~ Capitolo 5

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FLASHBACK
<< Perché mi avete baciato quella mattina? >>
<< Credo che non siano queste le domande da fare durante una battaglia appena finita >>
<< Credo proprio di sì... Attendo una risposta >>
<< Vedete... è che.... è un saluto, dove abitavo io si usa >>
<< Qua invece vuol dire mi mancherai e possiamo dire, anche una confessione d'amore >>
<< E da quello che dice il tuo cuore io ti piaccio o non è così?! >>
FINE FLASHBACK
Stavamo cavalcando per tornare a casa: << Erwin davvero non ho interrotto nulla con Thranduil? >> mio padre mi chiamò alla realtà: << No padre, non avete interrotto niente >> mentii, non sapevo come avrebbe reagito alla dichiarazione che mi piace il re di Bosco Atro: << A me è sembrato di sì, sembra che ci sia qualcosa tra voi due... E comunque Erwin non mi arrabbierei, non sono quel padre che vuole che sua figlia si sposi per convenienza >> divenni rossa come un peperone: << Quindi, cosa c'è tra Thranduil e te? >> eravamo vicini a Minas Tirith, la potevo vedere: << Non ci girerò in torno, mi piace padre >> mio padre sorrise: << Me lo immaginavo, Erwin hai la mia fiducia e poi guardati, sei uno schianto, chi non s'innamorerebbe di te? Appena arrivati, manderò un messaggio a Legolas, voglio invitare lui e suo padre per la vigilia di Natale >> a quelle parole, sul mio volto, si dipinse un sorriso, con il cavallo mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia: << Grazie padre >>; scendemmo da cavallo e ad attenderci c'era mia madre: << Cosa vedono i miei occhi, tesoro, cos'hai promesso a nostra figlia? La vedo troppo contenta >> mio padre diede un bacio a mia madre: << Ho promesso a Erwin che per la vigilia di Natale terremmo un banchetto e inventeremo Legolas e suo padre, ed altri regnanti >> mia madre mi abbracciò dalla contentezza: << Sono felice per te figlia mia... ma aspetta un secondo!! Tuo padre lo sa? >> mi domandò mia madre: << Arwen, mi ha confessato tutto... finita la battaglia, li ho trovati che parlavano un po' troppo vicini >> nascosi il viso dietro alle mie mani: << Erwin dopo mi devi raccontare tutto, ma ora dobbiamo trovare un vestito per la vigilia di Natale >> salutai mio padre e seguii mia madre.
<< Allora raccontami tutto figlia mia >> mentre camminavamo per il palazzo, le raccontai tutto: << Ti stava per baciare? Questa si che è una bella notizia!! Dobbiamo trovare un vestito che lo faccia rimanere a bocca aperta >> quando parlavo con mia madre, sembrava che parlavo con la mia migliore amica.
LA VIGLIA DI NATALE
Mi guardai allo specchio e dovevo dire che mia madre aveva degli ottimi gusti

<< Erwin sei pronta? Gli invitati sono già arrivati >> mi girai di scatto, era mio padre che bussava: << Un momento >> mi stava salendo l'ansia, di sotto c'era già Thranduil e tutti i regnanti di questa terra; mi guardai un ultima volta allo specc...

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<< Erwin sei pronta? Gli invitati sono già arrivati >> mi girai di scatto, era mio padre che bussava: << Un momento >> mi stava salendo l'ansia, di sotto c'era già Thranduil e tutti i regnanti di questa terra; mi guardai un ultima volta allo specchio e poi uscii: << Sei bellissima figlia mia >> sorrisi a mio padre, raggiungemmo nostra madre davanti a una porta: << Figlia mia, sei stupenda >> guardai mia madre e anche lei lo era. La porta si aprii ed entrarono prima loro: << Re Aragorn e la Regina Arwen >> tutti si chinarono al loro passaggio: << E la Principessa Erwin >> presi un grosso respiro ed entrai in sala, mentre seguivo i miei genitori, mi guardavo attorno per vedere se c'era e lo vidi, il mio cuore perse un colpo, ci sedemmo sul trono: << Grazie amici miei per aver accettato l'invito, mentre aspettiamo che sia pronta la cena, diamo inizio alle danze >> mio padre prese la mano di mia madre e la portò al centro della sala e iniziarono a ballare, erano davvero belli; non toglievo via gli occhi da loro e non mi accorsi che qualcuno si era avvicinato a me: << Posso avere l'onore di questo ballo? >> guardi meglio il "mio cavaliere" e vidi che era Legolas: << Certamente >> presi la sua mano e mi accompagnò a ballare, mentre danzavamo non persi di vista Thranduil e Legolas lo notò: << È geloso non è vero? >> alzai lo sguardo e stava sorridendo: << Più che geloso è rosso per la rabbia >> e ridemmo entrambe: << Erwin ti ho invitato a ballare, per far svegliare mio padre, so benissimo che prova qualcosa per te, ma non lo vuole ammettere e si deve anche dare una mossa, perché da quello che sto sentendo, molti principi vi vogliono come vostra fidanzata e credo che anche lui li abbia sentiti >> lo stavo ascoltando con attenzione: << Legolas... i-io non so cosa fare in questi casi... n-non mi sono innamorata prima d'ora e n-non so come ci si comporta da principessa, non credo che vostro padre voglia una ragazza come me, come fidanzata >> guardai Thranduil, ed era molto spazientito: << Vi state comportando non come principessa, ma come regina e mio padre questo l'ha notato; basta vedere come vi comportate con i vostri genitori >> finalmente la musica finì e Legolas s'inchinò: << È stato un onore ballare con te >> m'inchinai anch'io: << Vale lo stesso per me >> mi prese per mano e mi riaccompagnò a sedermi, un'altra musica partì, i miei genitori erano sempre a ballare e notai Thranduil avvicinarsi a me: << Dopo aver ballato con mio figlio, mi concedete questo ballo? >> accennai un si con la testa, mi portò a ballare e iniziammo a danzare, sentivo gli occhi di tutti puntati addosso e non avevo tutti i torti, eravamo gli unici in mezzo alla sala che ballavamo: << Mi sento a disagio >> gli confessai: << Non guardatevi in giro, guardate me >> tolsi via lo sguardo alla sala e lo guardai dritto negli occhi e gli sorrisi: << Stasera siete bellissima Erwin >> arrossii, stasera me l'avevano detto in tanti, ma sentirlo dalle sue labbra, mi provocava mille emozioni: << Vi ringrazio >> notai che altre persone avevano iniziato a ballare, mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai: << Seguitemi >> lo presi per mano e lo portai in giardino, via da occhi indiscreti.
Quando arrivammo in giardino non c'era nessuno per fortuna: << Grazie per prima >> si avvicinò a me: << E di cosa? >> mi domandò incuriosito: << Per avermi messa a mio agio, con tutti quegli sguardi che avevamo addosso, sarai scappata via >> si mise a ridere e da quello che mi aveva accennato mia madre, nessuno l'aveva visto ridere, era sempre serio: << Non vi avrei mai permesso di lasciarmi da solo in mezzo alla sala >> mi avvicinò a se e lo guardai dritto negli occhi: << E inoltre non avrei permesso a nessun altro di ballare con voi >> si avvicinò sempre di più al mio viso e pregai con tutta me stessa, che stavolta nessuno avrebbe interrotto quel bacio, era sempre più vicino, chiusi gli occhi e sentii le sue labbra sulle mie, le sue mani mi abbracciarono e mi strinsero sempre di più a lui, come se avesse paura che mi avrebbero portato via da un momento all'altro.

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