CAPITOLO SECONDO-"Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli" (pt. 1)

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Newt era seduto alla sua scrivania al Ministero della Magia. Aveva ripreso quel lavoro per un periodo e, comunque, l'aveva sempre odiato:migliaia di fogli da impilare o compilare (che, per la maggior parte delle volte, non lo riguardavano neppure) e così poco tempo per pensare ad altro. Forse a Tina sarebbe piaciuto un lavoro così… formale. Ma a lui no; lui era destinato a muoversi, stare in piedi o comunque fare qualcosa che gli piacesse. Già, Tina: erano passati quattro mesi da quando si erano salutati,da quando l'aveva lasciata al porto di New York, da quando le aveva accarezzato i capelli…Un momento. Tina e lui si erano conosciuti soltanto per qualche giorno. Perché gli mancava così tanto? Possibile che fosse…

Prima che potesse completare il pensiero qualcuno bussò alla porta dell' 'ufficio' (che era più che altro uno stanzino).
«Avanti» disse lui, con la speranza che la persona che aveva bussato fosse Tina…ma che diamine?! Lei era a New York e non era il suo compleanno, perciò niente sorprese. Entrò, invece, il Ministro della Magia in persona, che gli annunciò, freddo:
«Scamander, ti attendono in segreteria: ti è arrivata una lettera». Una lettera? Non attendeva lettere e Tina gli aveva comunque scritto sempre all'indirizzo di casa. Ringraziò, confuso, il Ministro e si diresse verso la segreteria.

La segretaria non alzò neppure lo sguardo e gli porse una busta. Newt la aprì e lesse:
"Egregio signor Scamander, 12/03/1927
siamo lieti di informarLa che il suo libro, Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli, è stato approvato ed è già disponibile in tutte le librerie. È inoltre invitato a parlare del suo libro a fine mese, in data da stabilire. Congratulazioni.
Cordiali saluti,
Obscurus Books"
Newt rimase per qualche secondo con la lettera in mano, senza parole: il suo libro (il suo libro!) era stato veramente pubblicato. Non se lo sarebbe mai aspettato per davvero. Fece per uscire dalla segreteria, ma la segretaria lo fermò:
«Giovanotto!» lui si girò di nuovo e la guardò «Complimenti» disse lei, accennando un sorriso.
«Grazie» sospirò il Magizoologo, prima di uscire dalla porta. Non appena si ritrovò nel corridoio vuoto, fece l'ultima cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato da lui: saltò dalla felicità gridando:
«Sì!» prima di tossicchiare e riacquistare contegno, aggiustandosi il cappotto blu e il papillon.
«Ce l'abbiamo fatta Pickett!» sussurrò all'Asticello che, avendo capito la situazione, stava saltando nella sua tasca. Guardò l'orologio: mezzogiorno. Aveva finito il turno di lavoro, finalmente. Entrò di nuovo nel suo "ufficio", prese la sua immancabile valigia e uscì dal Ministero. Passò davanti a una libreria magica lì vicino e lo vide: la copertina blu decorata con ghirigori d'oro e la scritta al centro Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli, mentre quella più in alto diceva Newt Scamander. Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo: non avevano messo il suo nome intero. Odiava quando la gente lo chiamava Newton Artemis Fido Scamander. Insomma, ancora un nome e avrebbe raggiunto il suo professore di Trasfigurazione a Hogwarts, Albus Percival Wulfric Bryan Silente! Scosse la testa da quel pensiero e si diresse verso casa sua. Controllò la posta e vide due copie del suo libro, insieme a un foglio da firmare. Raccolse tutto, entrò e appoggiò ciò che aveva in mano sul tavolo. Prese penna e inchiostro per firmare il foglio da lasciare al postino il giorno dopo. Osservò per un po'le due copie sul tavolo: una da tenere per lui e l'altra per…
Intinse di nuovo la penna nell'inchiostro e scrisse nella prima pagina di una delle due copie:
A Tina Goldstein,
con tanto affetto.
Tuo,
Newt
A quel punto capì: doveva andare subito da lei. Afferrò la valigia, ma pensò che portarla a New York fosse troppo prematuro, per quanto si odiasse lasciandola a Londra. Non voleva mettere ancora in pericolo di morte Tina…
Decise di lasciarla all'unica persona di cui si fidasse veramente: sua madre. Preparò una valigia Babbana, uscì di casa e si diresse verso quella dei suoi genitori. Arrivò ad aprire la porta una donna dai capelli bruni e gli occhi verdi, qualche lentiggine qua e là, abbastanza bassa e leggermente rotondetta che lo abbracciò stretto ripetendo:
«Sono così fiera di te!». Poi iniziò a tirargli le guance, mentre Newt cercava di divincolarsi.
«A-hia» gemette lui, prima che la madre lo lasciasse sbuffando.
«Dimmi tutto» disse la donna.
«Mamma, devi prenderti cura delle mie creature mentre sono a New York. So che non ne avrai bisogno, ma tutto ciò che devi sapere è scritto in questo taccuino…»
«Aspetta aspetta aspetta. Perché stai andando a New York?» chiese la madre.
«Devo consegnare la copia del mio libro alla mia T… alla mia amica…» rispose il Magizoologo arrossendo.
«…e questa amica non avrà mica le iniziali T.G.?» fece maliziosa lei.
«Er… come… come fai a saperlo?» balbettò Newt.
«Erano scritte ripetutamente sugli appunti che hai lasciato qui l'altra volta» rispose, lasciandosi scappare una risatina. Newt si sentì avvampare e decise di tagliare la corda.
«Beh, io devo andare. Salutami papà e Theseus» disse, dando un bacio sulla guancia alla madre e girandosi per andarsene.
«Newtie!» lo chiamò la donna un'ultima volta «Se scopri… non soffrire. Fammi questo favore».
Il Magizoologo annuì, non afferrando il concetto, gettò un ultimo sguardo alla valigia e se ne andò a prendere la prima nave disponibile per New York.

~My space~
Ta-dà! Come promesso… he's back! Ho già detto di aspettarsi molta Newtina? *I grilli annuiscono e alcuni fingono di pugnalarsi* Sì, ma state calmi, era per essere sicuri! Comunque per questo capitolo mi sono ispirata a un momento di Magic Beyond Words, un film a mio avviso bellissimo su J.K.Rowling. Quando scopre la pubblicazione di "Harry Potter and the Philosopher's Stone" ("La Pietra Filosofale") lei sta insegnando in una scuola e ha la stessa reazione di Newt. Quindi… quindi cosa? Niente, guardate quel film se non lo avete già guardato e spero che questo capitolo vi sia piaciuto. *Grilli* Penso a domani!
Camy❤

Preoccupati e soffri due volte [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora