Preoccupati e soffri due volte [COMPLETA]

CAPITOLO QUINTO-Il Circus Arcanus (pt.1)

Tina si mise le mani tra i capelli. Non poteva crederci. Era un'Auror e nessuno l'aveva avvisata o aveva chiesto il suo aiuto. Newt capì ciò che la ragazza stava pensando e le prese la mano:
«Sta' tranquilla, dev'esserci stato un errore o…»
«…o semplicemente non si fidano ancora di me. Ho sempre l'Admonitor» dichiarò Tina, abbassando lo sguardo.
Newt guardò il polso della ragazza: era vero. Le era stato dato l'Admonitor perché non era stata fedele allo Statuto Nazionale di Segretezza, quando aveva disarmato una Babbana (Mary Lou Barebone), ma lo indossava ancora.
«E…chi è stato a…?»
«Tutti, penso» rispose Tina «Nessuno si fida veramente di me, al lavoro. Nemmeno Madama Picquery, forse…»
In quel momento un'aquila reale d'argento irruppe nella valigia e parlò con la voce della Presidentessa:
«Goldstein, come saprà, ho provato ad affrontare Grindelwald, l'altra notte. Mi dispiace dirlo, ma…non ci sono riuscita». Dicendo l'ultima frase, si poteva provare tutta la delusione verso se stessa che Madama Picquery provava.
«Comunque», continuò «per ora sono ricoverata all'ospedale di Saint James, qui a New York, e non so per quanto ci rimarrò. Vorrei solo dirle che conto su di lei e sui suoi amici. Anche sul No-Mag. Sì, Goldstein, so tutto e ho intenzione di abolire la Legge sui rapporti con i Non-Magici e quella sul non poter tenere creature magiche. Graves - volevo dire Grindelwald - aveva ragione, in fondo. Viviamo nell'ombra da troppo tempo. Ciò non vuol dire che ci mostreremo ai Non-Magici, assolutamente no. Si potranno avere rapporti, questo sì. Anche perché se un No-Mag dicesse a un altro No-Mag che esiste un Mondo Magico…beh… diciamo che verrebbe preso in giro a vita». Qui la Picquery si fece scappare una risatina e concluse:
«Lo prenda. Lo prenda e non lo lasci più andare. Mi fido di lei».
Poi il Patronus si dissolse, lasciando tutti a guardarsi. Queenie e Jacob si scambiarono uno sguardo nel quale si dissero tutto ciò che si dovevano dire. Jacob cinse la vita di Queenie e la baciò sulla bocca. Si staccarono per riprendere fiato, ma non si sciolsero dall'abbraccio. Iniziarono a ridere, poi a piangere e poi a piangere dal ridere e dalla felicità. Melody si commosse quasi subito alla vista, così come Tina. Newt, alla fine, cedette e iniziò a piangere anche lui. Dopo aver allagato per bene lo studio del Magizoologo, il gruppo decise di partire.
«Potremmo arrivarci in nave… la Metropolvere sarebbe terribile» commentò Queenie.
«Prenderemo la nave e poi ci Smaterializzeremo dal porto al centro di Parigi» disse Tina, con l'intero piano in mente. Erano tutti d'accordo.
«Quindi sì, quattro persone e…»
«Ehi, vengo anch'io!» esclamò Melody, sventolando la busta della lettera sulla quale c'era scritto con l'inchiostro verde, in una calligrafia ordinata A Newt Scamander e Melody Lestrange.
«Questa lettera era indirizzata anche a me! Se Silente mi ha mandato qui, vuol dire che devo partecipare anch'io. Mi ha dato anche il permesso per la bacchetta e ho il massimo dei voti in tutte le materie. Per favore…» li implorò.
Il quartetto si scambiò qualche occhiata.
«D'accordo» disse Tina alla fine «Hai ragione tu. Ma…Jacob. Tu…sei sicuro di…?»
«Ora più che mai» affermò coraggiosamente il pasticcere. Queenie lo guardò con le lacrime agli occhi:
«È troppo pericoloso…» mormorò. Poi, però, rammentò quella volta in cui gli aveva detto le stesse parole e aveva visto i suoi ricordi in guerra «Va bene, Jacob» sospirò.

Il giorno dopo erano sulla nave che li avrebbe portati in Francia. Melody era in cabina con le sorelle Goldstein, mentre Jacob e Newt ne dividevano un'altra. In un momento di silenzio, dalla cabina dei due ragazzi, si sentì la voce di una bambina:
«Mia mamma, tua mamma
cacciano una strega.
Mia mamma, tua mamma
scopa che si spiega.
Mia mamma, tua mamma,
strega che non frigna.
Mia mamma, tua mamma,
muori strega arcigna!»
«Per la Barba…» iniziò Melody, aprendo la porta della cabina. Tutti si affacciarono e videro una bambina sui nove anni aggirarsi da sola per il corridoio. La piccola li guardò spaventata:
«Tu devi essere Modesty» disse Tina, avvicinandosi.
La bambina annuì:
«Come fa lei a…?»
«Conoscevo tuo fratello, Modesty. E…anche tua madre» rispose Tina. La bambina accennò un sorriso:
«Ho ritrovato i miei genitori: papà è il comandante della nave. Per questo sono qui. Ma… voi siete quelli che hanno aiutato Creden?» chiese.
«Intendi Credence! Beh, sì…non è servito a molto, purtroppo…» mormorò Tina.
«È ancora vivo» disse Newt. Tutti si girarono verso di lui «Ho visto un rivolo nero volare via, quella mattina».
«L'Obscuriale, dici?» domandò Melody. Il mago annuì. Il viso di Tina si illuminò di un bellissimo sorriso incredulo.
«È vivo…» la sentì sussurrare Newt. Lei era quella che aveva sofferto di più per la morte del ragazzo. Il Magizoologo le mise istintivamente una mano sulla spalla.
«Mi dispiace di non avertelo detto prima» le disse «Non mi sentivo al sicuro…»
«No, hai fatto benissimo. Hai quasi l'istinto da Auror…» commentò lei. Lui scosse la testa ridendo:
«No, non fa per me» rispose.

~My space~
Sì, questo capitolo è molto Jakweenie. Sinceramente ho sempre trovato Modesty abbastanza inquietante (quella canzone!), ma le serviva un happy ending. Nel prossimo capitolo (come se non si fosse capito), parleremo del nostro amatissimo (?) Circus Arcanus. Io AMO "The Greatest Showman" e mi piace immaginare il circo più o meno come quello di Barnum😍. E, prima che i grilli me lo ricordino,*i grilli si rilassano perché glielo stavano per ricordare* ho trovato una cosa molto interessante che, la maggior parte di voi, avrà già visto. Ma io la metto lo stesso perché devo sclerare.

Mmmm… chi è quella ragazza nella foto sul coperchio della valigia? Eh sì, ha pensato a lei😍😍. Vorrei qualcuno con cui sclerare, ora😭. Che sadness. Meh, che dire? Voi avete qualcosa da dire? *I grilli scuotono la testa*. Perfetto! Alla prossima!
Camy❤
DOMANDA: COSA VI ASPETTATE DAL PROSSIMO FILM?