~ Capitolo 16

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Era l'alba e questo voleva dire solo una cosa: partite. Mi girai e vidi il re addormentato, lo baciai delicatamente sulle labbra, stando attenta a non svegliarlo; mi alzai e mi vestii il più silenziosamente possibile e quando fui pronta, guardai un ultima volta Thranduil: << Addio Thranduil un giorno ci rincontreremo >> aprii la porta ed uscii.
Ad attendermi c'era già Legolas con pronti due cavalli: << Sono i più veloci >> e mi passò le redini: << Dobbiamo raggirare il bosco, non sappiamo cosa potremo trovare fuori >> feci per montare a cavallo, ma qualcuno alle mie spalle mi chiamò: << Erwin >> mi girai e trovai mia madre: << Madre, pensavo che foste a letto >> si avvicinò a me: << Non potevo non venirti a salutare figlia mia >> mi accarezzò una guancia: << E non potevo non darti questa >> dal suo mantello tirò fuori una spada: << Andúril >> sussurrai estraendola: << Tuo padre me la diede prima di morire, dicendo che questa sarebbe stata tua e accettandola avresti accettato il ruolo che ti aspetta >> la riposi dentro al fodero: << Ruolo? Che intendete madre? >> le domandai, ma Legolas intervenne: << Quello di Regina di Gondor e Arnor >> ci doveva essere un errore, non potevo: << Ora va figlia mia, ne discuteremo quando tornerai >> montai a cavallo: << Addio madre >> le dissi prima di iniziare a cavalcare.
Regina di Gondor e Arnor? No non poteva essere vero, non ero pronta, insomma non sapevo governare un paese: << Erwin a cosa pensi? >> mi domandò Legolas svegliandomi dai miei pensieri: << A quello che hai detto quando eravamo nel Reame Boscoso >> si affiancò a me a cavalcare: << Ah!! A quello... sarai un'ottima regnante vedrai >> mi sorrise: << Lo spero >> ma quel momento di "felicità" fu interrotto da qualcosa: << Erwin cavalca veloce e non voltarti indietro >> non capivo perché tutto ad un tratto Legolas era diventato così preoccupato, mi girai e vidi nove spettri a cavallo: << Dannazione... Legolas dove siamo qua? >> gli chiesi urlando: << Siamo vicini alle terre di Elrond >> a quel punto mi venne un idea: << Seguimi, dobbiamo trovare il fiume >> ma gli spettri erano più veloci, stavano tendendo una mano per prendermi: << Noro lim, Asfaloth, noro lim >> (cavalca veloce, Asfaloth, cavalca veloce) con questo comando, Asfaloth iniziò a cavalcare più veloce, così come il cavallo di Legolas: << Erwin il fiume >> mi indicò Legolas, lo attraversammo e ci fermammo alla riva opposta, mentre gli spettri si fermarono di fronte a noi: << Dacci l'elfa femmina principino elfico >> disse il capo degli spettri, Legolas sguainò la spada: << Se la volete, venite a prenderla >> i nazgûl non se lo fecero ripetete una seconda volta, sguainarono le spade e iniziarono ad attraversare il fiume: << Spero solo che funzioni Legolas >> lo guardai terrorizzata, ormai gli spettri erano a metà del letto del fiume: << Nîn o Chithaeglir lasto beth daer; Rimmo nîn Bruinen dan in Ulaer! >> (Acque delle Montagne Nebbiose ascoltate la nobile parola; scorrete acque del Rombirivo contro gli Spettri dell'Anello!) e un forte rumore ci fece girare, il fiume che poco fa era calmo e tranquillo, ora sembrava indemoniato, spazzava via tutto ciò che trovava sul suo cammino, così come i nazgûl: <<  Lelya Legolas >> (andiamo Legolas) e proseguimmo il nostro cammino verso la distruzione di Sauron.
<< Legolas com'era mio padre quando ha combattuto contro Mordor? >> gli domandai tutto ad un tratto: << Era fantastico, dovevi vedere come ha sottomesso i fantasmi; era intelligente e forte nel combattimento, degno di un re >> era notte ed eravamo ancora in viaggio, ascoltavo Legolas che mi raccontava delle imprese di mio padre, da quando l'ha conosciuto fino a quando non morì: << È un vero peccato che io abbia passato così tanto tempo con tuo padre e tu così poco >> concluse alla fine: << Meglio poco che niente Legolas... quel poco tempo che ho vissuto con lui, mi ha fatto sentire amata e protetta, cosa che non era nella casa in cui vivevo, mi volevano bene, ma mai avrebbero sacrificato la loro vita per me >> Legolas fermò il cavallo: << Sarà meglio accamparci qui per la notte >> scesi da cavallo, presi le coperte e ci coprimmo: << Sai è stato mio padre a dirmi di cercalo, non lo ringrazierò mai abbastanza, Aragorn per me era un amico e un fratello su cui potevo sempre contare e quando morì, mi dissi che dovevo stare al tuo fianco così come lo ero per tuo padre, da amici e da fratelli >> appoggia la testa sulla sua spalla e sorrisi: << Ho sempre desiderato avere un fratello Legolas >> chiusi gli occhi e pian piano Morfeo mi stava portando nel suo mondo, ma prima potei sentire le ultime parole di Legolas: << Ed io sarò il fratello che hai sempre desiderato di avere >> poi il nulla.
La mattina mi svegliai, non trovai più Legolas accanto a me: << Legolas? >> lo chiamai, ma nessuno rispose, così guardai in lontananza e lo vidi che era su una collinetta a controllare l'orizzonte, così, piegai le coperte e montai a cavallo per arrivare da lui: << Buongiorno Legolas >> lo salutai non appena mi avvicinai a lui: << Buongiorno Erwin, dobbiamo andare >> perché ad un tratto era diventato così serio? Così decisi di guardare dove prima guardava lui: <<  Non si fanno mai per vinti eh >> seguii Legolas che aveva appena iniziato a correre con il cavallo: << Legolas, possiamo batterli... sono deboli durante la luce del giorno >> ma Legolas non mi stava a sentire, mi fermai così facendo costrinsi anche lui: << Erwin non possiamo, andiamo >> scesi da cavallo e sguainai Andúril; quando ero in guerra con mio padre, mi aveva raccontato come aveva "sconfitto" i nazgûl, mi ricordo che lo stavo ascoltando con occhi sognanti: << Io sono Erwin figlia di Aragorn, erede al trono di Gondor e Arnor, ultima erede di Insildur e non scapperò davanti a questi spettri, anche perché sono stanca di scappare >> erano davanti a me, il re stregone scese da cavallo: << Devi essere davvero molto stupida per affrontarci >> la luce del sole non funzionava sul re stregone, così sfoderai l'altra spada, chiamata lama dell'Ovestura: << Non potete uccidermi, come potrei servire a Sauron se fossi morta? Potete chiamarla stupidità o come volete, ma io la chiamo tattica e tu sarai il primo >> e indicai il re stregone.

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