Il viaggio verso casa fu piuttosto silenzioso. Seul-Gi sembrava assorta nei suoi pensieri, o forse fingeva di esserlo così da non sentirsi costretta ad intavolare un discorso con Namjoon, e quest'ultimo non aveva nulla da dire, solo varie domande che circolavano nella propria mente. Non c'era un motivo esatto per cui la stesse seguendo, forse si trattava di semplice curiosità.Ci vollero pochi minuti prima di arrivare nel piccolo appartamento al terzo piano dove abitava la ragazza. Non era nulla di eccezionale, da quello che poteva vedere Namjoon era composto da una cucina modesta ed un divano posto dinanzi alla televisione; poi vi era un corridoio con probabilmente le porte del bagno e della camera da letto. Niente di tanto diverso dal posto dove lui abitava, forse solo tutto un po' più ristretto.
Si accomodò prendendo posto su una delle quattro sedie attorno al tavolo e si appoggiò a quest'ultimo con le braccia, prendendo a guardare poi la ragazza. Seul-Gi aprì il frigorifero e ne trasse una bottiglia.
"Ti va un po' di vino?"
Namjoon alzò semplicemente le spalle.
"Avevo immaginato vivessi da sola, non è così?" Chiese rigirandosi tra le mani la bottiglia di vino mentre la osservava, nel frattempo Seul-Gi cercava un apribottiglie.
"Non è errato. Tengo del vino in casa per quando vengono a trovarmi i miei genitori."
Ne versò due dita nei bicchieri e ne porse poi uno a Namjoon ed insieme iniziarono a bere.Seul-Gi era appoggiata di schiena al ripiano della cucina, guardando un punto indefinito nel vuoto mentre teneva tra le mani il suo bicchiere di vetro. Non si era preoccupata neanche per un istante di dover dare spiegazioni all'altro, perché lei ci era abituata alle proprie azioni spontanee e poco logiche. Namjoon, invece, era più confuso che mai.
Preferì tacere ed osservò la ragazza cercando in qualche modo di capire i suoi pensieri, ma la sua espressione impassibile era indecifrabile.
Se ci fosse stata una finestra a livello della strada, dalla quale un comune passante avesse potuto sbirciare all'interno della stanza, ciò che avrebbe visto sarebbe stato due figure il cui corpo sembrava essersi addormentato e avrebbe ipotizzato che si trattava del momento successivo ad un litigio di una coppia di fidanzati. Non avrebbe mai immaginato, invece, che quei due erano sconosciuti, che la ragazza odiava il ragazzo per nessun apparente motivo e che si ritrovavano a casa di lei dopo aver scambiato un paio di battute dal loro primo incontro.
Che situazione assurda. Namjoon però dalle cose assurde era parecchio intrigato.
Iniziò a bere il suo vino e ne rimase piacevolmente sorpreso, di come il suo sapore aveva sfiorato le papille gustative con dolcezza ed intensità. Pur non intendendosene di vini, seppe riconoscere che si trattava di qualcosa di pregiato. Anche Seul-Gi aveva preso a sorseggiarlo e solo dopo una decina di minuti si decise a guardare il ragazzo."Solo adesso che ha iniziato a trascorrere il tempo con altra gente, mi rendo conto di quanto sia importante la presenza di Taehyung per me."
Namjoon si risvegliò da un sonno quando sentì la voce della ragazza rivolgergli la parola, anche se avrebbe preferito ritornare a sonnecchiare con la mente quando gli arrivò all'orecchio il nome di Taehyung. L'ultima cosa di cui aveva voglia in quel momento era sentire quanto i due fossero legati.
"È un ragazzo d'oro, merita il meglio nel mondo," continuò. A quelle parole Namjoon storse le labbra.
"Sembrate l'uno innamorato dell'altro," ammise sinceramente, con un velo di amarezza. Perché poi? Non erano affari suoi e non aveva ragione di prendersela tanto. Non provava nulla di simile all'amore per quella ragazza, né tantomeno un'attrazione fisica. Desiderava solo conoscerla perché gli piaceva scoprire misteri, quindi una sua ipotetica relazione con Taehyung non avrebbe potuto in alcun modo distogliere Namjoon dal suo obbiettivo, dal momento in cui Seul-Gi non aveva l'aria di essere una di quelle ragazze che si fanno vietare dal fidanzato di vedere altre persone al di fuori della loro relazione. Quindi il ragazzo in questione non gli sarebbe stato da ostacolo. O forse sì?
Una risata fu l'unica risposta all'osservazione di Namjoon. Quest'ultimo era troppo stanco per fare domande, così si limitò a versarsi un altro bicchiere di vino e lo stesso fece la ragazza.
"Taehyung ed io siamo amici da un po' di anni ormai, non c'è stato mai nessun pensiero di questo tipo. Io ci sono per lui e lui c'è per me, questo basta. Però in questo ultimo periodo è stato impegnato con il suo nuovo amico, e con te. Per la prima volta in vita via ho temuto di poterlo perdere. Ovviamente non gliel'ho detto. Se ha bisogno di staccarsi da me, può farlo senza doversi preoccupare. Lo accetterò. Ho anche provato a farmi altri amici al di fuori di lui, ma non c'è proprio verso." Seul-Gi non reggeva particolarmente bene l'alcool, per questo due semplici bicchieri di vino stavano già facendo il loro effetto e i soliti muri che teneva sollevati durante la quotidianità, si stavano ritirando ed ora la sua bocca rossa stava rilevando piccole parti di sé alla persona che forse più di tutti aveva bisogno di saperle.
"Se avessi bisogno di un amico, potrai contare su di me," disse prontamente Namjoon, cogliendo la palla al balzo. Seul-Gi si voltò a guardarlo con i propri occhi felini e scuri come quella notte a Seul ed abbozzò un sorriso che nascondeva mille significati.
"Troppi requisiti richiede essere mio amico."
Namjoon la prese ancora una volta come una sfida. Non c'era nulla che non fosse disposto a fare o che non potesse fare."Ad esempio?" Chiese il ragazzo, interessato, appoggiandosi con le braccia al tavolo ed incrociando le dita delle proprie mani tra di loro, così da potervici posare il mento. Guardava la ragazza con gli occhi assottigliati, curioso e competitivo. Lei decise di prendere posto accanto a lui, al posto di fianco al capotavola, dove sedeva lui, ed imitò la sua stessa posizione con le braccia.
"Innanzitutto diventare mio amico richiede tempo. Devi essere capace di ottenere la mia massima fiducia. Devi stimolarmi culturalmente e come persona, ho bisogno di imparare cose nuove dai miei amici ogni giorno. Devi apprezzarmi per come sono davvero e devi essere sempre sincero, anche se questo significa essere brusco. La sincerità è la cosa più importante, ricordarlo. Menti una volta e sei via dalla mia vita per sempre. Sono particolarmente brava a capire quando una persona mi sta nascondendo qualcosa o mi sta dicendo una bugia."
Namjoon annuì, non trovando nessuno di quei punti troppo difficile. Aveva tutto il tempo del mondo, conosceva molte cose ed ogni giorno ne imparava di nuove, era sincero e non vedeva mai il bisogno di mentire. Quelle richieste non lo spaventavano. Ma Seul-Gi non aveva finito."E come ultima cosa, non per importanza, non devi assolutamente innamorarti di me."
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Red cover; k.nj
Fiksi Penggemar"E come ultima cosa, non per importanza, non devi assolutamente innamorarti di me."