<< Maestà gli orchi stanno attaccando Minas Tirith, abbiamo bisogno del suo aiuto >> urlò una guardia entrando in camera dei reali.
<< Arrivo subito >> il Re Aragorn prese in braccio la piccola appena nata: << Arwen è una bambina, la nostra bellissima bambina, come la chiameremo? >> disse Aragorn mentre posava la neonata in braccio a Arwen: << Ti piace Erwin? >> Aragorn baciò la fronte a Arwen e poi alla piccola: << È un nome stupendo. Erwin sia >> e lasciò la camera per andare a combattere.
Arwen non vide il marito per giorni, il castello era ben protetto: era quello che si ripeteva ogni santo giorno, ma aveva paura di perdere la piccola Erwin; così in accordo con il marito e lo stregone, Gamdalf, decisero di mandare la figlia lontano dalla guerra: << Arwen saluta Erwin, non la vedremo per un bel po' >> Arwen salutò la figlia, bagnandole il viso con le sue lacrime: << Aragorn prima di mandare tua figlia al sicuro, devo prima farle un incantesimo: nel mondo in cui la manderò non esisteranno elfi, draghi, Hobbit, orchi e tante altre creature, per tanto le dovrò togliere le orecchie da elfo, ma le rispunteranno appena metterà piede nella Terra di Mezzo >> concluse lo stregone: << Gandalf, fai tutto quello che rietini opportuno >> Gandalf tramuto le orecchie da elfo di Erwin, in orecchie da uomo: << Fatto, ora la manderò in un posto sicuro... ci rivedremo presto principessa >> alzò il bastone al cielo, esso si illuminò di una luce bianca e poco dopo la bimba sparì....25 anni dopo...
<< Mamma, papà io esco, vado a lavoro >> urlai mentre uscivo di casa: << Mi raccomando Erwin fa attenzione, tornerai per cena? >> mi domandò mia madre che si era appena affacciata alla finestra: << No, finisco tardi e poi vado a bere qualcosa con le amiche >>. Mi chiamò Erwin e ho 25 anni, sono nata, beh non so dove, i miei genitori mi hanno sempre detto di avermi trovato sotto un albero a piangere, fin da piccola ho avuto interesse nell'equitazione, nel tiro con l'arco, nei combattimenti con la spada, nel' arrampicata e ginnastica artistica, i miei compagni di scuola mi hanno sempre trovato strana, a volte mi dicevano che provenivo da un'altro mondo, forse avevano ragione, lavoro da più di tre anni in un bar della mia città, mi trovo bene: << Ciao Andreas, c'è stato molto stamattina? >> indossai il grembiule e appoggiai la borsa sotto alla cassa: << Tutto tranquillo; qua trovi le consegne, mentre qua ti ho laicato la lista delle cose che devono portare i fornitori, a stasera >> mentre le lessi mi legai i capelli: << Perfetto, grazie a più tardi >> lo salutai, diedi un occhiata le consegne: << Un caffè per favore! >> mi domandò un uomo di mezza età: << Arriva subito! >> nel frattempo che il caffè scendeva, posai sul bancone il piattino con il cucchiaino: << Ecco a lei >> e posai la tazzina sul piattino: << Erwin? >> a quella voce alzai il viso e difronte al bancone trovai la mia migliore amica Annie, scesi da dietro al bancone e l'abbracciai: << Quando sei arrivata Annie? >> le domandai sorridendo: << Proprio adesso, allora com'è andato il viaggio a Tokyo? Voglio sapere tutto, ma prima faccio pagare il signore >> lo indicai, che era alla cassa che mi attendeva: << Sono 1,10 >> feci lo scontrino e lo consegnai, salutai il cliente e tornai dalla mia amica: << Tokyo era fantastica, tutto un altro mondo Erwin, la prossima volta ci andiamo insieme, promesso >> non avevamo mai viaggiato, ero sempre rimasta in questo paesino, dove tutti si conoscevano: << Verrò senz'altro... comunque ti volevo informare che stasera andiamo al 102 a bere qualcosa, ti va di aggregarti? >> dopotutto domani era domenica e il bar rimaneva chiuso: << Perché no!! Chi c'è se posso sapere? >> mi chiese: << Beh io, te, Andreas, Allyson, Katia, Philip e George, beh i soliti della compagnia, ci troviamo alle 22 fuori dal bar >> le risposi: << Ok, alle 22 qua, ma ora devo scappare Erwin devo fare ancora tanti giri e disfare le valige >> la salutai e ritornai al mio lavoro. Finalmente arrivarono le 21, chiusi il bar e iniziai a pulirlo, quando ebbi finito andai in bagno e mi diedi una sistemata; spensi le luci e chiusi a chiave, mi appoggiai al muro e aspettai l'arrivo dei miei amici.
