi… eccola!

 Io e i grilli siamo morti dal ridere, poi non so voi… eccola!

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Mi piace tantissimo😂poor Newt.
Comunque sappiate che Melody è una Newtina shipper di livello mooolto alto. Quindi grazie mille e al prossimo capitolooooh!❤

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