~ Capitolo 26

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Era già passata una settimana da quando ero tornata nel Reame Boscoso e le cose tra me e Thranduil andavano abbastanza bene, non siamo più tornati sull'argomento Legolas-Tauriel, sapevo che se l'avessimo intavolato, avremmo litigato di nuovo: << Tesoro a che cosa pensi? >> mi domandò Thranduil mentre mi guardava pettinarmi i miei lunghi capelli mori: << A n-niente >> si sedette sul letto e continuò a guardarmi, a quel punto mi girai: << So a che cosa pensi, posso immaginarlo... è da quando siamo tornati che non hai più riaperto il discorso di Legolas >> sbiancai, aveva il potere di leggermi nella mente? Perché se era così mi faceva davvero paura quell'elfo: << Non voglio litigare di nuovo con te, per questo non ho tirato in ballo l'argomento >> mi alzai e mi andai a sedere al suo fianco e gli tenni una mano: << Erwin, quella volta mi sono comportato male e dirò una cosa, ci sto pensando veramente a quella situazione >> spalancai gli occhi, Thranduil che stava pensando di accettare la loro "relazione": << Voglio solo che mio figlio sia felice, non voglio più vederlo triste per colpa delle mie infuriate >> ma questo era davvero il Thranduil che conoscevo? << Quindi stai pensando di accettare questa situazione? >> mi accennò un si con la testa, non pensavo che due vasi e uno schiaffo gli facessero così male, da permettergli di accettare qualsiasi situazione: << Però... >> ecco ora inizia con i ma, i se e i però: << Voglio vedere Tauriel come si comporta in presenza di mio figlio, voglio vedere se lo ama veramente e se così fosse darò la mia benedizione >> a quelle parole gli saltai addosso e lo baciai da per tutto: << Grazie... grazie.... grazie >> ero felicissima per Legolas e Tauriel, dovevano subito saperlo, così indossai la vestaglia e mi diressi verso la porta: << Dove vai? >> mi chiese il re un po' preoccupato e geloso per il mio abbigliamento: << A dirlo a Legolas >> mi sorrise ed io ricambiai, uscii come un vulcano dalle stanze e mi diressi verso quella di Legolas, entrai senza bussare (eh già anch'io avevo preso la brutta abitudine degli Oropherion, dopo tutto ad abitare con loro ti abitui alle loro "usanze") e trovai Legolas a leggere, appena mi vide si preoccupò: << Erwin? È successo qualcosa? >> si alzò e solo allora vidi che era in mutande: << Cavoli Legolas ti puoi anche coprire >> e gli lanciai una giacca che trovai su una sedia, lui scoppiò a ridere: << Allora cos'è successo? >> ritornò serio, mi morsi il labbro, lo stavo facendo preoccupare e prima o poi sarebbe morto di preoccupazione: << Tranquillo non è successo niente di grave... ho parlato con Thranduil e sta pensando di accettare la tua relazione con Tauriel >> la preoccupazione lasciò il suo viso e si dipende un bel sorriso da innamorato: << Davvero? Non mi stai prendendo in giro? >> mi abbracciò, stavo soffocando da quanto mi stringeva: << Sì Legolas è tutto vero... però vuole vedere se Tauriel ti ama, quindi la terra sotto stretta osservazione e se vede che sei ricambiato, vi darà la vostra benedizione >> mi fece roteare, finché non mi girò la testa: << Grazie Erwin... grazie per tutto quello che hai fatto a me e a Tauriel... devo andarglielo a dire >> corse fuori come un fulmine e mi lasciò da sola dentro alla sua stanza, sorrisi tra me e me: << L'amore è proprio una bella cosa >> uscii dalla stanza e mi diressi verso le mie stanze, quando entrai notai che Thranduil stava dormendo "quanto gli sarà costato ad accettare l'amore che provano entrambi? Alla fine ha messo da parte l'orgoglio da re e ha ascoltato il richiamo dell'amore" mi sdraiai al suo fianco, appoggiai la testa sul suo petto e l'abbracciai, non tardò ad arrivare anche il suo abbracciò: << Allora come l'ha presa Legolas? >> era mezzo addormentato: << Benissimo, era felice come un bambino che riceve i regali a Natale >> mi baciò la fronte: << Grazie di esistere Erwin... non lasciarmi mai e poi mai >> quelle parole mi tuonavano nella mente "non lasciarmi, mai e poi mai" lo strinsi di più a me "non posso promettertelo stavolta Thranduil, il mio destino è la morte e tu non devi saperlo, mi dispiace, lo faccio solo per il tuo bene, ma per il momento viviamo queste settimane che ci restano insieme e felici, perché ormai il tempo sta per scadere" << Non ti lascerò mai Thranduil >> gli dissi mentendo; per tutta la notte non chiusi occhio, pensai che la guerra era sempre più vicina, mi strinsi a me e guardai Thranduil dormire beatamente "Se la profezia non dovesse avverarsi e per causo fortuito, io non ritorni in vita, non voglio che ti succeda qualcosa amore mio, devi sopravvivere e restare sempre così come sei, non tornare il re senza cuore di una volta, Legolas avrà bisogno del tuo aiuto, perché perdere un fratello adottivo e sua figlia, che considera quasi una sorella, potrebbe compiere pazzie, dovete farvi forza a vicenda, solo così riuscirete a superare il dolore" presi la mia vestaglia e decisi di passeggiare per il regno deserto, di tanto in tanto incontrai delle guardie, che al mio passaggio si chinarono, mi trovai nella sala del trono, salii le scale e mi sedetti, tirando su le gambe e avvicinandole al petto: << Ti vedo preoccupata Erwin >> alzai la testa e vidi Legolas che stava salendo le scale per il trono e si sedette sull'ultimo scalino: << Ormai il tempo è scaduto Legolas, ho paura di come reagirà Thranduil alla vista del mio corpo senza vita >> e mi preoccuperà anche della tua reazione, fratello mio: << Preoccupa anche a me Erwin, ma secondo la profezia, quando Sauron muore, tu dovresti tornare in vita e.... >> interruppi la frase di Legolas: << E se la profezia è una bugia, se non dovessi tornare in vita? Cosa succederebbe a tutti voi? Cosa sarà di te e Thranduil? No! Non voglio pensarci, voi ora siete tutto per me e non voglio che vi accada qualcosa di grave >> mi alzai dal trono e mi sedetti di fianco a lui: << Non ci succederà niente Erwin... devi stare tranquilla e vedrai che andrà tutto bene >> mi asciugò le lacrime che stavano rigando il mio volto già da un po', appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi abbracciò, ignari di chi stava ascoltando quella conversazione talmente tanto triste.

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