-Qualche mese prima-
«Mamma, cosa stai facendo?» domandò Nina quella sera entrando in cucina, dove Elena stava preparando la cena.
«Il pollo con le patate. Va bene?» rispose la donna guardando sua figlia.
«Sì!» esclamò la bimba battendo le manine prima di ritornare in salotto a giocare con le Barbie che aveva sparso su tutto il tappeto. Elena rise guardandola mentre si allontanava da lei.
«Nina,» la chiamò pochi minuti dopo, «intanto che cuoce il pollo vado a pulire le camere. Chiamami se ti serve qualcosa» la avvisò prima di scomparire dietro la porta della sua stanza.
Stava spolverando da circa dieci minuti quando si imbatté in una scatola che pensava di aver buttato da tempo: quella dei ricordi del liceo.
«O mio Dio» mormorò afferrandola mentre un sorriso le dipingeva il volto involontariamente. Si sedette sul letto e cominciò a tirare fuori ciò che era contenuto in essa.
«Che cos'è?» domandò Nina sedendosi accanto a lei.
«In questa scatola ci sono tutti i ricordi della mamma» spiegò Elena sorridendo, «Vuoi stare qui con me?» Sua figlia annuì mettendosi comoda al suo fianco.
Estrasse il suo diploma, poi la sua tesina, le fotocopie di alcune sue verifiche e le sue ricerche, poi venne la parte più interessante: le foto.
«Com'eri bella mamma!» esclamò Nina osservando un'istantanea che raffigurava Elena con i suoi amici e suo fratello durante la sua festa di compleanno.
«Compivo diciotto anni» spiegò, «Avevo deciso di organizzare una grande festa con tutti i miei amici. Un'amica aveva un appartamento vuoto che mi ha prestato e abbiamo festeggiato tutta la sera, fino all'alba. È stata la festa più bella di sempre»
«Anche questa è di quel giorno?» domandò Nina afferrando una fotografia sua e di Alessandro qualche settimana dopo la festa. Quella era sempre stata la sua preferita. Una volta, quando ancora abitava dai suoi genitori, era incorniciata in camera sua. Era convinta di averla buttata dopo che si erano lasciati.
«No. Qualche tempo dopo» mormorò Elena in risposta a sua figlia.
«Chi è questo?»
«Lui... lui è un vecchio amico della mamma» rispose.
«È molto bello» commentò la bambina con un sorriso. Sei uguale a lui pensò Elena malinconicamente.
«Eh già» ammise con un sospiro, «Il pollo!» esclamò sobbalzando dopo aver sentito puzza di bruciato provenire dalla cucina. Infatti dopo essere arrivata lì fu costretta a buttare il suo pollo annerito nella spazzatura. La stessa fine la fecero le patate, diventate ormai secche.
«Nina, ordiamo una pizza?» propose. La bambina esultò battendo le mani.
«Mamma,» Elena si girò verso sua figlia, «Posso tenerla?» chiese questa sollevando una catenina d'argento con un ciondolo a forma di cuore.
La donna sussultò alla vista di quell'oggetto a lei tanto famigliare. «Dove l'hai trovata?» domandò inginocchiandosi davanti a Nina.
«Era nella tua scatola. Non volevo farti arrabbiare, mamma. Adesso la rimetto al suo posto» disse la bambina prendendo la collana dalle mani della madre per riporla dove l'aveva trovata.
«No, aspetta!» la fermò Elena, «Vieni qua» Appena sua figlia fu vicino a lei, le prese la catenina dalle manine e gliela mise al collo.
«Posso davvero tenerla?» domandò la piccola stupita. Elena le diede un bacio sulla testa e annuì.
«Devi solo promettermi di non perderla perché è molto importante per la mamma»
«Lo prometto. Quando vado all'asilo la tolgo e la metto nello zainetto» promise la bimba abbracciando sua madre. Elena sorrise e le lasciò un bacio sulla guancia prima di alzarsi per preparare la tavola.***
«Arrivo!» urlò Elena più tardi mentre si avviava alla porta, dove avevano suonato il campanello. «Ciao Mary!» esclamò quando vide la sua amica sulla porta.
«Ciao!» rispose l'altra abbracciandola.
«Siediti pure sul divano» la invitò Elena correndo in cucina a spegnere il fornello sul quale aveva messo la moka del caffè.
«Allora, cos'è questa cosa che mi devi far vedere a tutti i costi?» domandò Mary impaziente mentre addentava uno dei cioccolatini che c'erano nella scatola che Elena aveva posato sul tavolino di fronte a loro.
«Stavo pulendo la camera quando ho trovato questa» disse mostrando la scatola.
«La scatola dei tuoi ricordi del liceo!» esclamò entusiasta Mary. Elena annuì sorridendo per la reazione dell'amica.
«Zia Mary!» gridò Nina correndo incontro alla donna.
«Ciao!» rispose l'altra abbracciandola. Appena la bimba si allontanò, Maria notò subito il ciondolo al collo della piccola. «Che bella collana!» commentò toccando il pendente.
«Era della mamma. Ha detto che è molto importante per lei e che non devo perderla» spiegò Nina osservando il pendaglio, poi sparì di nuovo in camera sua.
«Le hai dato la collana di Alessandro?» chiese Mary ad Elena sottovoce per non farsi sentire dalla bambina.
«Sì. Le piaceva, mi ha chiesto se poteva tenerla e io ho acconsentito» disse l'altra alzando le spalle.
«E volevi che avesse qualcosa di suo padre» concluse la sua amica. Elena annuì.
«È davvero una cosa così brutta volere che mia figlia abbia qualcosa che rappresenti l'amore che una volta univa i suoi genitori?» la sua domanda era retorica.
«Non ti capisco, Elena» confessò Mary.
«In che senso, scusa?» domandò l'altra non poco confusa.
«Dici che non hai intenzione di far vedere Nina ad Alessandro, ma le dai la collana che ti ha regalato lui. Cosa ti frulla in quella testolina da wedding-planner?»
Elena sbuffò e appoggiò la testa allo schienale del divano. «Non lo so neanche io, Mary. Mi sento un'ipocrita. Non voglio darla vinta ad Alessandro, ma non ho intenzione di far soffrire mia figlia e allo stesso tempo, se le facessi conoscere suo padre, soffrirebbe comunque, dato che lui se ne andrà tra due mesi. Non voglio che lei si angosci per colpa sua come ho fatto io cinque anni fa»
«Capisco il tuo punto di vista, ma prima o poi dovrai raccontare a Nina la verità» asserì Mary con un sorriso che confortò l'amica.

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Back to you
RomanceElena è una wedding-planner di ventisei anni. La sua vita è divisa tra il lavoro e la sua bambina, Nina, avuta con un uomo che non vede da anni. Non può togliersi dalla testa il suo ultimo fidanzato, Alessandro, conosciuto ai tempi del liceo e che l...