"<< Arwen è una bambina, la nostra bellissima bambina, come la chiameremo? >>
<< Ti piace Erwin? >>
<< È un nome stupendo. Erwin sia >> e l'uomo lasciò la camera.
<< Arwen saluta Erwin, non la vedremo per un bel po' >> disse l'uomo di prima, la donna che si chiamava Arwen salutò la figlia, bagnandole il viso con le sue lacrime: << Aragorn prima di mandare tua figlia al sicuro, devo prima farle un incantesimo: nel mondo in cui la manderò non esisteranno elfi, draghi, Hobbit, orchi e tante altre creature, per tanto le dovrò togliere le orecchie da elfo, ma le rispunteranno appena metterà piede nella Terra di Mezzo >> concluse un uomo vecchio con lunghi capelli e barba grigia: << Gandalf, fai tutto quello che rietini opportuno >>
<< Fatto, ora la manderò in un posto sicuro... ci rivedremo presto principessa >> alzò il bastone al cielo, esso si illuminò di una luce bianca" mi svegliai di soprassalto, guardia l'orario: erano le due del pomeriggio, mi ributtai sul letto, ormai erano anni che facevo lo stesso sogno, con le stesse persone e con gli stessi dialoghi; mi alzai dal letto e mi andai a lavare, mi cambiai velocemente, volevo rinfrescarmi le idee, così andai a fare una passeggiata nel bosco, come facevo ogni giorno, ma senza accorgermene, lasciai il sentiero e mi addentrai sempre di più nel bosco, finché non mi persi completamente: << Brava Erwin, dieci e lode e ora come torno indietro?! >> mi iniziai a spettinare i capelli, ma un movimento di foglie mi fece allarmare: << C-Chi c'è? >> raccolsi da terra un ramo ben robusto e ben lungo: << S-Sono a-armata >> e ad un tratto delle creature spaventose sbucarono fuori nel nulla, senza pensarci due volte iniziai a correre,arrivai a un dirupo, o mi buttavo e morivo, oppure combattevo e avevo una scarsa probabilità di vita; mi girai, impugnai più forte che potei il bastone: << Fatevi sotto >> mi attaccarono in gruppo, gli colpii al volto, allo stomaco, dietro al collo: << Dannato elfo femmina >> elfo femmina? Mi toccai le orecchie ed erano a punta?! Presi l'arco di quel mostro e gli puntai una freccia al volto: << Dimmi dove posso trovare una certa Arwen, se me lo dirai ti lascerò vivere >> la bestia si mise a ridere: << Ah ah ah stai cercando la regina di Minas Tirith? Beh nel suo castello naturalmente >> mi stava facendo perdere tempo: << Forse non sono stata chiara, devi dirmi la direzione >> presi il suo pugnale e gli e lo puntai alla gola: << Da quella parte a un giorno di cammino >> roteai il pugnale e lo misi dentro al mio stivale: << Grazie >> detti le spalle al mostro: << Posso sapere contro chi ho combattuto? >> mi domandò ghignando: << Sono Erwin >> m'incamminai, ma un rumore alle mie spalle mi fece girare, l'orco che avevo appena lasciato vivere era morto, con una spada che gli usciva dal corpo, presi l'arco e lo puntai verso l'orco morto: << C-chi sei? >> domandai impaurita, l'orco cadde a terra e davanti a me trovai un elfo, biondo dagli occhi azzurri, mi guardò e infoderò la spada
<< Scusa se vi ho spaventata, ma quell'essere stava per uccidervi mente voi eravate di spalle >> abbassai l'arco: << E voi siete? >> chiedi curiosa, dopotutto non mi trovavo più nel mio mondo: << Legolas figlio di Thranduil e voi? Non siete di queste parti >> si avvicinò a me per studiare il mio abbigliamento: << Non sono di qui, io sono Erwin >> a quel nome l'elfo rimase a bocca aperta: << Erwin hai detto? Non sentivo questo nome da 25 anni >> mi avvicinai di più a Legolas: << Potete aiutarmi, sto cercando Arwen, sapete dove la posso trovare? >> era l'unico nome che conoscevo: << Certo, ma sarebbe meglio per ora che mi seguiste, dovete lavarvi e riposarvi, dopo domani incontrerete Arwen, venite >> mi offrì la mano ed io l'accettai, montammo a