-ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 2- ᴅɪᴍᴇɴsɪᴏɴɪ ᴘᴀʀᴀʟʟᴇʟᴇ

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Mi guardo intorno, e nel parco adiacente al viale alberato, noto Noah, che è seduto su una panchina. Indossa dei jeans azzurri, con una felpa grigia e un giacchetto anch'esso di jeans azzurro a smanicato. Il ragazzo non è solo, accanto a lui seduta sulla panchina, c'è un'altra me stessa. La quale indossa anche lei dei jeans di ugual colore di quelli del ragazzo, ma diversamente sono strappati sulle ginocchia, un giacchetto nero di pelle, e le Converse bianche con strisce nere. Noah ha lo sguardo basso, lo sento sussurrare: «Iris, per piacere, almeno guardami negli occhi quando ti parlo. Mi ascolti?» La sua voce è così calda, e percepisco dal suo tono che è triste. 

«Lo sai che sei scocciante? Non capisco, perché mi assilli in questo modo? Lasciami sola! Vai a infastidire qualcun'altra», prorompe l'altra me stessa con un'espressione imbronciata,  con le braccia incrociate al petto. 

«Non importa se sei scostante con me, voglio solo farti capire che quando avrai bisogno di aiuto, ci sarò sempre a proteggerti, so che non ti sono simpatico, che ti dà fastidio che mi preoccupo per te, ma vorrei solo esserti amico», afferma il ragazzo con un'espressione triste.  

Mi si spezza il cuore nel vederlo in quello stato. Avanzo di un passo verso di loro, e noto l'altra me stessa che con indifferenza si alza dalla panchina. 

«Vorrei non vederti mai più, vattene! Ti odio! Sparisci, e non farti più vedere!» Sbraita verso il ragazzo, puntandogli un dito contro, fulminando con lo sguardo. A quella scena ho lo sguardo basso, e gli occhi lucidi, serro i pugni con le braccia lungo il corpo, guardo Noah che con un sorriso guarda verso di me, non mi vede.

Sorride. «Va bene, se è questo che vuoi... un giorno sparirò per sempre, e non mi vedrai più, promesso! Ricorda però che ti salverò, e quando accadrà... morirò tra le tue braccia! E quando ciò accadrà non vorrai più avermi perso, ma in fondo sarò felice perché il mio sacrificio sarà utile per salvarti», conclude il ragazzo, con un'alzata di spalle seguito da un sospiro profondo. 

Ho una voglia matta di correre verso di lui, di abbracciarlo, e di scusarmi per come mi ero rivolta nei suoi confronti. 

Lo vedo allontanarsi con sguardo basso, e con le mani affondate nelle tasche dei jeans. Ha le cuffie all'orecchio, e si incammina proseguendo il breve tragitto, che conduce verso il borgo cittadino. Sorrido perché sto letteralmente pedinando il ragazzo che amo, se qualcuno mi vedesse sembrerei una stalker! Eppure l'unica cosa che riesco a fare è quella di seguirlo. Poco dopo noto una cosa strana che nessuno sembra notare la mia presenza cioè, oltrepasso la folla di passanti, e mi faccio spazio tra le persone che mi passano davanti, e nessuno mi vede. Come se fossi invisibile. Il mio obiettivo è lì vicino a un pub. Dietro la schiena ha una custodia a tracolla di ciò che sembra essere una chitarra. Si sfila le cuffiette, e le ripone nello zaino. Sta fumando una sigaretta, prosegue lento, e a un tratto si volta indietro come se avesse percepito la mia presenza, si ferma di colpo guardando nella mia direzione. «Sahariel sei tu? Mostrati non ho paura di te!» Mormora imperterrito. Il cielo improvvisamente inizia a oscurarsi e dall'alto precipita la pioggia.

E lì in un istante dal nulla appare il ragazzo biondo che lo uccise. Noto che indossa un abbigliamento completamente nero, e che fluttua a mezz'aria mentre i suoi occhi sono rossi. «Finalmente sei uscito allo scoperto, fratello! Vuoi uccidermi, e possedere i miei poteri non è così? Non li avrai mai!» Afferma il corvino con decisione. E in un istante dalle sue mani sprigiona scariche di luce, evoca una spada dalla lama di un argento scintillante, e nello stesso istante, il biondo che ho capito che si chiama Sahariel, sorride. Ciò che più mi ha sconvolta è scoprire che colui che mi aggredì non è altro che il fratello di Noah. Costui impugna nella mano destra una spada dalla lama oscura. 

Noah e Sahariel si scontrano, e le lame delle loro spade si incrociano stridendo. «Caro fratellino, perché sei così testardo? Vuoi proteggere quella mezzosangue? Perché invece non ti allei con me? Potrei donarti il potere oscuro, e così diventare più forte!» Pronuncia Sahariel in tono ironico. Il suo volto è una maschera inespressiva, nei suoi occhi azzurri c'è un abisso oscuro. 

ʟᴀ ᴄᴜsᴛᴏᴅᴇ  ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora