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«DEVI assolutamente venire», la implorava Julia. «Voglio che tu mi accompagni. Saremo una decina, e non è lontano. Il Madison Square Garden è a meno di un'ora da qui e vedrai che in macchina ci scateneremo.»   

Alyssa le aveva rivolto un'occhiataccia vera e propria: un incontro di lottatori non era proprio il massimo per scusarsi di Fabien, e poi il punto non era questo. L'idea di uscire in sé e per sé le dispiaceva.

«Guarda che durante lo spettacolo ci sono lottatori tutti sudati nel ring, e ti giuro che non troverai mai da nessun'altra parte tanti bei ragazzi riuniti insieme.» e mentre diceva questo, Julia rideva soddisfatta.

Alyssa la guardava cercando di capire cosa avevano in comune. «Trovare un bel ragazzo in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri.» per poi aggiungere alla fine.

Julia alzava gli occhi al cielo. «Il fatto è che devi distrarti. Siamo già a ottobre, i corsi sono cominciati da due mesi ed è ora che tu la smetta di rimuginare.»

«Non sto rimuginando», protestava Alyssa. «È solo che... sono stufa.»

«Vuoi dire che sei stufa di essere single, giusto?» diceva Julia, voltandosi a guardarla. «Be', l'ho capito. Ma questa è una grande città, amica mia. E ci offre tante opportunità. Rassegnati, perché sarà inevitabile che verrai con noi. Ti abbiamo già preso il biglietto.»

«Sai benissimo che cosa intendo dire. Devo studiare per diventare un'attrice e non posso perdere tempo per cercare un ragazzo che mi tenga lontano dagli studi. Né posso distrarmi guardando loro litigare.»  

«Che male c'è?» Julia la fissava, impaziente. «Non ti sto dicendo di uscire ogni volta. Non ti sto dicendo di vedere lottatori lottare - e non litigare - ogni santissima volta, Alyssa. Sto solo dicendo che ogni tanto puoi staccare la testa dai libri.»

Alyssa aveva distolto lo sguardo, in silenzio. 

Julia attraversava la stanza per andare  a sedersi sul letto accanto a lei, accarezzandole una gamba.     

«Proviamo ad affrontare la questione in maniera logica. Hai detto che ha smesso di telefonarti e di mandarti messaggi, giusto?» ed Alyssa annuiva alle parole dell'amica, per quanto riluttante. «Benissimo, allora è giunto il tempo di guardare avanti e riprendere la tua vita.»

«È quello che ho cercato di fare. Ma dovunque vada, me lo vedo dovunque. Non capisco proprio perché non voglia uscire dalla mia mente.»  

«È semplice. Devi crederci sul serio.» diceva guardandola intensamente. «Alyssa, devi renderti conto che nessuno supera una storia d'amore allo stesso modo. Alcuni se la cavano parlandone, altri impiegano tempo prima di poter guardare avanti. Tu devi solo non mollare ed aiutarmi a farti dimenticare il tuo ex. Io ci sono per te, e questo lo devi sapere.» ammiccando continuava il suo discorso. «Vedrai che alla fine guarderai avanti. A patto che tu non ceda, è ovvio.»

«Non ho nessuna intenzione di cedere», dichiarava determinata Alyssa.    

«Senti, come tua amica è mio dovere aiutarti a superare questa esperienza. Ti propongo una fantastica soluzione a tutti i tuoi problemi, una serata fuori con il gruppo lontana da tutto per vedere uomini scolpiti picchiarsi, e tu vorresti startene qui?»  

Vedendo che non rispondeva, Julia aveva tutta l'intenzione di incalzare la dose. «Ti prego, vieni con noi. Puoi sempre pensare che chi sta subendo sia il tuo ex.» e nel dirlo era scoppiata a ridere.

Alyssa, tra un sospiro ed un sorriso, consapevole di quanto l'amica potesse diventare insistente a volte. «Va bene», aveva detto infine rassegnata. «Ci verrò.» 


AMORE D'AUTUNNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora