CAPITOLO 5 ⚓

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Raggiungo Alessio in corridoio.

«Hey, Ale» gli rivolgo un sorriso.

«Oh, dimmi» si gira verso di me ma parlandomi non mi guarda neanche negli occhi.

«Senti, io e alcuni ragazzi abbiamo deciso di fare un giro a Trastevere tra un po'. Ti va di unirti a noi?»

«Fico. Adesso tutto a un tratto sembra che io esista di nuovo per te»

Io rimango pietrificata. Perché mi dice così?

«Come scusa?»

«Non fare la finta tonta ti prego! E comunque non vengo, devo ripassare con la mia band»

Fa per andarsene ma io lo blocco.

«Scusami, cos'è questo atteggiamento all'improvviso?»

Lui mi guarda negli occhi. «Ed io che pensavo che stesse per nascere qualcosa»

Ora capisco tutto. Non so cosa dire. Rimango lì impalata. E lui dice «Ormai non ha più importanza tanto»

Presa improvvisamente da un attacco d'ira gli urlo contro. «Beh allora esci con la tua Gloria!»

Non posso credere di averglielo rinfacciato!

Lui si avvicina a me.

«Allora ti rode quando parlo con qualcun'altra eh?»

«Non ho detto questo. Dico solo che tu sfrutti le persone. All'inizio ti comporti in un modo e poi in un altro»

«Non l'avrei fatto se tu non mi avessi illuso»

«Ma illuso di cosa???»

«Senti lasciamo perdere. Non importa. Ciao!»

Se ne va. Io torno in camera mia e entrando sbatto la porta. Sara se ne accorge e mi viene incontro.

«Gisi, che succede?»

«Niente Saretta, non preoccuparti»

Anche con Sara pian piano sto stringendo amicizia. Forse anche più forte delle altre. Ormai la considero una vera e propria sorella, pronta ad ascoltarmi nel momento del bisogno.

«Sicura? Sembra che tu stia per piangere» mi chiede ancora preoccupata.

«No.. Nulla tranquilla! Senti ti va di unirti a noi per la passeggiata?» le chiedo per deviare il discorso.

Lei mi risponde raggiante: «Volentieri, grazie!»

Dopo un po' mi dice: «E comunque tu hai qualcosa che non va.. E stasera ne parleremo!»

Io non le rispondo e facendo finta di niente continuo a truccarmi.

Dopo circa venti minuti siamo tutti pronti. Si sono aggiunti anche Giada, le ballerine Letizia e Greta, Francesca e Giacomo C.

Io ho deciso di indossare dei leggins neri lucidi e una maglietta lunga e larga con sopra disegnata un'ancora ⚓ . I miei capelli ricci erano sciolti sulle spalle. Passo "casualmente" davanti la camera dei Dear Jack e noto Alessio con la chitarra in mano, Francesco vicino a lui e il resto della band. Lui si accorge di me, ma io subito mi giro dall'altra parte. Alessio è assolutamente l'ultima persona che voglio incontrare questa sera.

Trascorriamo una serata tranquilla, passeggiando, mangiando un gelato, chiacchierando e ridendo tra di noi. Io sono sempre in compagnia di Federica, Francesca e Sara. Anche Cesare si accorge che sono triste e più volte viene verso di me e mi chiede cosa c'è che non va. Io cerco sempre di deviare il discorso. Preferisco sfogarmi più tardi con Sara.

Tornati al residence, verso le 23, ci chiudiamo in camera e Sara comincia a farmi l'interrogatorio. Sembriamo due sorelle che a fine giornata si chiedono com'è andata la giornata. Io le racconto tutto quello che è successo tra me ed Alessio. Lei ragiona, poi mi chiede: «Ma tu provi qualcosa per lui?»

«Ma no! Certo, gli voglio bene, ma come ad un amico. Non provo nulla al di là di questo»

«Beh, allora è stato lui a fraintendere tutto»

«Lo so Sara, ma questo non gli dà il diritto di trattarmi in quel modo»

«Ma tu perché gli hai rinfacciato la storia di Gloria?»

«Ma perché ero incazzata e non sapevo che altro dire.. E da lì lui ha frainteso ancora di più»

«Secondo me dovresti parlargli..»

«Ah no! Io non gli parlo. Non voglio fare la figura del cane bastonato che corre dietro il suo padrone bastardo. Se tiene veramente alla nostra amicizia deve essere lui a fare il primo passo!»

«Testa dura, ahah»

«È una questione di principio, Sara!»

«Bene, ora dormiamo. La notte porta consiglio»

Ci infiliamo sotto le lenzuola e dopo neanche dieci minuti siamo già crollate!

Lo so, non mi amerai, ma i tuoi occhi son per me♥⚓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora