CAPITOLO QUINDICESIMO-La battaglia finale (pt.3)

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«Melody, non vorrei essere cortese, ma non mi sembra il momen-».
Newt la guardò: no, Melody Lestrange non si sarebbe mai messa a giocare a Quidditch durante una battaglia senza motivo.
La ragazza alzò un braccio e indicò le due sfere che svolazzavano. La più piccola era veloce, ma, a guardarla bene, riuscì a vedere che era fatta di ghiaccio. Prenderla in mano sarebbe bastato a farla sciogliere. La seconda, la più grande, era di vetro.
Seguì i lampi di luce che le sfere emanavano: ogni volta succedeva qualcosa a favore dell'Armata.
Guardò la scopa: ma certo! Era come la Stanza delle Necessità: bastava solo chiedere.
«Tu sei la persona più geniale che io conosca» confessò Newt, in un lampo di gioia.
Melody arrossì e rise leggermente, per poi gridare:
«Accio Scopa!»
Un altro manico di scopa sfrecciò verso di lei e le finì dritto in mano.
«Mel…»
Si trovavano a metri da terra:
«Ce la posso fare» replicò lei.
Mise la mano libera sulle spalle dell' uomo e si alzò in piedi, per poi togliere il palmo dalla spalla e saltare sull'altra scopa.
Newt tirò un sospiro di sollievo:
«Cercatrice, vero?»
Melody annuì.

Il Magizoologo sfrecciò verso la sfera più grande, evitando le Maledizioni che Grindelwald gli stava lanciando:
«Tu non voli, Gellert? C'è qualcosa di cui non sei capace!» gli gridò Melody per stuzzicarlo, mentre inseguiva la velocissima sfera di ghiaccio.
Newt ridacchiò e, finalmente, raggiunse la sfera. La prese tra le mani e la tirò contro il muro: andò in mille pezzi, che piovvero proprio sopra la testa di Grindelwald.
Si girò verso la ragazzina: quella sfera era ancora più veloce del Boccino d'Oro.
«Forza, Mel…» mormorò, approfittando della distrazione di Grindelwald a causa dei pezzi di vetro.
Melody allungò il braccio sempre di più…fino a prendere la sfera, che si sciolse immediatamente tra le sue mani.

Silenzio.

«No!» gridò Grindelwald, lanciando un Anatema che Uccide contro Melody. La ragazza lo schivò.
«Newt! Dobbiamo tornare immediatamente a terra!» gli gridò «I frammenti si dissolvono e l'acqua si asciuga!» disse, alludendo ai pezzi di vetro irreparabili a terra e all'acqua rimasta dalla sfera di ghiaccio.
L'incantesimo stava finendo, perciò anche i loro manici di scopa sarebbero tornati dov'erano.
Toccarono terra nello stesso momento in cui i manici scomparvero.
Nessuno sembrava avere intenzione di attaccare. Sembrava. Tornarono subito a combattere e Newt vide una cosa che non avrebbe voluto vedere:
«E quindi, Ministro? Sa che Theseus darà le dimissioni?» diceva Sebastian, combattendo contro Travis.
«Hai fatto una battuta?!» fece Theseus «L'ultima volta che ho sentito un Corvonero fare una battuta è stata…»
«Avada Kedavra!»
«No!» gridò Newt a pieni polmoni. Lanciò una Fattura a caso e corse da suo fratello, che giaceva a terra, con ancora un ghigno in volto.
Gli prese le testa fra le mani:
«Theseus, no, rispondimi! Rispondimi, Theseus!».
Guardò chi era il colpevole: Graves.
«Tu…» avrebbe voluto insultarlo, ma le parole nemmeno gli uscivano dalla bocca.
«PERCIVAL GRAVES!» tuonò Tina, correndo verso di loro e lanciando una Fattura all'uomo, che ricambiò con un Anatema che Uccide. Come previsto, Tina lo parò.

Queenie si avvicinò:
«Mia sorella no, verme!» gridò.
Graves rise:
«Che ti prende, Gol-»
Non finì mai la frase. Cadde a terra e sbatté la testa con talmente tanta forza da rimanere immobile e senza vita.
«Ma che-» iniziò Tina, ma venne soffocata dall'abbraccio di Queenie:
«Scusa se ti ho interrotta con un abbraccio, ma abbiamo un'Armata da sconfiggere» disse la Legilimens.
Tina era talmente stupita che non fece altro se non annuire e tornare a combattere.
Newt posò di nuovo gli occhi su Theseus: nulla, era morto. E avrebbe combattuto in suo onore. Si alzò:
«Avanti, Gellert, finiamola»
«Ne sono felice, Scamander. Avada Kedavra!»
«Stupeficium!»
I due lampi di luce si fusero in un solo lampo dorato e, intorno ai due, si creò una barriera.
"Prior Incantatio" riuscì a pensare Newt, afferrando la bacchetta con due mani. Essa tremava come non mai, perciò fu molto difficile riuscire a tenerla stretta.
A un tratto si ritrovarono in aria e dal lampo d'oro uscì una scintilla, che si posizionò alla sinistra di Newt: era Theseus. Ma non era umano. Era come il suo fantasma.
«Fratellino, ascoltami. C'è una Passaporta, qui. Ce l'ho messa io in caso fosse successo qualcosa. È quella scarpa laggiù. Quando il contatto si interromperà, corri lì e prendila» ordinò il maggiore e Newt annuì:
«Newt, riportami indietro. Riporta indietro Leta e me. E di' a mamma e papà che li adoro» lo implorò lui. Il Magizoologo fece cenno di sì.

Dal lampo uscì anche Leta, che si mise alla destra del mago:
«Newt, ascoltami…» iniziò «Mancano pochi istanti alla fine del contatto. Tu stacca la bacchetta e, qualunque cosa succeda, corri».
Il Magizoologo annuì:
«Sei la persona più buona che io abbia mai incontrato. E sono contenta di averti conosciuto. Mi dispiace».
«Ti… perdono…» ripeté Newt, balbettando dalla fatica.
La bocca di Leta si piegò in un sorriso. Ma non uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi o dato dalla cattiveria: un sorriso sincero.
«Newt, prima che finisca… di' a mia sorella che le voglio bene».
Il mago annuì.
«E sii felice. Quella è una donna fantastica» disse, riferendosi a Tina.
«Lo è» mormorò lui, cercando di resistere.
«Sei quasi pronto, Newt» fece Theseus.
«Tre…due…uno…» fece la strega.
«Ora!» esclamarono entrambi in coro.
«ORA!» gridò lui, staccando la bacchetta e correndo verso la Passaporta, afferrando la mano di Theseus:
«Con me!» esclamò.
Il gruppo corse da lui e Melody prese la mano di Leta un istante prima di sparire. L'ultima cosa che Newt riuscì a sentire fu il grido incredulo di Grindelwald.

~My space~
Ammirate

Giuseppetritto9 è fantastico!
E poi…

Ma grazie benna290104! Però Newt è tristo😭 o pensieroso… magari diventerà sentimentale… L'AVEVO DETTO CHE È UN FILOSOFO MANCATOH! (Come Sirius benna290104)
Niente… a presto!
Camy❤

Preoccupati e soffri due volte [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora