~ Capitolo 25

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POV THRANDUIL
<< Thranduil devi capire che Erwin sta passando un momento difficile della sua intera vita, nell'arco di questi mesi ha scoperto chi erano i suoi genitori, ha perduto il padre, ha scoperto che Sauron vuole il suo potere e le sta dando la caccia e per finire tu gli confessi quali erano i tuoi piani, te lo credo che è scappata... è impaurita Thranduil e da come l'hai trattata poco fa, avrà persino paura >> stavo ascoltando attentamente quello che mi stava dicendo Elrond, la rabbia e la preoccupazione che provavo, stavano man mano andandosene: << Però non può fuggire così, lasciando suo marito e l'intero regno, è una regina Elrond, una regina... una regina non si comporterebbe mai come si è comportata Erwin >> forse ero anche stato un po' brusco prima, ma quando la rabbia mi acceca non capisco più niente: << Lo so Thranduil, ma prova a metterti nei suoi panni... almeno per una volta non fare il re, pensa a fare il marito >> me le stava cantando di santa ragione, quando Elrond inizia a parlare non finisce più, poi se gli tocchi la nipote apriti cielo: << Ci proverò, posso vederla adesso? >> la volevo vedere e sopratutto volevo chiedervi scusa per come mi ero comportato: << Forse è meglio di no, sarà lei a decidere se ti vuole vedere oppure no >> detto questo Elrond si alzò: << Vi faccio preparare due stanze >> almeno non mi aveva cacciato via.
POV ERWIN
Mi ero addormentata sul triclinio, quando mi svegliai era già mattina, il sole con i suoi raggi, mi baciava il volto, mi coprii per istinto, mi misi a sedere e pensai agli avvenimenti di ieri sera: "<< Che cosa voglio? Voglio che mia moglie nonché la regina del Reame Boscoso torni a casa e si comporti da vera regina e non come un elfo qualsiasi >> mi prese per un braccio, mi stava facendo male: << Ti ho sempre trattato con amore e con rispetto, ed è così che ricambi? Scappando di casa? >> non l'avevo mai visto così, mi faceva paura: << Thranduil mi stai facendo male, lasciami >> non voleva mollare la presa, così gli tirai un calcio nelle palle e corsi via da lui"
<< Dannazione a lui e al suo caratteraccio >> decisi di alzarmi e andarmi a lavare; quando mi stavo asciugando i capelli qualcuno bussò alla mia porta e senza pensarci due volte andai ad aprire e rimasi sbalordita per la persona che trovai di fronte a me: << Posso entrare? >> mi spostai di lato e lo feci entrare, chiusi la porta, era agitato, stava facendo avanti e indietro per la camera, finché non si fermò e mi abbracciò fortemente: << Perdonami Erwin, non volevo farti del male, sono stato uno stupido, ero accecato dalla rabbia e dalla preoccupazione... quando non ti ho trovato nella nostra camera e i tuoi vestiti erano scomparsi ho avuto paura, paura che ti fosse successo qualcosa, non è prudente viaggiare da soli in questi tempi... perdonami, non volevo alzare la voce e trattarti male ieri sera, non so cosa mi sia preso... sono stato davvero uno stronzo, anche se non so cosa significhi, deduco che quella parola venga dal tuo mondo >> ci staccammo dall'abbraccio e lo guardai dritto negli occhi: << È una parola offensiva che viene rivolta a una persona inetta o incapace o stupida e tu in quel caso eri molto stupido, ho persino paura di te, mi hai trattato malissimo, non farlo mai più Thranduil >> mi riabbracciò più forte che poteva, se stringeva ancora più forte sicuro sarei morta tra le sue braccia, per mancanza di respiro: << Sto partendo, devo ritornare al Reame Boscoso, vuoi venire con me? >> e ora che gli rispondo? Se torniamo ritorna tutto come prima? Litigheremo ancora? Mi tratterà ancora male? << Se non vuoi venire ti capisco >> concluse, quindi non mi stava sforzando ad andare con lui: << Thranduil i-io vorrei rimanere ancora un po' qua, se non ti dispiace >> volevo rimanere ancora a Gran Burrone con mio nonno e mia madre, volevo passare del tempo con loro, dato che quando ritornerò a Bosco Atro si parlerà dell'eminente guerra: << Rimani quanto vuoi Erwin, quando ti sentirai pronta di tornare a casa, ti accoglierò a braccia aperte amore mio >> mi baciò la fronte per poi scendere sul mio naso ed infine le labbra, era un bacio dolce e tenero che durò, secondo me pochissimo: << Devo andare >> lo vidi allontanarsi sempre di più da me

 sono stato davvero uno stronzo, anche se non so cosa significhi, deduco che quella parola venga dal tuo mondo >> ci staccammo dall'abbraccio e lo guardai dritto negli occhi: << È una parola offensiva che viene rivolta a una persona inetta o incap...

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<< Forse non lo rivedrò più >> mi accasciai a terra e iniziai a piangere, quello sembrava un addio, mi strinsi il petto, sentivo del dolore provenire da cuore, cosa dovevo fare? Sbattei i pugni sul pavimento: << Devo essere fuori di testa per quello che sto per fare >> mi vestii e mi diressi verso lo studio di mio nonno Elrond: << Nonno? Sei qui? >> lo vidi sbucare da dietro uno scaffale: << Avevi bisogno? >> mi domandò avvicinandosi a me: << Sì sto per partire, sto tornando a Bosco Atro >> mi sorrise dolcemente: << Ma Thranduil è già partito >> non m'importava se era già partito: << Lo raggiungerò a cavallo >> chiuse gli occhi e mi sorrise: << Sei come tua madre, hai lo stesso spirito che aveva lei alla tua età, vai prima che si allontani troppo >> lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia: << Grazie nonno >> corsi verso le scuderie e sellai in fretta e furia Asfaloth, salii in groppa: << Noro lim, Asfaloth, noro lim!! >> spronai il cavallo a cavalcare più veloce, dovevo raggiungerlo e tornare con lui a casa, finché non li vidi in lontananza, rallentarono il galoppo e si girarono: << Erwin che cosa ci fai qui? >> era sorpreso, forse non si aspettava una reazione così da me: << Torno a casa.... torno a casa con mio marito >> sul suo volto si dipinse un sorriso, quel sorriso che non mi ha rivolto per diversi giorni: << Speravo tanto che tornassi con me a casa >> mi avvicinai a lui: << Non potevo lasciarti tornare a casa da solo, dopo quello che era successo poco fa in camera mia >> cavalcammo vicini fino a quando non arrivammo dentro i confini del Reame Boscoso.

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