cavallo e Legolas per paura che cadevo mi cinse i fianchi: << Dove stiamo andando? >> chiesi incuriosita: << A Bosco Atro, da mio padre >> e cosa c'entrava suo padre? << Scusa l'ignoranza, ma cosa c'entra tuo padre? >> si avvicinò al mio orecchio: << Solo un sovrano può convocare un altro sovrano, soprattutto in questo caso >> mi disse; cavalcammo per diverse ore finché non arrivammo davanti a un enorme portone: << Principe Legolas, la stavamo aspettando >> scesi da cavallo e seguii l'elfo dentro a quella porta; era tanto buio qui, non mi piace affatto, camminammo su dei ponti, poi sul pari, poi facemmo le scale, insomma questi elfi erano davvero strani; finalmente eravamo arrivanti in una sala, dove al centro c'era seduto un elfo, che appena si accorse della nostra presenza si girò:
<< Figlio bentornato, hai portato un ospite o una prigioniera? >> domandò il padre di Legolas: << Padre, è un ospite, è la figlia di re Aragorn e la regina Arwen >> a quelle parole l'elfo si alzò e iniziò a scendere le scale: << Impossibile >> si avvicinò a me e iniziò a guardarmi e a girarmi intorno: << Siete uguale a vostra madre Erwin. Legolas sella subito il tuo cavallo e vai avvertire i sovrani di Minas Tirith che la loro figlia è tornata, li riceveremo come ospiti >> e con una mano congedò il figlio: << Venite Erwin, non vi farò del male >> mi offrì il braccio e l'accettai, stavamo passeggiando per il suo palazzo, se si poteva chiamare così: << Come siete arrivata fino a qui? >> ci sedemmo su una panchina: << Stavo camminando nel bosco, per allontanare i brutti pensieri, così mi persi e non riuscii più a trovare la strada di casa, stavo camminando per il bosco quanto sentii dei strani rumori provenire dall'altra parte del cespuglio, mi armai con un bastone e in quel momento sbucarono diversi orchi, scappai finché non arrivai a un dirupo, o mi buttavo oppure combattevo e forse c'era una possibilità che rimanessi viva, beh potete immaginare cosa ho scelto, poi ho incontrato vostro figlio >> l'elfo stava ascoltando attentamente la mia storia: << Quindi avete combattuto contro diversi orchi, con un bastone e senza farvi un graffio? >> mi domandò alzando un sopracciglio: << Sì >> risposi senza esitare: << Devo dedurre che avete imparato a tirare sia di spada che di arco, le dispiace mostrarmelo? >> sapevo che non dovevo fidarmi di lui e di suo figlio: << V-va bene >> ci alzammo e mi offrii sempre il suo braccio; arrivammo a un campo e da come era allestito era di allenamento: << Tauriel >> urlò l'elfo, una ragazza che stava combattendo ci raggiunse: << Vostra maestà >> si chinò: << Ti affido Erwin, voglio che combattiate con spada e arco, vediamo quant'è pronta la principessa di Minas Tirith >> Tauriel mi fece cenno di seguirla, mi passò una spada: << Siete pronta? >> mi posizionai e accennai un si con la testa, iniziammo a combattere, all'inizio mi trovavo un po' impacciata ma con il passare del tempo capivo sempre di più i movimenti di Tauriel, era diventata talmente prevedibile che con suo grande stupore la disarmai: << Molto bene principessa, passiamo all'arco >> concluse Tauriel, le restituii la spada e mi passò l'arco: << Vediamo come ve la cav.... >> non riuscii a finire la frase, che a velocità inumana le puntai la freccia addosso: << Credo che possa bastare >> s'intromise l'elfo: << Erwin seguitemi, vi farò vedere la vostra stanza >> passai l'arco a Tauriel e seguii Thranduil.
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My king's love
Fantasy[COMPLETA] Erwin, figlia di Aragorn e Arwen, viene mandata in un altro mondo quand'è ancora in fasce, per non essere coinvolta con la guerra della Terra di Mezzo. Quando farà ritorno nella sua terra natia, la guerra non è finita, farà la conoscenza...