sedici.

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Fu difficile trovare un luogo adatto per pranzare, dato che a quell'ora ogni ristorante era già pieno zeppo di clienti.
Dovettero infatti fare un paio di giri nei dintorni, quando finalmente si presentò dinanzi ai due un piccolo locale non particolarmente moderno, ma neanche in cattive condizioni. Affacciava sulla strada, un piccolo vicolo, e per entrarvi bisognava salire uno scalino. L'insegna rossa era scolorita dal sole, ma era ancora visibile il nome che vi portava scritto.
Senza pensarci su, i ragazzi decisero di entrarvi, anche perché per strada faceva abbastanza freddo e Namjoon era turbato dall'immagine di Seul-Gi con un semplice maglione di lana addosso.
Ad accoglierli ci fu un'anziana signora, un po' bassa ma non troppo magra, aveva i capelli corti e gli occhi sottili, sorridenti quando vide entrare i due clienti.
«Buongiorno ragazzi, accomodatevi pure dove preferite.»
I due si sedettero al tavolo accanto a quello più vicino alla porta, Namjoon tolse il cappotto e lo appoggiò sulla sedia accanto, Seul-Gi invece era tesa, le mani appoggiate sulle cosce e le dita che si intrecciavano tra loro in danze nervose.
La signora chiamò un nome femminile e dopo poco uscì dalla cucina una ragazza giovane, forse una parente dato che le due donne si assomigliavano molto.
La ragazza, con le mani ricoperte da guanti di plastica usa e getta, fu entusiasta nel vedere i suoi ospiti, anche perché oltre loro non c'era nessuno.
«Avete già in mente cosa ordinare? La mia cara Seoyun preparerà tutto al momento.» La signora sorrise cordiale e i due ricambiarono, Seul-Gi rispose che una zuppa di verdure le sarebbe andata bene, mentre Namjoon diede il via libera alla cuoca, chiedendole di fare ciò che più le andava.
La ragazza, motivata, assicurò ai due che avrebbe fatto del proprio meglio e poi tornò in cucina.
La signora, invece, restò nei paraggi. Aveva l'aria di qualcuno che ha un'immensa voglia di chiacchierare, ma poche opportunità per farlo e Namjoon se ne rese conto, per cui decise di accontentarla.
«Gestite questo locale in due?»
La signora annuì. «Questo posto è un investimento che feci con mio marito, quando eravamo giovani. Non ha mai avuto un grande successo, ma qualche cliente viene a trovarci ogni giorno e noi ci siamo sempre  impegnati per offrire loro il meglio che ci riesce. Purtroppo mio marito adesso non c'è più, da cinque anni ormai, e mia figlia Seoyun mi aiuta con la cucina. Le sono molto grata.»
Anche Seul-Gi, la ragazza di ghiaccio, sorrise a quelle parole, perché l'amore che quella donna provava per la famiglia e il piccolo ristorante era fin troppo evidente, dai suoi piccoli occhi lucidi e il sorriso dolce e caloroso.

«A giudicare dai profumi che arrivano dalla cucina, sembra che sua figlia se la cavi bene ai fornelli,» si espresse in maniera spontanea Namjoon, facendo arrossire le gote della signora, la quale gli spiegò come la ragazza aveva imparato a cucinare, che aveva preso tutto da suo padre e che era stata una sua idea quella di mantenere l'insegna originale, voluta appunto dall'uomo e adesso tenuta lì in suo omaggio.

Seul-Gi, intanto, se ne stava in silenzio ed ascoltava lo scambio di parole tra i due, non riuscendo ad inserirsi nel discorso. Non perché non lo trovasse interessante, al contrario, le piaceva sentir parlare della vita di altre persone, ma le pareva come se ogni cosa che le passasse per la mente fosse inadeguata in quel momento. Mentre Namjoon sembrava totalmente a suo agio, era gentile e cordiale, alternava la sua espressione concentrata da attento ascoltatore a sorrisi davvero belli, che facevano spuntare ai lati delle sue labbra quelle dannate fossette che erano capaci di distrarre la ragazza ogni volta che venivano fuori.

Seoyun, la cuoca, suonò un campanello, segno che il cibo fosse pronto, e la donna si alzò per andare a prenderlo e poi servirlo ai suoi due clienti.

Se il profumo era buono, l'aspetto era ancora meglio, i sapori deliziosi. Namjoon si stupì di come non ci fossero molte persone in quel piccolo ed economico ristorante, perché ciò che veniva servito era di alta qualità senza ombra di dubbio. Quando i due giovani espressero il proprio giudizio più che positivo, l'anziana signora e Seoyun non ne poterono che essere felici.

Red cover; k.njDove le storie prendono vita. Scoprilo ora