My king's love

~ Capitolo 12

<< Mio signore Thranduil la vostra tenda e quella della principessa Erwin sono pronte >> mi svegliai di soprassalto, avevo dormito tutto il viaggio: << Finalmente ti sei svegliata Erwin >> si girò verso di me e mi aiutò a scendere dal cervo: << Ero un po' stanca >> scese anche lui: << Vai a riposarti, che nel primo pomeriggio attacchiamo >> mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio a stampo sulle labbra: << Vai ora >> mi disse sorridendo

sorrisi anch'io e mi andai a riposare.
<< Allora Erwin metà degli arcieri vengono con te, gli altri con me >> Thranduil stava iniziando a il piano di guerra: << D'accordo, adiamo!! >> avevo scelto una posizione strategica: in alto alla montagna e da quella posizione potevo vedere Thranduil e il suo esercito e in lontananza l'esercito di orchi: << Datemi un arco e freccia >> ordinai, un elfo me lo porse e tirai vicino a Thranduil la freccia, quello era il segnale che il nemico si stava avvicinando, risiedi l'arco all'elfo: << Principessa Erwin dovremmo intervenire >> guardai ancora Thranduil e gli orchi, non era ancora il momento: << Non ancora.... Tangado haid! Leithio i philinn >>

e migliaia di frecce vennero scoccate e si andarono a conficcare nel nemico, gli elfi di riorganizzarono e scoccarono ancora: << Uniamoci agli altri >> corremmo giù dalla montagna e ci unimmo all'esercito di Thranduil che avevano già iniziato a combattere: << Erwin >> finii di infilzare un orco e mi girai, vidi Legolas: << I Nazgûl >> uccisi un altro orco e iniziai a correre, volevo raggiungere Thranduil per dirglielo, ma il nazgûl mi afferrò per un braccio: << Cosa volevi fare elfo femmina? Non puoi sfuggire, il mio signore ti desidera >> mi disse lo spettro sopra al nazgûl, presi il coltellino che tenevo dentro allo stivale e ferì la zampa iniziai a cadere nel vuoto, mi aggrappai al cornicione di una casa, portai le ginocchia al petto

mi diedi una spinta e andai a sbattere il mento sul tronco di un albero, mi girai, mi aggrappo a un ramo, mi lascia cadere e presi con le gambe contro a un altro ramo, mi girai a testa in giù e con una capriola atterrai con i piedi, ma in ginocchio, quando alzai lo sguardo vidi quello di Thranduil

<< Erwin tutto bene? >> mi domandò preoccupato, mi avvicinai a lui: << Ho solo sbattuto il mento >> e in quel momento vidi un orco che aveva scoccato la freccia in direzione di Thranduil, corsi verso di lui, lo abbracciai e nel farlo lo feci girare, così la freccia avrebbe colpito me e così fu, mi aggrappai a lui: << Thranduil s-stai bene? >> gli sussurrai, lui non se n'era ancora accorto di quello che era appena successo: << Principessa Erwin, siete ferita >> a quelle parole Thranduil mi controllo la schiena: << Dannazione Erwin, sei un'incosciente >> mi inginocchiai: << Erwin non posso toglierti la freccia, è troppo vicino al cuore >> tentai di alzarmi, ma le gambe mi cedettero e caddi per terra: << Erwin, Erwin >> non vedevo più niente: << Thranduil ascoltami, credo che non ci sia più niente da fare... sappi che ti ho amato dalla prima volta che ti ho visto, ho amato il tuo sguardo e la tua premura per prenderti cura di me >> mi stava tenendo la mano: << Vorrei che mi baciassi >> e dopo qualche secondo sentii le sue labbra morbide sulle mie, aveva le guance bagnate: << Ci rivedremo, questa è una promessa >> gli toccai il volto e poi il nulla.

POV THRANDUIL
<< Aranel chiama la ritirata, ritorniamo a casa >> presi Erwin in braccio e montai sull'alce: << Noro lim, noro lim >> gli urlai e quest'ultimo iniziò a galoppare il più velocemente possibile: << Erwin non mi abbandonare proprio ora >> dopo meno di un giorno di cammino ero arrivato al Reame Boscoso, presi Erwin in braccio a mi di sposa, le guardie alle porte mi aprirono il portone e quando entrai vidi Arwen con le sue guardie: << Cos'è successo? >> mi domandò precipitandosi verso di me: << N-non so se è viva o morta >> avevo il volto rigato dalle lacrime, una guardia di Arwen prese Erwin imbraccio, mentre la regina mi diede uno schiaffo sulla guancia: << È tutta colpa tua se Erwin è in queste condizioni... prega solo che sia viva, se no non c'è un posto dove tu possa nasconderti >> detto questo seguii la sua guardia: << Aranel >> chiamai urlando: << Hai vostri ordini >> si chinò di fronte a me: << Voglio sempre essere aggiornato sulle condizioni di vita della principessa Erwin... ora va >> mi tolsi l'armatura e la buttai il più lontano possibile dal trono: << Padre, che succede? >> Legolas si avvicinò: << Vattene, non voglio vedere nessuno >> e lo cacciai; mi andai a sedere sul trono e i miei pensieri andarono a lei: << Erwin >>

chiusi gli occhi, volevo ancora vedere il suo volto sorridente e arrabbiato, non quello quello che ho visto poco fa in battaglia: << Mio signore Thranduil, abbiamo catturato dei nani >> Aranel si presentò davanti a me insieme a mio figlio, erano con un gruppo di cinque nani, mi alzai in piedi: << Ditemi, cosa ci facevate nel mio regno? >> nessuno parlava: << Aranel... portali nelle celle, se questi non vogliono parlare >> Aranel seguiti dalle guardie li portò in cella: << Padre, cosa fare... dovete interrogarli >> mi risedetti sul trono: << Vuoi provare a ragionare con dei nani? Ti dico già che è infruttuoso ragionare con loro, comprendono solo una cosa >> e tirai fuori la spada: << Padre siete forse impazzito >> era la prima volta che mio figlio mi mancò di rispetto: << Legolas, sono io il re e decido io cosa fare >> detto questo se ne andò, stavo ritornando il vecchio me, colui che non perdonava nessuno e colui che aveva represso i sentimenti, non volevo più sentire parlare di amore, che l'amore rende forti e felici, a me invece è successo tutt'altro, ho amato due donne e tutte e due mi sono state portate via: << Mio signore, mio signore >> riaprii gli occhi e vidi Eärendil correre verso il trono: << Mio signore Thranduil, chiedo perdono per essere arrivato qua di corsa >> e si chinò: << Se siete arrivati qua di corsa deve essere successo qualcosa di grave >> scesi le scale del trono: << Al contrario... si tratta della principessa Erwin >> a quelle parole il mio cuore perse un battito: << È morta? >> domandai serio: << No signore... è viva, sono riusciti a salvarla, ma ha perso troppo sangue e da quello che ho capito, non si risveglierà >> chiusi gli occhi: << È in coma >> non sapevo se essere felice che fosse salva o essere triste perché era in coma e c'era  il rischio che non si sarebbe più svegliata.