-ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 12- ʟᴇ ᴀᴘᴘᴀʀᴇɴᴢᴇ ɪɴɢᴀɴɴᴀɴᴏ

65 12 15
                                    

sᴀʀᴀʜ

Sono al Hofbräuhaus la più celebre birreria di Monaco.
Sono tranquillamente seduta a un tavolo e ho finito di sorseggiare la Coca Cola dopo che ho consumato uno spuntino: i kartoffelpuffer; sono delle frittelle fatte di patate, uova e cipolla, amalgamate a pane raffermo e latte. Questi sono il perfetto contorno vegetariano della cucina bavarese.

Sono intenta  alla lettura di un libro interessante sulla magia bianca. Leggo le formule di magia curativa, e quelle degli elementi.

Sono letteralmente rapita da questo argomento che mi attrae.
«Scusa bellezza è occupato?» Chiede una voce a me conosciuta.

Alzo lo sguardo dal libro che stavo leggendo, e inarco un sopracciglio e in questo preciso istante scorgo Sahariel di fronte a me, lo osservo con un’espressione torva.
Chiudo il  libro con una mano, e subito dopo lo ripongo nella mia borsa di pelle.

Torno a guardarlo e questa volta gli parlo.
«Cosa vuoi? Non lo sai? Non si disturbano le persone quando leggono. E soprattutto non chiamarmi bellezza. Non prenderti confidenza, con me non attacca. Perciò è meglio che mi stai alla larga. È un avvertimento», pronuncio con un tono inespressivo che probabilmente lo infastidisce. «Aspetta, vorrei parlarti.» Sussurra il biondo con un sorriso.

Lo guardo negli occhi con freddezza.
«Cosa vuoi? Non abbiamo niente da dirci», preciso concludendo il nostro breve discorso. E detto ciò mi alzo e con una totale indifferenza lo ignoro ed esco dal locale.

Cosa voleva quell’ipocrita? Quanto lo odio! Sicuramente mi  voleva rimorchiare come fa con tutte! Il classico bad boy egoista.

Smetto immediatamente di pensare a quel ragazzo, e con un sorriso mi avvio verso la fermata dell'autobus. Guardo l'orologio da polso. La voce del ragazzo che detesto mi distoglie dai miei pensieri.

«Eccoti qui, finalmente ti ho trovata. Perché mi hai ignorato?» Sahariel mi è di fronte, noto che mi sorride in modo malizioso, ma  il suo sorriso stranamente si spegne appena incrocia il mio sguardo glaciale. Lo fulmino con lo sguardo.

«Ma allora non hai capito? Sei testardo! Vattene via!» pronuncio quelle frasi con tanta freddezza che probabilmente lo lasciano perplesso.

«Ti sei imbambolato? Non capisci? È tempo perso con me», affermo facendo il gesto di andarsene.

Mi sta innervosendo, il suo atteggiamento è irritante. Non demorde. Mi afferra il polso con forza e mi spinge contro il muro.
Mi dimeno per liberarmi dalla sua presa, ma inutilmente.

«Lasciami! Toglimi le tue luride mani di dosso!»
sbraito digrignando i denti.

«Voglio che mi dici dov'è Iris. Dimmi dove abita» pronuncia in tono imperioso.

«Non so dove sia, cosa vuoi da lei? Lasciaci stare!» Mi sto davvero arrabbiando e così in un attimo  dalle mani evoco una potente magia, che scaglio contro il ragazzo un attacco magico di elemento vento che lo colpisce in pieno, e lo scaraventa violentemente contro il muro.

Scivola  di schiena alla parete. «Complimenti sei una dominatrice di elementi! Credevo che eri una semplice umana... Mi sono sbagliato!» Afferma il biondo mentre mi guarda negli occhi. Non ho paura, anzi mantengo una calma incredibile.

«Non ho paura di te! So chi sei! Hai ucciso Noah, e devi pagarla per ciò che hai fatto!» Prorompo irata.

«Saette di luce», pronuncio e, subito dopo scaglio contro il biondino una magia di elemento fulmine; saette di luce  cadono dal cielo e in un attimo lo colpiscono in pieno; troppo in fretta e non ha avuto il modo o il tempo di evitarli.

ʟᴀ ᴄᴜsᴛᴏᴅᴇ  ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora