-ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 21- ʟᴀ ғᴜɢᴀ-

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Noah

Apro gli occhi e sono incatenato a una parete. «Dove sono?» Chiedo confuso mentre mi guardo intorno, la stanza o cella in cui mi trovo è buia, e a malapena i raggi del sole filtrano dalle finestre.

«Ehi, angioletto, ti sei svegliato!» Una voce femminile mi fa trasalire.

Di fronte a me riconosco Dominique che sorride beffarda. «Ciao, tesoro, finalmente soli! Sei pronto per diventare un demone e vivere per sempre con me?» sussurra al mio orecchio mordendo il lobo. «Ahi, che cosa? Io non voglio restare con te! Stammi lontana, brutta strega Megera!» Urlo contro di lei digrignando i denti. Per tutta risposta Dominique mi sfiora la guancia destra e con l'altra mano mi afferra per i capelli. «Fai il bravo, non ti puoi ribellare, tu sei mio Noah. Il nostro destino è scritto. Staremo insieme per sempre!» E in un attimo si appropria delle mie labbra con violenza, mi bacia con quella lussuria che mi fà mancare il respiro. 

Soffoco un gemito di dolore, mi ha colpito con una frusta, uno, due, tre volte ripetutamente senza un motivo. Il dolore che provo è atroce ho il corpo indolenzito, la vista offuscata, mentre lei continua a colpirmi e noto il suo sorriso malevolo sulle labbra.

«Perché continui ad amare quella mezzosangue? Maledizione! Perché hai occhi solo per lei? Eravamo amici, ti ho amato e continuo ancora a farlo, ma tu perché non ricambi i miei sentimenti? Perché!» Urla irata mentre continua a colpirmi ancora più forte, sento che le forze iniziano a sciamare e le mie gambe non mi reggono. 

Sto per perdere i sensi, stringo i denti mentre Dominique mi prende il volto tra le mani e mi costringe a guardarla negli occhi. 

I nostri sguardi si incrociano e sento di nuovo le sue labbra sulle mie. 

Ho le guance rigate dalle lacrime, e stringo debolmente i pugni, le braccia e il corpo indolenziti dalle torture che ho subìto. 

Ho un'idea, sarà rischiosa, ma non importa, devo tentare non voglio rischiare di restare qui per sempre e diventare un demone.

Improvvisamente Dominique smette di baciarmi e dalle sue mani appare una sfera di energia di colore viola. La sua mano con la quale ha evocato quella magia si poggia sul mio petto nudo e, sento come il corpo incendiarsi, urlo di dolore mentre lei sogghignando mi accarezza il viso. «Ti ho lanciato contro una maledizione. Anche se riuscirete a sconfiggermi la tua amata, ti dimenticherà, perché smetterai di esistere nei suoi ricordi. Soffrirai perché il tuo amore non sarà più ricambiato», sussurra al mio orecchio mentre sento le sue dita sfiorarmi il viso.

«Dominique, aspetta, ho deciso resterò con te» farfuglio trafelato.

Incrocio il suo sguardo e, subito dopo noto che sta allentando le catene che mi stringono i polsi.

È il momento di agire!

Evoco dalle mani stalattiti di luce che lancio subito contro Dominique che presa alla sprovvista, viene sbalzata violentemente contro la parete perdendo i sensi sul colpo. 

Benissimo, ha funzionato! Devo approfittare per scappare.

Con tutta la forza che ho riesco a rompere le catene scardinando dalla parete. Sono finalmente libero e cado in ginocchio esausto.

Trafelato mi alzo in piedi e, mi guardo intorno, vedo una porta d'acciaio, la apro e con cautela esco da quella cella.

Proseguendo verso nord in un corridoio, noto delle scale e con cautela, inizio a salire in superficie, mi trovo in un grande salone e, subito dopo, vengo circondato da guardie con armature nere.

ʟᴀ ᴄᴜsᴛᴏᴅᴇ  ᴅᴇʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora