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-Qualche mese prima-

Alessandro rimase a fissare Elena mentre si allontanava rivivendo nella sua testa la conversazione – bhè, più la litigata – appena avuta con lei. Aveva faticato a riconoscerla: mentre parlava era spinta da così tanta passione che non era riuscito ad interromperla mentre gli raccontava come sarebbe potuta essere la sua vita se anni prima non fosse scappato fingendo un viaggio di lavoro.
Sì, perché lui, quel famoso viaggio di lavoro non l'aveva mai fatto. Si era trasferito lontano dalla città in cui tutto era iniziato. Era andato lontano dal luogo in cui la sua vita, quella vera, aveva avuto inizio. Era fuggito da dove aveva conosciuto Elena.
Sentiva che qualcosa dentro di lui stava cambiando pian piano, che non l'amava più come una volta. Non voleva che le cose andassero così, ma avrebbe dovuto sapere che lei non l'avrebbe più guardato come una volta, nonostante lo amasse ancora.
Non si sarebbe mai aspettato di trovarsela davanti quel giorno, quando Sofia l'aveva obbligato ad incontrare la loro wedding-planner. Appena entrò in quell'ufficio e gli occhi smeraldo di lei incontrarono i suoi fu come tornare indietro di una decina di anni, quando si erano incontrati per la prima volta sulle scale della scuola che entrambi frequentavano. Gli tornarono in mente tutte le sensazioni che aveva provato quando stavano insieme: il loro primo incontro, il primo appuntamento, il primo bacio...
Risentire la sua voce dopo molto tempo l'aveva completamente sconvolto. Pronunciare di nuovo il suo nome dopo non averlo detto ad alta voce per molto tempo e vedere le labbra di lei mormorare il suo gli avevano fatto rivivere il loro primo incontro. Come se fossero stati due sconosciuti che si incrociavano per caso in strada.
Doveva andare da lei. Doveva parlarle e chiarire la faccenda. Adesso sapeva che non poteva stare lontano da lei, da loro.

***

«Puoi per favore spiegare bene cos'è successo?» chiese Michele ad Elena. I due si trovavano a casa di Thomas insieme a lui e Mary ed Elena cercava di spiegare tra un singhiozzo e l'altro cos'era accaduto poco prima. Dopo essersi allontanata da Alessandro aveva chiamato i suoi genitori e aveva detto loro di andare a casa sua per guardare Nina, dato che lei non sarebbe riuscita a guardare quel visino così simile a quello del padre senza scoppiare in lacrime.
«...Gli...gli ho detto di rimanere lontano da mia figlia» ripeté per la centesima volta lei affondando il viso nel petto del fratello, che le massaggiava la schiena nella speranza che si calmasse. «Sono una persona orribile!» esclamò cominciando di nuovo a singhiozzare.
«Non sei orribile, Nena. Sei solo una madre che vuole proteggere sua figlia da quello stronzo del padre» la rassicurò suo fratello.
«Ma io voglio che mia figlia conosca suo padre, Tommy!» ribadì alzando la testa per guardare il viso del fratello. Lui sospirò stringendola più forte a sé.
«Elena,» la chiamò Maria, «non è il momento adatto per farli incontrare. Magari tra un po' di tempo...»
«TRA UN PO' DI TEMPO SI SPOSA, MARY!» urlò Elena, «Si sposerà e poi se ne andrà con la sua moglie top model in un'altra città lasciando me e sua figlia di nuovo da sole»
«Chi ti ha detto che se ne andrà in un'altra città?» le chiese Mike.
«Sofia. Ha detto che si devono sposare il prima possibile perché non si fermeranno molto in città» spiegò ancora scossa dai singhiozzi, «Loro due se ne andranno felici a vivere chissà dove e avranno una famiglia tutta loro con dei figli, mentre io avrò solo la mia bambina che vivrà per sempre chiedendosi che fine ha fatto suo padre»
«Non essere così pessimista!» la rimproverò la sua migliore amica, «Magari anche tu troverai l'amore della tua vita, vi sposerete e avrete tanti figli»
«Ma io l'ho già trovato l'amore della mia vita, Mary. Il problema è che lui si sta per sposare con un'altra» affermò Elena sentendo le lacrime ritornare a gonfiarle gli occhi.
Calò il silenzio.
«Ho un'idea!» esclamò Mary improvvisamente facendo sobbalzare i suoi amici. I tre la guardarono interrogativi, «Usciamo. Andiamo a divertirci tutti insieme come facevamo anni fa» propose.
«Io non me la sento, Mary» disse Elena scuotendo la testa.
«A me va bene» risposero i due ragazzi all'unisono.
«Dai, Elena! Ti aiuterà a rilassarti e ad eliminare i pensieri negativi» le disse suo fratello.
«Ma non posso lasciare Nina a mamma e papà tutta la sera...»
«Ci parlo io con loro. Non diranno sicuramente di no»
«Davvero, Thomas. Non me la sento di uscire stasera. Andate voi a divertirvi. Usciremo tutti insieme un'altra volta»

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