<< Ciao Erwin, possiamo andare? >> mi salutarono i miei amici: << Ciao ragazzi, certo >> mi fecero posto dentro alla macchina e ci dirigemmo verso al 102; come ogni sabato era sempre pieno e per fortuna che avevamo prenotato il tavolo: << Ecco il vostro tavolo Andreas, cosa vi porto? >> ci chiese il cameriere: << Portaci un ottimo vino, dobbiamo festeggiare l'arrivo di una nostra vecchia amica e anche una bottiglia del miglior rum >> il cameriere appuntò tutto e si dileguò: << Ottimo vino e ottimo rum? Te sei pazzo Andreas >> quando il mio capo si metteva in testa una cosa, non c'era modo di fargliela cambiare: << Bevete quanto volete, stasera offro io >> arrivò il cameriere con tre bottiglie di BELLAVISTA, ci riempimmo calici e li alzammo per brindare : << A Annie, che è tornata da un altro mondo >> bevvi il vino e dopo addentai uno stuzzichino: << Erwin andiamo a ballare? >> mi domandò Andreas: << Perché no >> presi la bottiglia di rum e seguita dalle altre ci dirigemmo in pista,
<< Vai Erwin dacci dentro >> mi dissero tutti in coro, mi muovevo come se fossi una dea, avevo gli occhi di tutti puntati su di me, anche quelli dei miei amici, iniziai a strusciarmi su George, Philip e Andreas, ma quest'ultimo mi afferrò per i fianchi e iniziò anche lui a strusciarsi, si avvicinò al mio orecchio: << Sei bellissima Erwin >> lo presi per mano, appoggiai la bottiglia vuota di rum su un tavolo e ci dirigemmo verso un posto più appartato, lo spinsi contro al muro e iniziai a baciarlo con passione, così fece anche lui, con le mani scese e mi strinsi il sedere, mi prese in braccio e allacciai le gambe intorno alla sua vita, stavolta fu lui che mi spinse contro a un muro, mi iniziò a baciare il collo, per poi scende sulla mia scollatura, avevo i brividi lungo la schiena, tornò su e mi baciò di nuovo, ma so staccò subito da me: < Oddio che cosa ho fatto e che cosa stavo per fare >> mi mise giù: << Dai Andreas siamo tutte e due adulti no? >> chinai la testa: << È vero, ma tu ora non sei in grado di intendere e di volere, scusami Erwin, vieni ti porto a casa >> mi mise un braccio sulle spalle e mi tirò a se, andammo al tavolo, mi allungò la mia giacca di pelle e la mia borsa, mentre lui prese il suo giubbotto, pagò tutto e uscimmo dal locale; arrivai a casa che erano le 4 del mattino, entrai in casa e su per le scale barcollai, andai in camera mia e mi buttai sul letto, senza struccarmi e senza cambiarmi, mi coprii e Morfeo non non si fece attendere più di tanto.
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My king's love
Fantasy[COMPLETA] Erwin, figlia di Aragorn e Arwen, viene mandata in un altro mondo quand'è ancora in fasce, per non essere coinvolta con la guerra della Terra di Mezzo. Quando farà ritorno nella sua terra natia, la guerra non è finita, farà la conoscenza...