CAPITOLO DODICESIMO-Rivelazioni (pt.2)

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Newt guardò Melody: sembrava così fragile e indifesa, stretta nel suo cappotto rosso. Non meritava di essere lì a rischiare la vita. Doveva vivere ed essere felice. E invece era lì, a cercare di non mostrare di stare piangendo.
«Mel… ti possiamo riportare da loro, se vuoi…» mormorò il Magizoologo, puntando lo sguardo sulla strada.
Sapeva che la ragazza gli avrebbe risposto di sì e…e forse si era affezionato un po'troppo. Ecco, come sempre: quante volte si era ripetuto di non affezionarsi delle persone? 
«Stai scherzando, spero» disse Melody, indignata, guardandolo negli occhi «Lasciarvi così… non potrei mai, lo sai!»
Newt lottò contro l'istinto di abbracciarla. E non si dovette nemmeno impegnare tanto, perché vide Jacob, a qualche metro da lui, cadere all'indietro.

«Jacob!» esclamò Tina, correndogli accanto.
«È tutto okay, è tutto okay» disse lui, mentre l'Auror e il Magizoologo lo aiutavano ad alzarsi.
«Lumos» pronunciò Melody, per poi fare un passo indietro, inorridita.
Davanti a loro c'era una donna dai capelli biondi e spettinati, la carnagione cadaverica e gli occhi azzurri circondati da occhiaie e trucco sciolto.
«Queenie…» mormorò Tina.
«Tina» rispose la Legilimens, con la sua solita voce delicata che creava un grandissimo contrasto con il suo aspetto. Sembrava uno zombie. Jacob la guardò, il suo volto segnato dal dolore.
«Tesoro…» mormorò.
«Non chiamarmi così!» esclamò Queenie, lanciandogli contro un'altra Fattura, che, però, il Babbano riuscì ad evitare.
«Ma…io ti…»
«TI HO DETTO DI STARE ZITTO!» urlò la Legilimens, con una voce che fece accapponare la pelle a tutti.
«Queenie, ascoltami» continuò Jacob «Non vogliamo farti del male. Non che io possa fare molto, ma…abbiamo bisogno di te».
«Io più di tutti, Queenie. Senza offesa, Jacob» intervenne Tina «Queenie. Siamo cresciute insieme. Ci siamo aiutate a vicenda da sempre. Senza di te non ho più nulla. Sono sola. E non saprei come fare ad andare avanti».
L'Auror si accorse di stare cominciando a piangere e tagliò corto.
«Queenie, ti prego, torna da noi».

La Legilimens sembrò pensarci. Alla fine abbassò la bacchetta:
«D'accordo…»
Tutti sorrisero e Jacob si avvicinò lentamente a lei:
«Crucio!»
I sorrisi sulle facce di tutti svanirono mentre Jacob si contorceva a terra.
«Smettila, Queenie, ti prego!» la implorò Melody, che non riusciva a sopportare di vedere qualcuno sotto la Maledizione Cruciatus.
Quando l'effetto finì, Jacob si sdraiò a terra, esausto, e chiuse gli occhi.
«Queenie…» mormorò per l'ennesima volta Tina.
«È inutile, Teen» disse lei, con il tono più dolce che aveva. Saltò fuori una decina di seguaci, tra cui Leta Lestrange.
Nulla, Newt non ci aveva ancora fatto l'abitudine. Ogni volta gli faceva male il cuore e ripensava agli anni che aveva passato con lei a Hogwarts. Sentì la mano di Tina stringere la sua, come se avesse letto i suoi pensieri e ricambiò la stretta. Si scambiarono uno sguardo d'intesa e poi si lasciarono le mani.

Newt notò con orrore che Leta si stava gettando direttamente su Melody. Fece per correre ad aiutarla ma, come al solito, la ragazza non aveva bisogno di lui. Dall'altra parte Rosier, "la seguace numero uno", stava attaccando Tina. Quest'ultima, però, stava già combattendo contro qualcun'altro e non sembrò accorgersene. Lanciò una Fattura Stendente contro Rosier, che la mancò per un soffio. Il lampo di luce attirò l'attenzione di Tina, che Schiantò l'uomo che la stava attaccando e cominciò a combattere contro Rosier. Il Magizoologo si sentì spingere in avanti. Cercò di rimanere in equilibrio e si girò: Graves. Rimase per un attimo sbalordito, ma poi gli puntò la bacchetta contro e iniziarono a combattere.

«Ciao sorellina» disse Leta, lanciando una Fattura contro Melody «Sai, hai la faccia di chi sa».
«Ritiratevi, Leta» disse ferma.
«Sai, adoravo mia madre. Lei sì che era una strega come si deve. Ancora non riesco a capire perché si sia sposata con quel lurido Babbano…»
«Stupeficium!»
Leta parò il colpo per poco:
«Lo stai difendendo? Dopo tutto quello che ha fatto?».
Melody scosse la testa, stringendo di più la bacchetta.
«Ha abbandonato il tuo amico e anche te» disse Leta, punzecchiandola.
«Credence è forte. E io ho imparato a cavarmela. E ora vattene» replicò lei, lanciando un altro Schiantesimo.
«Non prima di aver preso ciò che spetta all'Oscuro Signore» gridò Leta, caduta a terra.
«Che-?» fece Melody, ma poi capì «Adrian» sussurrò. Schiantò nuovamente Leta e corse dal ragazzo. Lo spostò in un angolo e gli mise le mani sulle spalle.
«Adrian, devi andare via da qui!»
«Cosa? Perché?» chiese lui.
Melody tolse le mani dalle spalle di lui:
«La Pietra, Adrian!» esclamò.
Adrian capì, ma scosse la testa:
«Voglio continuare» disse, dando la Pietra in mano a Melody e bloccandola.
«Adrian Hills!» gli gridò dietro, ma lui era già tornato a combattere.

Newt, intanto, continuava a combattere contro Graves:
«Oh, come avrei voluto finirti io a New York, Scamander. Sei solo d'intralcio per tutti. Senza di te Tina sarebbe al sicuro…magari con qualcuno che la merita» disse, riferendosi a sé.
«Stupeficium!» rispose Newt, Schiantandolo.
In qualche modo, però, l'uomo riuscì a Disarmarlo. Era finita. O meglio, lo sarebbe stata, se i seguaci non fossero scappati via a un suono stridulo.

~My space~
Ehilà! Non so cosa dire. Si prevede una sfuriata da parte di Mel, nel prossimo capitolo. E comunque Always_Newtina lo aveva detto:
"Graves è un (vietato ai minori di 18 anni)"
Beh
Al prossimo capitolo!
Camy❤

Preoccupati e soffri due volte [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora