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Ora Ethan si trovava in Texas, per combattere contro Eagle. Non aveva avvisato nessuno di questo incontro, nemmeno Alyssa. Forse perché non voleva farla preoccupare o chissà per quale altro motivo. Forse aveva il timore che anche lei gli intimasse di smettere di perseguire quel sogno.

Tuttavia si trovava al T-Mobile Arena e gli spalti erano gremiti. Lui si trovava nel proprio spogliatoio e cominciava ad avvertire la sua solita ansia che presto si sarebbe tramutata in adrenalina, che l'avrebbe spinto a dare tutto.

Dal tunnel sentiva la voce del presentatore che elencava il suo record, mentre la folla acclamava a gran voce il suo nome.

Era pronto a fronteggiare il suo avversario, ma quest'ultimo che già si trovava dentro la gabbia si muoveva e nei suoi movimenti sembrava esserci più adrenalina di quanta ne avesse lui.

Le sue mani avevano cominciato a tremare, e non riusciva a concentrarsi sull'incontro.

Era entrato anche lui nella gabbia, ed era stranamente in preda alla paura e questo gli stava impedendo di ascoltare i consigli dei suoi allenatori. 

Tutto era pronto: l'arbitro aveva dato il via all'incontro.

Eagle era partito all'assalto con un salto portentoso. Ethan l'aveva placcato perdendo comunque l'equilibrio. L'importante in questi casi era non cadere a terra. Tuttavia il suo avversario era ritornato alla carica in una brevissima frazione di secondo ed il suo gancio sinistro lo aveva colpito.

Poi voleva replicare il colpo andato a segno, ma questa volta Ethan aveva intuito le sue intenzioni, ma il suo avversario aveva cambiato completamente braccio, riuscendolo a colpire col destro.

Questa volta Ethan aveva completamente perso l'equilibrio, ma lavorando col baricentro stava cercando di recuperarlo presto.

Tutto il primo round era passato con Eagle che sferrava calci e pugni all'impazzata, con Ethan che qualche colpo riusciva a pararlo ma ne aveva presi altrettanti e non era riuscito ad assestare nemmeno un colpo.

E proprio mentre il suo avversario stava per sferrare un calcio rotante, il suono della campanella lo aveva salvato. Era finito il primo round.

Ethan si era lasciato cadere sulla sedia, cercando di recuperare le energie e farsi curare dai vari dolori che quel primo round gli avevano causato. L'adrenalina stava scendendo poco a poco, mentre cercava di ascoltare i consigli dei due allenatori.

Non riusciva a credere di poterlo battere, ed il suo avversario gli sembrava una montagna insormontabile. Questo problema, al contrario, non aveva invaso il suo avversario che era sicuro di sé e consapevole che qualche bel colpo lo aveva messo a segno.

Il secondo round era iniziato, e più di una volta Ethan era finito al tappeto, prendendo - come nel primo round - tanti colpi senza riuscirne ad assestarne uno. Il suo avversario lo aveva preso alla vita e con una buona presa lo aveva scaraventato a terra, atterrando malissimo con la spalla sinistra.

Aveva subito sentito un dolore lancinante ed il suo avversario lo aveva colpito sotto l'occhio con una gomitata. 

La vista gli si era annebbiata per qualche secondo, e molto probabilmente era svenuto sul colpo, riprendendosi subito.

L'arbitro aveva allontanato Eagle, squalificato. Ethan aveva vinto solo perché il suo avversario era stato squalificato: infatti il suo avversario aveva commesso una delle molteplici infrazioni presenti del regolamento, avendolo colpito quando stava a terra con una gomitata discendente verticale.

Quell'incontro era stato vinto da Ethan, ma non era una vera vittoria. Non aveva fatto alcunché per meritare la vittoria, ed ora l'unica cosa che voleva era ritornare a casa e riposarsi un po. E far riposare subito la spalla, sperando che non fosse nulla di grave.







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