Capitolo 2

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Capitolo 2.

Harry

“Oh Dio, Harry”. I gemiti e le urla di piacere di Zayn, continuavano ad echeggiare nella sua stanza da letto ormai da una decina di minuti, eppure io continuavo a non sentire assolutamente nulla.

L’avevo trovato all’uscita di scuola, sigaretta in una mano e l’altra occupata dal tessuto della tasca troppo stretta dei suoi pantaloni troppo piccoli. Aveva sempre avuto questa assurda fissazione per gli indumenti più piccoli rispetto alla sua taglia, -mettono in risalto i miei muscoli- diceva lui, io lo trovavo solo un modo patetico di mettere in mostra quelle poca ossa scarne che si ritrovava al posto delle gambe, sempre troppo magre e troppo affusolate. Eppure una volta quelle gambe mi piacevano, una volta, mi piaceva tutto di Zayn.

Senza troppi preamboli ci dirigemmo a casa sua, come nostro solito fare dopo la fine delle mie lezioni. Il pomeriggio era quasi sempre libero da impegni lavorativi, e se poteva cercava di liberarsene pur di passare un po’ di tempo insieme a me. Un tempo fremevo di gioia ed eccitazione al pensiero che un ragazzo come Zayn, mettesse da parte qualcosa di così importante nella sua vita, come il suo lavoro, solo per dedicare un po’ del suo tempo ad un ragazzino come me. Quasi tutti nella mia scuola conoscevano Zayn, era stato il rampollo tanto ambito e desiderato sia da donne che uomini, durante la sua permanenza al liceo, eppure nessuno era mai riuscito a metterlo in gabbia. Non andava mai oltre un paio di nottate di sesso con nessuno dei suoi, o delle sue pretendenti. Si era diplomato con il massimo dei voti, lasciando poi Londra per sei mesi, frequentando uno dei college più prestigiosi del paese, grazie all’ammissione dovuta alla sua media impeccabile. Dopo aver terminato il suo corso di studi aveva trovato lavoro in una galleria d’arte contemporanea, dove si occupava dell’esposizione di quadri di nuovi artisti, espressamente scoperti da lui, e delle sue meravigliose opere, vincitrici di innumerevoli premi da parte del mondo della critica.  Bellissimo, intelligente e volenteroso. Zayn è semplicemente il ragazzo perfetto. Nonostante ci siano sei anni a dividerci, non mi sono mai sentito a disagio ne con  lui ne in compagnia dei suoi amici, forse perché Zay ha una dote innata nel riuscire a mettere a suo agio chiunque, solo grazie alla sua presenza. Due anni fa, circa, la mia scuola, nonché suo vecchio liceo, organizzò una rimpatriata tra studenti e docenti, per rivangare i vecchi tempi, dicevano loro, la verità è che, quella cena, era la solita scusa di facciata per l’annuale raccolta fondi, a discapito delle tasche degli ex studenti più abbienti, e naturalmente Zayn Malik, figlio di uno degli imprenditori più ricchi di Londra, era uno di loro.

Quello sfruttatore del preside, pur di non spendere soldi ingaggiando un catering, costrinse alcuni degli alunni del quarto anno a lavorare, si fa per dire, visto che non fummo nemmeno pagati, come camerieri durante la serata. Fu in quella circostanza che conobbi Zayn, certo avevo sentito parlare di lui e della sua bellezza, ma essendo entrato al liceo l’anno successivo al suo diploma, non ebbi mai la possibilità di constatarlo con i miei occhi. Fino a quella sera.

Era seduto ad un tavolo, insieme a degli ex giocatori di football e quelle che un tempo dovevano essere state delle cheerleader. Pelle ambrata, occhi scuri e profondi, contornati da ciglia lunghe e nere, proprio come i suoi capelli, perfetti sotto quelli che dovevano essere chili e chili da lacca e gel. Sorriso sbarazzino e dannatamente sensuale. Era vestito di tutto punto, il completo blu scuro che indossava l’avevo visto la settimana precedente su una qualche rivista di moda abbandonata nella sala d’attesa del mio dentista, Hugo Boss, forse, o Armani, si, sicuramente Armani. Bellissimo, Zayn Malik, ai miei occhi appariva semplicemente perfetto.

Quando ci furono assegnati i tavoli che avremmo dovuto servire per il resto della serata, il mio cuore perse un battito nel constatare che il mio, fosse proprio quello a cui era seduto Zayn.

Through the DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora